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lunedì, Maggio 6, 2024
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Visita guidata alla mostra Ukiyoe, arte giapponese a Palazzo Braschi.

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“Immagini del mondo fluttuante”, così viene tradotta la parola Ukiyoe. Ma in realtà sta anche per “immagini del mondo contemporaneo” ed è proprio questo che rappresentano le oltre 150 stampe e oggetti esposti nella bellissima mostra dedicata al Giappone.

La tecnica della stampa giapponese da matrici di legno si sviluppò infatti tra inizio Seicento e fine Ottocento, raccontando soprattutto le abitudini della “classe media” nelle città di Kyoto, Osaka e Edo (l’attuale Tokyo): le belle cortigiane, i paesaggi incantati, i giochi dei bambini e delle ragazze, i passatempi degli adulti uomini e donne – con le dovute distinzioni – e, insomma, la vita quotidiana delle città.

Tutto racconta di un mondo che teneva alla cultura, alle tradizioni e alla raffinatezza come momento di espressione massima dell’individuo nella società.

Queste stampe non erano particolarmente costose, proprio perché destinate a un tipo di acquirenti non ricchi come i nobili feudatari, ma erano comunque elegantissime e nel corso di tre secoli fiorirono diverse scuole, dalle quali emersero nomi ancora oggi celebri come Hiroshige, Utamaro, Hokusai, Eisen etc.

Furono proprio loro a creare i ‘Manga’, letteralmente ‘disegni senza scopo’: erano storielle leggere, a volte connesse con degli haiku poetici o spiritosi e ironici, di cui erano quasi illustrazione: da lì nacquero poi gli album ad uso degli allievi delle scuole – celeberrimi quelli di Hokusai – e anche le storie illustrate, tanto che il Manga è l’antenato del nostro fumento dalla fine del XVIII secolo.

Dopo il 1854 il porto di Edo fu aperto forzatamente agli stranieri: per l’Occidente fu una grandissima occasione anche culturale. Le stampe giapponesi arrivarono copiosamente in Europa e divennero oggetto di collezionismo anche per gli artisti: mostravano un modo espressivo completamente svincolato dalla prospettiva rinascimentale e dal chiaroscuro, eppure perfettamente riuscito, elegante e capace di comunicare.

Grande fu l’influenza dell’arte giapponese sull’Impressionismo e sul Liberty, grande fu l’influenza dell’Europa sull’arte giapponese: proprio l’ultima sala della mostra ci permette di conoscere da vicino la stampa di Hiroshige “Veduta di Suragacho”, che fu di grandissima importanza per Monet.

La mostra è divisa in diverse sezioni che raccontano l’arte e l’educazione (pittura, calligrafia, musica e gioco di strategia), il Teatro Kabuki, la danza e le arti di strada, le Geishe, la moda e la seduzione, il gioco, le città e i paesaggi dei viaggi con le immancabili vedute del monte Fuji.

Tra stampe, kimono, oggetti e giochi reali della vita quotidiana, un bellissimo viaggio nel Giappone incantato del passato, ma di cui riconosciamo ancora la poesia, la raffinatezza e il garbo.

INFO PRATICHE
Biglietti + diritti di prenotazione
ADULTI: intero 16 ridotto mic card 14 euro
VISITA ADULTI Sabato 11 Maggio ore 10.40, Ukiyoe, visita guidata per gli adulti.
Appuntamento alle 10.10
Quota di partecipazione incluso noleggio radio: soci 10 euro, ospiti occasionali 12 euro.
La quota della visita guidata va versata in anticipo, i biglietti si pagheranno sul momento.

Per maggiori informazioni: ARTSHARINGROMA.IT

Fonte: INFORMAZIONE.IT

Pollini-alimenti ‘parenti’ rischiosi, allergie si scoprono a tavola.

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Una ‘parentela’ molto rischiosa, pollini-alimenti, che se non si conosce e si è allergici può essere pericolosa. A spiegare come questo ‘matrimonio’ può finire male è l’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud della Fondazione di Medicina personalizzata (Fmp). Una caratteristica peculiare “delle allergie è quella di ingenerare, nei soggetti predisposti, quadri clinici anche piuttosto severi – dalla rinite all’asma, dall’orticaria all’eczema e fino all’anafilassi – attraverso meccanismi immunologici attivati da sostanze del tutto innocue per la popolazione non allergica”, afferma l’immunologo all’Adnkronos Salute.

“Classicamente si annoverano, tra queste sostanze, polveri e pollini, alimenti e farmaci, nichel e altri metalli, forfore animali e muffe. Nel tempo si è visto, tuttavia – osserva – che gli antigeni responsabili delle comuni reazioni allergiche possono presentare, in percentuale variabile, una omologia strutturale e biochimica con altre molecole proteiche diffuse nel mondo vegetale e animale, che svolgono funzioni di natura diversa (difensive, strutturali enzimatiche). Tali proteine sono presenti in pollini, in alimenti del regno vegetale (frutta, verdura, semi), in alimenti del regno animale (latte, uova, carne, molluschi), in organismi diversi (acari, lumache, scarafaggi, vermi)”.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera oramai l’allergia una “patologia non trasmissibile, fuori controllo. E, d’altro canto, gli ultimi dieci anni hanno visto un marcato incremento delle allergie in tutti i Paesi del mondo quasi raggiungendo, in alcuni di questi, la prevalenza del 50% nell’ultima generazione”, ricorda Minelli.

