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Putin: torneremo all’accordo sul grano se saranno rispettati i patti.

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lunedì, Aprile 29, 2024

La Russia è pronta a tornare all’accordo per l’esportazione del grano dai porti ucraini sul Mar Nero se anche le condizioni previste a favore di Mosca saranno rispettate, in particolare se saranno tolte le restrizioni alle esportazioni di grano e fertilizzanti russi. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin in un intervento in videoconferenza al Business Forum alla vigilia dell’apertura del vertice dei Paesi Brics a Johannesburg.

Il meccanismo di cooperazione dei Brics (la sigla che riunisce Brasile, Russia, India e Cina e Sudafrica) è una piattaforma chiave per i mercati emergenti e i principali Paesi in via di sviluppo e “una forza costruttiva per la crescita economica mondiale, per una migliore governance globale e per una maggiore democrazia nelle relazioni internazionali”. E’ il messaggio del presidente cinese Xi Jinping, espresso al suo arrivo a Johannesburg dove è stato accolto ieri dal suo omologo sudafricano Cyril Ramaphosa. Il leader cinese, secondo quanto riferito oggi dai media statali, è fiducioso che il 15/mo vertice dei leader dei Brics, che si apre oggi, “diventerà una pietra miliare nello sviluppo del meccanismo e contribuirà a portare l’unità e la cooperazione dei Paesi in via di sviluppo a un livello più alto”. Xi ha aggiunto di considerare importante “il dialogo sino-africano tra leader”, utile a definire “le modalità per una più stretta cooperazione, un maggiore sviluppo e un mondo più pacifico”.

La chiave delle buone relazioni tra Cina e Sudafrica e della loro profonda amicizia “è nella condivisione del bene e del male dei rispettivi percorsi di sviluppo”, utile a “stringere una profonda amicizia di compagni e fratelli”: così il presidente cinese Xi Jinping, incontrando l’omologo sudafricano Cyril Ramaphosa. “Oggi trovarsi a un nuovo punto di partenza storico, ereditare l’amicizia, approfondire la cooperazione e rafforzare il coordinamento sono le aspirazioni comuni dei due Paesi”, ha detto Xi, “disposto a portare il partenariato strategico globale tra Cina e Sudafrica a un nuovo livello”.

Xi, nell’incontro con Ramaphosa avuto nel Palazzo presidenziale di Pretoria, ha sottolineato il consolidamento dei rapporti bilaterale è dimostrato dalla sua quarta visita in Sudafrica come presidente della Repubblica popolare cinese. “È un piacere essere di nuovo qui dopo 5 anni”, ha continuato Xi, per il quale sotto la leadership di Ramaphosa, “la costruzione nazionale e l’influenza internazionale del Sudafrica stanno prosperando” e l’auspicio di Pechino è che possano maturare “maggiori progressi nel suo percorso di sviluppo. Negli ultimi 10 anni, in questa magica terra del Sudafrica, ho assistito al vigoroso sviluppo delle relazioni bilaterali”. Sul punto, nel resoconto del network statale Cctv, il leader cinese ha citato la fondazione dell’Istituto Confucio presso l’Università di Tecnologia di Durban, nonchè l’avvio di un impianto di autoveicoli della Baic. Xi, in Sudafrica per una visita di stato di quattro giorni che include anche la partecipazione al 15/mo vertice dei Brics, è accompagnato tra gli altri da Cai Qi, componente del Comitato permanente del Politburo come capo della segreteria presidenziale, e da Wang Yi, alla guida della diplomazia del Partito comunista e di recente tornato a ricoprire la carica di ministro degli Esteri.

Con la partecipazione di Vladimir Putin limitata alla videoconferenza per via del mandato di arresto internazionale che pende su di lui per crimini di guerra in Ucraina (in presenza ci sarà Lavrov), è chiaro che Xi sarà il centro del vertice che si apre oggi e che dovrà decidere sull’allargamento del gruppo: secondo Pechino, ci sono oltre 20 candidature, e anche Lula ha insistito su questo tema a lui caro.Anche Rousseff apre all’adozione di una moneta comune

La presidente della Nuova banca di sviluppo (Nbs) dei Brics, l’ex presidente brasiliana Dilma Rousseff, si è mostrata favorevole all’adozione di una nuova valuta da parte blocco delle economie emergenti per gli scambi commerciali tra i Paesi che ne fanno parte. “Cosa succede quando stabiliamo una relazione tra i Paesi della nostra regione? Dobbiamo avere dollari, il dollaro diventa un riferimento obbligatorio”, ha detto Rousseff nel corso del programma ‘Leaders Talk’ dell’emittente cinese Cgtn, parzialmente riprodotto dai media brasiliani. “Un grande politico francese ha chiamato questa questione dell’egemonia del dollaro, questa eterna connessione, di privilegi assurdi”, ha aggiunto l’ex delfina del presidente Luiz Inácio Lula da Silva, che ieri è arrivata a Johannesburg per partecipare al vertice dei Brics, in programma da oggi a giovedì.

Alla vigilia del summit dei Brics a Johannesburg, Luiz Inacio Lula da Silva aveva messo in chiaro che l’incontro sarà tutt’altro che di routine: il presidente brasiliano ha annunciato infatti a poche ore dall’inizio del vertice che proporrà ai suoi omologhi di Russia, India, Cina e Sudafrica l’adozione di una moneta unica comune per “consentire maggiori scambi senza dipendere dalla valuta di un Paese terzo”, si sottintende il dollaro americanoAnche Rousseff apre all’adozione di una moneta comune

La presidente della Nuova banca di sviluppo (Nbs) dei Brics, l’ex presidente brasiliana Dilma Rousseff, si è mostrata favorevole all’adozione di una nuova valuta da parte blocco delle economie emergenti per gli scambi commerciali tra i Paesi che ne fanno parte. “Cosa succede quando stabiliamo una relazione tra i Paesi della nostra regione? Dobbiamo avere dollari, il dollaro diventa un riferimento obbligatorio”, ha detto Rousseff nel corso del programma ‘Leaders Talk’ dell’emittente cinese Cgtn, parzialmente riprodotto dai media brasiliani. “Un grande politico francese ha chiamato questa questione dell’egemonia del dollaro, questa eterna connessione, di privilegi assurdi”, ha aggiunto l’ex delfina del presidente Luiz Inácio Lula da Silva, che ieri è arrivata a Johannesburg per partecipare al vertice dei Brics, in programma da oggi a giovedì.

Alla vigilia del summit dei Brics a Johannesburg, Luiz Inacio Lula da Silva aveva messo in chiaro che l’incontro sarà tutt’altro che di routine: il presidente brasiliano ha annunciato infatti a poche ore dall’inizio del vertice che proporrà ai suoi omologhi di Russia, India, Cina e Sudafrica l’adozione di una moneta unica comune per “consentire maggiori scambi senza dipendere dalla valuta di un Paese terzo”, si sottintende il dollaro americano.

ANSA.IT

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