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lunedì, Ottobre 7, 2024
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Agnone è tra le candidate finaliste a Capitale Italiana della Cultura 2026.

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lunedì, Ottobre 7, 2024

La conferenza

Il Ministero della Cultura ha reso noto la lista delle 10 candidature finaliste che concorreranno all’assegnazione del titolo, grazie al quale si otterrà, in caso di vittoria il contributo finanziario di 1 milione di euro per la realizzazione del programma articolato all’interno del dossier di candidatura. Le finaliste verranno convocate nei giorni 4-5 marzo 2024 per le audizioni pubbliche durante le quali saranno illustrati nel dettaglio alla giuria i dossier. Un grande risultato di squadra portato avanti dal Comune insieme con Regione Molise, Università degli Studi del Molise, Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del MiC, Soprintendenza Beni Archeologici Belle Arti Paesaggio, Soprintendenza Beni Archivistici e Bibliotecari, Direzione Regionale Musei, Giardino della Flora Appenninica, Provincia di Isernia, Provincia di Campobasso, Diocesi di Trivento, Prefettura di Isernia, GAL – Gruppo di Azione Locale ‘Alto Molise’, SNAI – strategia nazionale aree interne ‘Alto Medio Sannio’, Riserva MaB Montedimezzo-Collemeluccio / ASSOMaB, Ufficio Scolastico Provinciale Isernia, Ufficio Scolastico Provinciale Campobasso, UNCEM, ANCI MOLISE e tutti 136 Comuni della Regione.

Un grande Comitato promotore che realmente esprime l’impegno e la determinazione di tutti i soggetti attivi della città e del Molise. Associazioni, Fondazioni di carattere regionale, nazionale e internazionale per la realizzazione di un grande lavoro corale verso la salvaguardia e la valorizzazione dei patrimoni bio-culturali. Dunque le linee programmatiche del fuoco di Agnone 2026, espresse nel corposo cronoprogramma strategico e che si esprimono attraverso i 5 assi di interventoFuoco profondo; Fuoco plasmatore; Fuoco intangibile; Fuoco rurale; e Fuoco futuro, si preparano per la grande competizione nazionale, la quale assume già da ora il forte valore simbolico di una candidatura pensata per porre al centro le aree interne, rurali, montane dell’Italia Appenninica con le loro fragilità, ma anche con tutta la loro forza. La notizia, pone le basi per attivare un percorso di sviluppo nel processo di candidatura, del quale si comunica l’ultima azione programmata, la conferenza nazionale di presentazione tenutasi a Palazzo Madama il 6 dicembre 2023. I lavori della conferenza, i cui argomenti di programma sono stati i seguenti:

  • Presentazione del volume “Fare cultura nei territori. Industrie culturali e creative e patrimoni immateriali del Molise come elementi di rigenerazione territoriale” a cura di Letizia Bindi e Omerita Ranalli
  • Il REIM Registro delle Eredità Immateriali del Molise
  • La candidatura Agnone 2026 Capitale Italiana della Cultura

sono stati capaci di determinare già un primo punto sostanziale sul piano delle strategie culturali per lo sviluppo, un cambio di passo come dichiara il Rettore dell’Università degli Studi del Molise Luca Brunese. L’occasione è stata utile per rimarcare il fattore di valorizzazione territoriale offerto dal REIM e dal processo di Agnone 2026 grazie all’approccio trasversale, inoltre dichiara il direttore dell’ICPI-MiC Leandro Ventura “lo strumento di schedatura del REIM raggiunge un duplice scopo nel merito della conoscenza e della conservazione delle tradizioni attraverso le banche dati. Con l’interoperabilità il sistema diventa un’enorme risorsa” .

Il responsabile della Direzione musei del Molise del MiC Rinaldi, ricorda il valore generato dalle strutture museali presenti sul territorio e della possibilità, grazie al miglioramento dell’accessibilità, di aumentare i livelli di performance annuali degli ingressi. Elementi che rafforzano sul piano dell’offerta regionale l’esperienza culturale accelerata da questo grande laboratorio corale attivato con la costruzione del dossier (Dora Catalano SABAP – MiC). Espressione (quello della costruzione del dossier di Agnone 2026) di un lavoro partecipato e partecipativo fortemente radicato sul territorio e sulla storia del luogo, ma anche capace di proiettarsi al futuro, con la potenza millenaria del fuoco plasmatore agnonese (Letizia Bindi Antropologa UNIMOL e coordinatore tecnico del dossier Agnone 2026 Fuoco, dentro. Margine al centro).

Clicca qui per vedere il video della conferenza.

Fonte: ARTRIBUNE.COM

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