Pollini, alimenti e allergie

“In particolare, si è avuto modo di constatare che, quando una molecola presenta un’elevata omologia allergologica con altre molecole, il paziente, oltre a manifestare una sensibilizzazione alla molecola primaria, può anche essere allergico alle molecole omologhe. Tale constatazione – prosegue Minelli – ha chiarito come mai un soggetto allergico, per esempio, alla polpa della mela spesso risulti allergico al polline della betulla, pur senza avere mai avuto la possibilità di sensibilizzarsi all’albero della betulla. In realtà il paziente potrebbe essere allergico alle proteine Pr (Pathogenesis Related proteins) presenti, in alta omologia, tanto nella polpa della mela quanto nel polline della betulla. Si tratta di proteine piuttosto labili (termo e gastrolabili) per cui gli alimenti che le contengono, se cotti o comunque sottoposti a processi di rielaborazione (marmellate, succhi di frutta), sono generalmente ben tollerati”.

In questo caso il paziente “potrebbe essere allergico anche a tutti gli altri pollini e alimenti contenenti Pr-proteins, certamente presenti nel polline della betulla (molecola Bet v 1), ma anche in molti alimenti appartenenti alle famiglie di Rosacee (mela, pera, pesca, albicocca, ciliegia, prugna, susina, mandorla, nespola), Apiacee (sedano, carota, finocchio, prezzemolo, anice), Fabacee (fagiolo, pisello, fava, lupino, arachide, soia, lenticchia), Poacee (grano, mais, orzo, avena, segale)”, precisa. Queste reazioni allergiche crociate si manifestano in quei soggetti che presentino “una sensibilizzazione verso proteine omologhe contenute tanto nei pollini quanto negli alimenti. Il fenomeno, definito ‘cross-reattività’ ma meglio identificato con il termine di ‘co-riconoscimento’, spiega come mai alcuni pazienti possano presentare reazioni anche severe assumendo alimenti allergizzanti mai prima ingeriti”, avverte l’immunologo.

“La causa di tutto questo è da ricercarsi nella ‘parentela’ botanica tra i pollini di alcune famiglie e vari alimenti: il sistema immunitario reagisce anche alle sostanze contenute nei cibi, a causa della loro affinità con gli antigeni contenuti nei pollini inalati. In quanto alla loro diffusione – ricapitola Minelli – studi scientifici condotti sull’argomento hanno dimostrato che, su una popolazione ampia di 25mila persone allergiche, il 55% delle allergie alimentari sia dovuta proprio ad una reazione crociata fra pollini e alimenti“.

“Volendo ulteriormente allargare il campo delle reattività crociate è possibile riferirsi, per esempio, al fatto che una quota consistente di pazienti allergici al polline della betulla, delle graminacee o di altre erbe (tra cui l’ambrosia o l’artemisia o la parietaria) reagisce non col polline in quanto tale, ma con la profilina, una proteina presente nei granuli pollinici e cross‐reagisce con molte altre profiline presenti in alimenti di origine vegetale. Tale evenienza – rimarca l’immunologo – giustifica eventuali reazioni prodotte da pomodoro, melone, kiwi o arancia, in soggetti allergici alle graminacee; oppure reazioni prodotte da gelso, basilico, ciliegia o melone, in soggetti allergici alla parietaria; o ancora reazioni prodotte da melone o banana, in soggetti allergici all’ambrosia”.

“Così come giustifica reazioni prodotte da peperone, sedano, ananas o banana in soggetti sensibili ad Hev b8 che è una frazione molecolare del lattice appartenente alla famiglia delle profiline, per quanto altre frazioni molecolari del lattice, tipo l’Hev b11 o l’Hev b2, oppure l’Hev b5 o l’Hev b6, possano rendersi responsabili di reazioni prodotte da altri alimenti cross-reagenti all’interno della cosiddetta ‘Latex Fruit Syndrome’ – conclude – Il fenomeno della cross-reattività ha chiarito ancora come mai un soggetto allergico alla pesca che contiene una proteina del gruppo Ltp (Lipid Transfer Protein), spesso risulti allergico anche all’uva, alla mela o alla nocciola. Quelli appartenenti al gruppo delle Ltp sono allergeni resistenti al calore e alla digestione nel tratto gastrointestinale, ciò che permette loro di indurre anche importanti sintomi generalizzati fino allo shock anafilattico”.

Fonte: ADNKRONOS.COM

Giovani, digitalizzazione, europee 2024: un tour che sta rivelando le aspirazioni di oltre 4,9 milioni di “Generazione Z” e l’incognita astensione Giovani, digitalizzazione, europee 2024: un tour che sta rivelando le aspirazioni della “Generazione Z”.

Il tour istituzionale nazionale “Giovani, Digitalizzazione, Europee 2024” sta rappresentando una pietra miliare nell’interazione tra le giovani generazioni e le istituzioni. Questa iniziativa, promossa dagli Uffici in Italia del Parlamento e della Commissione europea e dalla Fondazione Aidr, mira a creare un dialogo diretto e costruttivo tra gli studenti italiani e le strutture governative, sia a livello europeo che nazionale.

Nel corso delle ultime settimane, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare centinaia di studenti appartenenti alla cosiddetta “Generazione Z” in diverse scuole italiane. L’entusiasmo e l’interesse dimostrato dai giovani nei confronti della digitalizzazione e delle prossime elezioni europee del 2024 sono palpabili e illuminanti. Gli studenti esprimono una chiara volontà di essere più coinvolti nelle decisioni politiche, richiedendo un accesso semplificato e diretto alle informazioni e un coinvolgimento attivo attraverso l’uso delle tecnologie. Una delle principali osservazioni emerse durante il tour è la richiesta da parte dei giovani di una piattaforma di voto online che sfrutti al meglio le nuove tecnologie digitali. Gli studenti vedono nella digitalizzazione non solo un mezzo per accedere all’informazione, ma anche uno strumento fondamentale per la partecipazione attiva. Essi aspirano a una democrazia più interattiva, dove le piattaforme digitali possano essere utilizzate per esprimere le proprie opinioni, votare su specifiche questioni e partecipare a consultazioni pubbliche.

Per rispondere a queste aspettative, è essenziale che le istituzioni europee ed italiane adottino strategie che incorporino le tecnologie digitali non solo come strumenti di comunicazione, ma anche come fondamenti di una nuova forma di governance. Iniziative come incontri interattivi, sondaggi online, piattaforme di engagement civico e voto online devono diventare la norma, non l’eccezione.

Inoltre, la necessità di una formazione politica attraverso le piattaforme digitali, efficace ed inclusiva, è un altro tema ricorrente. Gli studenti chiedono programmi digitali che non solo li preparino a conoscere le istituzioni pubbliche, ma che li rendano protagonisti attivi delle organizzazioni partitiche. Questo implica un rinnovato impegno nella promozione di competenze digitali avanzate, essenziali per operare efficacemente in un contesto europeo e globale sempre più interconnesso. Il tour “Giovani, Digitalizzazione, Europee 2024” sta svelando una visione profondamente radicata nella collaborazione, nell’innovazione e nel dialogo tra generazioni. Ascoltando e integrando le voci della “Generazione Z”, possiamo costruire un futuro europeo che valorizzi veramente la potenzialità delle nostre giovani menti digitali. La strada da percorrere è ancora lunga, ma le fondamenta sono solide e la direzione chiara: verso un’Europa più digitale, partecipativa e inclusiva.

 Mauro Nicastri

Fonte: INFORMAZIONE.IT

Europee, Meloni scende in campo: “Su scheda scrivete solo Giorgia”.

“Siamo di fronte a una battaglia decisiva, siamo a un bivio che non consente di tirarsi indietro, tutti devono fare la propria parte e io intendo fare la mia. Ho deciso di scendere in campo per guidare le liste di Fratelli d’Italia in tutte le circoscrizioni elettorali, se sopravvivo”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni annuncia la sua candidatura alle Europee dalla kermesse di Fratelli d’Italia a Pescara.

Sulla candidatura alle Europee

“Scendo in campo anche per chiedere agli italiani se sono soddisfatti del lavoro che stiamo facendo in Italia, del lavoro che stiamo facendo in Europa – ha affermato – Lo faccio perché oltre a essere il presidente di Fratelli d’Italia io sono anche il leader dei Conservatori europei, che vogliono avere un ruolo decisivo nel cambiare rotta alle politiche europee. Votando FdI l’8 e 9 giugno si voterà per dare ancora più forza al nostro governo in Italia e in Europa. Lo faccio perché mi sono sempre considerata un soldato e i soldati quando devono non esitano a schierarsi in prima linea”.

“Difenderemo anche in Europa le nostre eccellenze, le nostre imprese, la nostra identità, i nostri confini, la nostra sovranità, la nostra libertà. Anche stavolta ci diranno che siamo dei pazzi perché è una sfida impossibile da vincere. È già accaduto. Nella nostra storia ci hanno dato tante volte per sconfitti, ci hanno detto che eravamo senza speranza e destinati a scomparire. Lasciate che lo dicano anche stavolta e mentre si crogioleranno in questa loro rassicurante speranza noi continueremo a lavorare con determinazione come sempre fatto e chissà se anche stavolta non si riesca a smentire i pronostici. Un anno e mezzo fa lo abbiamo fatto. È arrivato il momento di alzare la posta, facciamolo ancora: 8 e 9 giugno cambiamo anche l’Europa”, ha detto ancora.

“Qualcuno tenterà di impostare il dibattito tra un presunto europeismo della sinistra e un antieuropeismo della destra, ma noi non abbiamo mai professato l’antieuropeismo e non prendiamo lezioni di europeismo dagli eredi dell’Unione Sovietica, che oggi vogliono riformare i trattati per avere un’Europa federale”, che si tradurrebbe nel “trasferire più competenze dai Paesi alla Commissione europea”, ha detto ancora.

In ogni caso, “non toglierò un solo minuto dell’attività del governo per fare campagna elettorale sul mio nome, devo pensare e lavorare per il Paese”, ha poi precisato. “Siccome non sono la segretaria del Partito democratico – ha aggiunto pungendo i dem – sono sicura che il partito mi darà una mano in questa campagna elettorale”.

“Chiedo agli italiani di scrivere sulla scheda il mio nome, ma il mio nome di battesimo. La cosa di cui vado più fiera è che la maggior parte dei cittadini che si rivolge a me continui a chiamarmi semplicemente Giorgia. Io sono stata derisa per anni per le mie radici popolari, mi hanno chiamata pesciarola, borgatara.. perché poi loro sono colti, eh. Ma io sono fiera di essere una persona del popolo“, ha sottolineato la premier. “Se volete dirmi che ancora credete in me – ha proseguito – scrivete sulla scheda Giorgia, perché io sono e sarò sempre una di voi. Il potere non mi cambierà, il palazzo non mi isolerà. Io ho bisogno di sapere ancora una volta che ne vale la pena”.

Sulla coalizione e il governo

Siamo una coalizione che sta insieme non per interesse ma per scelta, e si vede dai risultati che stiamo portando a casa”, ha detto la premier nel suo intervento. “Grazie a tutti i leader di centrodestra di essere qui, grazie ad Antonio e grazie a Matteo” Salvini, “anche se ci ha preferito il ponte… Scherzo ovviamente, so quanto è importante trovare tempo e dedicarsi alla famiglia”, ha poi scherzato.

“Esiste ancora un partito comunista, tanto per capire dove sono i nostalgici dei totalitarismi in questo paese”, ha detto ancora Meloni ricordando che alle europee del 2014 “mancammo di pochissimo il quorum del 4% e fu una grande delusione, che non ci ha tolto determinazione, 5 anni di battaglie dopo capimmo che potevamo diventare protagonisti” e ora “siamo primo partito d’Italia”.

“L’Italia è tornata protagonista in Occidente, in Europa, nel Mediterraneo dopo gli anni del servilismo di certa sinistra, dopo gli anni del cerchiobottismo dei 5 Stelle. E’ tornata l’Italia che rispetta i suoi impegni internazionali, che viene guardata con rispetto perché ha il coraggio di prendere decisioni giuste anche quando quelle decisioni possono essere impopolari. Come quella di sostenere il popolo ucraino che combatte per la propria libertà contro l’imperialismo neo sovietico di Vladimir Putin”, ha detto ancora Meloni.

Salvini si collega da strada con figli

Si è collegato dalla strada -in via del Corso a Roma, altezza Palazzo Chigi – Matteo Salvini, oggi unico leader del centrodestra assente alla kermesse di FdI a Pescara. “Ho fatto i conti e questa è l’ultima domenica che potevo dedicare alla mia famiglia prima del 9 giugno – ha detto, mostrando la figlia che camminava al suo fianco- a mia figlia, che viene da 4 giorni di febbre, e a mio figlio grande, che oggi ha una partita decisiva”.

“Lo dico ai giornalisti: mettetevi l’anima in pace perché le prossime elezioni politiche saranno nel 2027, non un minuto prima. Questa squadra andrà avanti fino all’ultimo minuto dei giorni che ci hanno dato gli italiani per governare il paese. Poi è chiaro che ognuno ha la sua storia, la sua cultura e la sua provenienza politica”, ha detto il vicepremier in videocollegamento.

“Non molleremo mai e andremo avanti non solo per cinque anni ma almeno 10 anni – ha proseguito -, perché le infrastrutture che stiamo realizzando oggi mi piacerebbe inaugurarle nel 2032. Il centrodestra nessuno lo metterà in discussione, avanti così”

“Sono orgoglioso di questo centrodestra perché stiamo riuscendo a fare di più per l’Italia ora di quando eravamo al 30% con la Lega ma eravamo al governo con il M5S. Io sono orgoglioso di questi 18 mesi al governo, al di là delle percentuali. Dal segretario della Lega, sono orgoglioso di questo centrodestra perché stiamo facendo di più per l’Italia adesso di quanto come Lega non riuscivamo a fare al 30% coi 5 Stelle, perché quella era un’alleanza composita. Questa è un’alleanza che ha dei valori comuni, degli ideali comuni e degli obiettivi comuni”, ha sottolineato Salvini.

Tajani

Sarebbe ”miope e sciocco” che i partiti che fanno parte della coalizione di governo in Italia ”competessero tra loro” alle prossime elezioni europee. Perché anche se ”concorriamo con liste separate”, l’obiettivo è quello di ”prendere il maggior numero di voti possibile e vincere”, ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo alla convention di Fratelli d’Italia a Pescara.

”Concorreremo in liste separate al Parlamento europeo, ma questo è un bene perché dimostra che la nostra coalizione è ricca di proposte di donne e di uomini con idee diverse, ma con un denominatore comune. Vogliamo tutti prendere il maggior numero di voti possibile”, ha aggiunto Tajani.

Il leader di Forza Italia ha sottolineato che ”vogliamo aumentare i voti del centro destra”, ovvero ”prendere più voti per rafforzare l’Italia in Europa. Dobbiamo avere tutti più deputati. Siamo una coalizione che lavora avendo lo stesso obiettivo”. Tajani si è detto ”convinto che ci riusciremo. Nessuno deve rinunciare alla propria identità, ma avere un rapporto leale” e ”rispettare gli impegni presi”.

Telefonata Meloni-Salvini, il punto dopo la kermesse di Pescara

“Matteo Salvini e Giorgia Meloni si sono sentiti poco fa: è stata l’occasione per fare il punto dopo la kermesse di Pescara (ironizzando su alcune ricostruzioni polemiche), per salutarsi e per darsi appuntamento a Roma”. Lo fanno sapere i rispettivi staff.

Fonte: ADNKRONOS.COM

Tennis, ATP Madrid: Rafa non pensare al ritiro

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Non è quel che traspare dalla conferenza stampa, non è quel che si percepisce assistendo alle ultime due partite di Nadal a Madrid, ma il maiorchino non pensa al ritiro, o certamente non vorrebbe pensarci. Che questa sarà la sua ultima apparizione da giocatore alla Caja Magica è chiaro, che il giorno dei saluti e delle cerimonie è sempre più vicino è ormai una realtà alla quale il mondo del tennis si è rassegnato, (manca solo la data precisa che potrebbe essere la Laver Cup come avvenne per Roger Federer). Tuttavia, il Nadal visto prima contro Blanch e poi contro De Minaur dà tutt’altra impressione rispetto all’immagine di un giocatore sulla via del ritiro. A manifestarlo è lui stesso con un linguaggio del corpo non in linea con quello lessicale di interviste e conferenze stampa. Rafa esulta ancora come ad inizio carriera, esulta ancora per un secondo turno come se avesse vinto il torneo, ma nulla di ciò che fa sul campo è privo di motivo, neanche la gioia espressa al termine della partita. “Demon” De Minaur lo aveva sconfitto per due volte consecutive, aveva allontanato le speranze di un ritorno in campo ai vertici in Australia (inizio 2023) e soprattuto era stato autore di un doloroso sgambetto a Barcellona, sul campo che porta il nome dello stesso Nadal.

Rafa Nadal

Blanch e De Minaur, Nadal è ancora a Madrid

Non si può parlare di un passaggio di consegne, né di un’eredità, ma se gli organizzatori del torneo di Madrid hanno scelto di conferire ad un sedicenne americano una wild card nel torneo spagnolo più importante del circuito un motivo ci sarà. Darwin Blanch, classe 2007, ha avuto sì un sorteggio sfortunato per la caratura dell’avversario, ma quanti giovani della sua età hanno avuto, o avranno in futuro l’occasione di giocare con Nadal sul campo centrale della Caja Magica? Il giovane di Deerfield Beach (Florida) ha approcciato la partita con personalità, mettendo subito a segno due ace prima di essere distrutto da un 6-1 6-0. Tra i due avversari ci sono 21 anni e 117 giorni di distanza, un gap generazionale simile a quello di un padre con il proprio figlio. Non un test completo per Rafa, tutt’altro discorso invece per la seconda partita. Alex De Minaur, aveva ormai personificato il suo soprannome nelle partite contro Nadal: il “demone” non ha mostrato pietà negli ultimi due anni nei confronti del maiorchino, neanche sulla “Pista Rafa Nadal”, il centrale di Barcellona. Invece con grinta, orgoglio, e voglia di tennis il King of clay ha restituito all’australiano una sconfitta per lui dolorosa che ha infiammato i cuori della Caja Magica. Quel che è sempre più sotto gli occhi del mondo è che Rafa è ancora innamorato di questo sport, non sarà mai stanco di vincere un punto, un set o un torneo. Nel 2012 Andy Murray vinse l’oro olimpico davanti al suo popolo britannico. E’ ancora presto per capire se Rafa potrà giocarsi le sue carte nella sua casa parigina, lo Chatrier che in questa stagione a cinque cerchi prevede un doppio appuntamento che fa gola chi da queste parti ha trionfato per 14 volte. Quel che è certo è che, come per Murray il Centrale di Wimbledon teatro dei Giochi del 2012, anche il rosso della Ville Lumiere è e sempre sarà la seconda casa del Re mancino (che poi in realtà di nascita sarebbe un destro, ma utilizza la mano sinistra solo per giocare). C’è tempo per pensare all’estate, per ora godiamoci un Rafa che sembra voler dire in ogni modo, per riprendere le parole di Vasco, “Io sono ancora qua… eh già”.

Jannik Sinner

Sinner senza limiti italiani

Jannik Sinner, mentre Rafa era alle prese con il suo infortunio, ha conquistato l’italia tennistica e sta proseguendo nella sua marcia verso la prima posizione in classifica. Dopo l’Australian Open ed il 1000 di Miami l’obiettivo più logico della Volpe Rossa sono gli Internazionali di Roma, il Roland Garros ed il torneo olimpico, una programmazione che non contempla un successo alla Caja Magica e le sue parole dopo il Ko di Montecarlo confermano il tutto: “Andrò a Madrid per mettere benzina nel serbatoio, in preparazione per Roma e Parigi, mi andrà benissimo vincere un turno o due”. Tuttavia anche Jannik sembra parlare una lingua diversa con la racchetta in mano rispetto a quella usata davanti ai microfoni: all’esordio contro Sonego ha concesso al suo amico connazionale appena 3 game, andando a segno nell’86% di punti con la prima, con 16 vincenti e giusto 5 errori non forzati, non proprio le statistiche di chi è a regime di allenamento. Al terzo turno troverà Kotov, in attesa della testa di serie Karen Khachanov che potrebbe incontrarlo agli ottavi di finale, a condizione che il russo batta Cobolli, un altro italiano e si sà, la Volpe Rossa è un uomo da derby, non ne ha mai perso uno.

Volley, Imoco 7 meraviglie: Conegliano campione d’Italia

Joanna Wolosz, la miglior palleggiatrice al mondo, ha alzato al cielo del Palazzo Vanni di Firenze il settimo scudetto dell’Imoco Conegliano. Scandicci si era illusa con quella prima vittoria in gara-1, ha dovuto rammaricarsi per una gara-2 in casa in cui sono state a due punti dal successo e infine è stata costretta a cedere alla supremazia della pantere che dominano incontrastate da 6 anni in Italia e ora assalteranno anche l’Europa (il 5 maggio la finale di Champions contro Milano). Tutti i cicli trionfali nello sport finiscono, pensiamo a ciò che è stata la Mercedes di Hamilton, o la Juventus degli anni 2010, ma non è questa la serata per interrompere la striscia vincente dell’Imoco che non perde un titolo in Italia da febbraio 2019.

Joanna Wolosz, Conegliano

Imoco Conegliano, la sfida di superarsi

Quella dell’Imoco è una storia recente, la società sorge sulle ceneri del Parma nel 2012 e deve attendere solo quattro anni per vincere il primo scudetto nel 2016. Dal 2019 ad oggi poi diventa altre 6 volte campione d’Italia, vince Mondiale per club e Champions League, un dominio assoluto nell’universo del volley, che ha origine da alcuni fattori invidiabili. In primis un nucleo vincente (De Kruijff-De Gennaro-Wolosz) che non ha mai lasciato la maglia delle pantere rendendosi protagonista in ogni scudetto; e poi un mister che rispecchia la mentalità delle sue ragazze, Daniele Santarelli che non a caso, è anche campione del mondo e d’Europa in carica con Serbia e Turchia. Il maestro in panchina ha allenato le più grandi campionesse del nostro tempo, le migliori giocatrici al mondo in questo momento storico sono passate sotto le sue direttive, da Egonu a Boskovic e Vargas e adesso anche Isabel Haak. Quella dell’Imoco è la sua veste migliore, “Sei la cosa più bella che indosso” canterebbe Ultimo, ma sempre il cantautore romano nella stessa canzone avverte “Sei la mia sfida”. Ed è proprio da questo termine che si può analizzare questa squadre invincibile, ogni anno sfida se stessa per sueperarsi, per migliorare un livello tecnico che non è soltanto superiore a quello delle altre squadre del campionato, ma che forse è addirittura arrivato alla saturazione e deve trovare ogni anno un nuovo modo per alimentare la fiamma del successo che è più viva che mai. Il ciclo poteva finire con la partenza di Egonu nel 2022, con il contraccolpo psicologico di aver lasciato la Champions ai quarti nel 2023. Invece l’arrivo di Haak e l’affermazione assoluta in Italia hanno lanciato le pantere verso nuovi traguardi, oltre nuovi limiti, sognando di replicare l’impresa dei 4 titoli in stagione (A1, Coppa, SuperCoppa e Champions League).

Isabel Haak, Conegliano

Settima meraviglia

Delle sette meraviglie del mondo antico è rimasta solamente la Piramide di Cheope. Ma la leggenda delle altre sei è tramandata nei secoli e la linea di demarcazione tra il mito e la realtà è diventata quasi impercettibile (Non è mai stata provata l’esistenza dei giardini pensili di Babilonia). I Sette Scudetti dell’Imoco, invece, resteranno scolpiti nella storia sportiva, non per essere un record (Ravenna arrivò ad 11), ma perché Conegliano è diventato un faro che ha permesso di progredire all’intero movimento del volley italiano. Da quando è iniziata l’era Imoco, tre squadre si sono laureate campionesse d’Europa (Casalmaggiore, Novara e Conegliano stessa) e le pantere hanno perso tre finali di Champions, titoli ai quali si aggiungono due mondiali per club. La nazionale non sembra aver mai veramente beneficiato del gruppo Conegliano, anche se la maggior parte delle stelle azzurre di Velasco sono passate per il PalaVerde: Egonu, Fahr, Sylla, Squarcini ne solo alcuni esempi con la giovane libero Anna Bardaro (la giocatrice più giovane ad aver mai esordito in una finale scudetto) che si prepara a ricevere il testimone di Monica De Gennaro. Donna immagine del settimo scudetto non può che essere Isabel Haak. La svedese ha ricevuto l’eredità di Egonu e con lei l’Imoco è rimasta imbattuta dall’11 maggio 2023 in gara-3 contro il Vero Volley fino al 10 aprile 2024 in gara-2 contro Novara. Nella finale scudetto 2024, che per la prima volta ha visto Firenze come teatro, le ragazze hanno sofferto più del dovuto, Scandicci è stata una piacevole sorpresa che si è riservata il lusso di sognare, ma lo strapotere di Haak in gara-3 e 4 ha messo a tecere le speranze del PalaWanny. “La finale con Scandicci è quella di livello più alto” parola di Santarelli. Haak ha sfiorato il record di Egonu mettendo a segno 41 punti in un’unica partita (Paola è arrivata a 47), ma anche quando l’opposta è mancata sono emerse Plummer, De Kruijff e la difesa di De Gennaro per arginare gli attacchi di Antropova (osservata speciale da Velasco che era in tribuna al PalaVerde). Le premesse per il 2024-25 non sono diverse, arriveranno Zhu Ting (direttamente da Scandicci) e Gabi Guimaraes, mentre Scandicci perderà anche il suo coach Barbolini diretto in America. Il 5 maggio si chiude la stagione con la finale di Champions contro Milano, contro Egonu; con tutto il rispetto per Boskovic, ma ad ora la sfida per la miglior giocatrice del mondo si gioca in Italia, Haak contro Paola.

Sherlock Holmes, in arrivo nuovo romanzo: sarà lo scrittore Gareth Rubin a proseguire la saga.

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Gli eredi dello scrittore scozzese Arthur Conan Doyle (1859-1930) hanno scelto il romanziere e giornalista inglese Gareth Rubin per continuare le avventure di Sherlock Holmes, il famoso detective di Baker Street. E hanno già annunciato un nuovo libro sul padre di tutti gli investigatori privati: si intitola “Holmes and Moriarty” e sarà pubblicato da Simon & Schuster il prossimo 12 settembre in Gran Bretagna, in contemporanea mondiale in una ventina di nazioni (in Italia uscirà da Longanesi).

La trama

Gareth Rubin, affermato giallista, accanto a Sherlock Holmes e al dottor Watson, sua immancabile spalla, mette in scena l’arcinemico, il professor James Moriarty, unendo l’abilità investigativa del talentuoso detective a quella del suo grande avversario, una mente criminale che gestisce una rete invisibile di ladri, assassini e ricattatori e che tuttavia non lascia mai una traccia che lo colleghi alla scena del crimine.

Nella Londra del 1903 Holmes e Watson sono stati ingaggiati dall’attore George Reynolds: vuole che scoprano perché il pubblico che viene a vederlo recitare ogni sera in teatro è composto dalle stesse persone, solo che indossano dei travestimenti. Sta succedendo qualcosa di sinistro e, se sì, cosa? Nel frattempo, l’arcinemico di Holmes, il professor James Moriarty, ha i suoi problemi. Implicato nell’omicidio del capo di una banda, Moriarty e il suo braccio destro, Moran, devono fuggire dalla polizia per scoprire chi c’è dietro la messinscena. Ma la loro indagine li mette sulla strada di Holmes e Watson e non passa molto tempo prima che tutti e quattro si rendano conto di essere presi di mira dalla stessa persona. Con le vite in gioco, non solo la loro, devono formare un’alleanza scomoda per smascherare il vero cattivo. Con gli indizi che li portano a un hotel in Svizzera e a una cospirazione molto più grande di quanto si aspettassero, di chi ci si può fidare e qualcuno di loro riuscirà a sopravvivere?

I personaggi di Conan Doyle e la scelta dei sequel

“Uno dei nostri obiettivi è far conoscere al mondo altri personaggi di Conan Doyle. Non solo Moriarty, ma anche quelli di altri misteri di Holmes, come il colonnello Sebastian Moran, o di altre serie di avventure, come le storie del professor Challenger”, ha dichiarato Richard Pooley, pronipote di Arthur Conan Doyle e responsabile della proprietà letteraria insieme al pronipote di Conan Doyle, Richard Doyle, e alla sua pronipote, Catherine Bates. La famiglia ha approvato il libro di Rubin, “Holmes and Moriarty”, come degno sequel. “Gareth ha disegnato molto bene questi personaggi, compreso il colonnello Moran, che è fondamentale per questa storia”, ha aggiunto Pooley. “Moran è stato descritto da Holmes come ‘il secondo uomo più pericoloso di Londra’ e racconta metà di questo nuovo mistero. Come braccio destro di Moriarty, compare solo in un paio di storie originali di Holmes”.

Gli sforzi per trarre un nuovo sequel da un’opera consolidata sono diventati cruciali per gestire con profitto una proprietà letteraria come quella dei discendenti di Conan Doyle. L’idea di creare un legame tra Holmes e Rubin, un londinese che lavora all'”Observer” ed è noto soprattutto per il suo recente bestseller “The Turnglass” (in italiano “La clessidra di cristallo è stata pubblicata nel 2023 da Longanesi), è venuta all’agente dello scrittore Jon Wood. Più di dieci anni fa, fu Wood a suggerire ad Anthony Horowitz di scrivere i precedenti titoli autorizzati di Holmes nel 2011 e 2014.

In vista anche una serie tv

“Gareth ha davvero sviluppato i personaggi ed è così bravo nei dialoghi”, ha detto il discendente Richad Pooley, che sospetta che Moran, “un ragazzo giovane”, potrebbe ora dare vita a una serie tutta sua. Ma c’è anche del potenziale, secondo lui, nel professor Challenger e nel lottatore Stone. Nella mitologia di Holmes hanno un ruolo importante anche Mycroft, il fratello solitario di Sherlock, e la cattiva Irene Adler, l’unica avversaria che ha avuto la meglio su Holmes e che in seguito è sempre stata chiamata “la donna”.

“Stiamo già parlando con persone che vogliono prendere Irene Adler per sviluppare una serie televisiva. La maggior parte dei personaggi ricorrenti di Conan Doyle erano uomini, anche se le storie parlano spesso di donne in pericolo. Tutto ciò deriva dal suo carattere. Le persone più importanti della sua vita erano sua madre e la sua seconda moglie”, ha dichiarato Pooley. “Suo padre era inutile e alcolizzato, e quindi tutti i suoi racconti parlano di cavalleria. Sherlock e il dottor Watson salvano sempre le donne”.

Fonte: ADNKRONOS.COM

I Superfood: un’analisi approfondita e dettagliata.

I Superfood, letteralmente “cibi super”, sono alimenti vegetali che si distinguono per un contenuto straordinario di nutrienti essenziali e composti bioattivi, conferendo loro un ruolo di primo piano nel panorama salutistico. Questi nutrienti, infatti, svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere il benessere generale e nel ridurre il rischio di sviluppare malattie croniche.

LE PROPRIETÀ

Oltre all’elevato contenuto di nutrienti, i Superfood si caratterizzano per diverse proprietà peculiari:

  • Potere antiossidante: Combattono efficacemente i radicali liberi, molecole instabili responsabili dell’invecchiamento cellulare e di diverse patologie.
  • Azione antinfiammatoria: Riducono l’infiammazione cronica, associata a numerose malattie croniche come cancro, malattie cardiovascolari e malattie neurodegenerative.
  • Supporto al sistema immunitario: Rafforzano le difese dell’organismo contro infezioni e malattie.
  • Benefici per la salute cardiovascolare: Migliorano la salute del cuore e dei vasi sanguigni, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari.

QUALI SONO

La categoria dei Superfood comprende una vasta gamma di alimenti, ognuno con caratteristiche e proprietà benefiche uniche.

Frutta:

  • Bacche (mirtilli, lamponi, fragole): Ricche di antocianine, antiossidanti con potenti proprietà antinfiammatorie e neuroprotettive.
  • Avocado: Fonte di grassi monoinsaturi benefici per il cuore, fibre e potassio.
  • Melograno: Ricco di polifenoli, antiossidanti con proprietà antitumorali e antinfiammatorie.
  • Kiwi: Fonte di vitamina C, un potente antiossidante che rafforza il sistema immunitario.
  • Arance: Ricche di vitamina C e fibre, importanti per la salute della pelle e del sistema immunitario.

Verdura:

  • Broccoli: Ricchi di sulforafano, un composto con proprietà antitumorali e chemiopreventive.
  • Cavolini di Bruxelles: Fonte di vitamina C, fibre e glucosinolati, composti con proprietà antitumorali.
  • Bietole: Ricche di vitamine, minerali e nitrati, che migliorano la salute cardiovascolare.
  • Spinaci: Fonte di ferro, acido folico e vitamina K, importanti per la salute del sangue e delle ossa.
  • Pomodori: Ricchi di licopene, un potente antiossidante con proprietà protettive contro il cancro della prostata.
  • Peperoni: Fonte di vitamina C, beta-carotene e capsaicina, un composto con proprietà antinfiammatorie e analgesiche.

Legumi:

  • Lenticchie: Ricche di proteine, fibre, ferro e folati, importanti per la salute del sistema nervoso e cardiovascolare.
  • Fagioli: Fonte di proteine, fibre, potassio e magnesio, importanti per la salute del cuore e dei muscoli.
  • Ceci: Ricchi di proteine, fibre, ferro e calcio, importanti per la salute del sistema digestivo e delle ossa.
  • Piselli: Fonte di proteine, fibre, vitamine e minerali, importanti per la salute generale.

Cereali integrali:

  • Quinoa: Ricca di proteine, fibre, ferro e magnesio, un alimento completo e nutriente.
  • Avena: Fonte di fibre solubili, beta-glucani, che riducono il colesterolo e migliorano la glicemia.
  • Riso integrale: Ricco di fibre, vitamine del gruppo B e minerali, importante per la salute del sistema nervoso e digestivo.
  • Amaranto: Fonte di proteine, fibre, ferro e calcio, un cereale privo di glutine adatto ai celiaci.

Semi e noci:

  • Semi di chia: Ricchi di fibre solubili, che favoriscono la digestione, regolano la glicemia e riducono il colesterolo. Fonte di acidi grassi omega-3, importanti per la salute del cuore, del cervello, del sistema digestivo e del sistema immunitario. Contengono proteine, vitamine e minerali, tra cui calcio, ferro e magnesio. Proprietà antiossidanti, che combattono i radicali liberi e proteggono le cellule dai danni.
  • Semi di lino: Ricchi di fibre, sia solubili che insolubili, che favoriscono la digestione e la regolarità intestinale. Fonte di acidi grassi omega-3, importanti per la salute del cuore, del cervello e del sistema immunitario. Contengono lignani, composti con proprietà antitumorali e antiossidanti. Proprietà antinfiammatorie, che riducono l’infiammazione cronica associata a diverse malattie.
  • Semi di canapa: Unico seme vegetale con un profilo proteico completo, contenente tutti gli aminoacidi essenziali. Fonte di acidi grassi omega-3 e omega-6 in un rapporto ottimale (3:1), importanti per la salute del cuore, del cervello e del sistema immunitario. Ricchi di fibre, vitamine e minerali, tra cui magnesio, ferro e zinco. Proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
  • Semi di zucca: Ricchi di magnesio, un minerale importante per la salute del sistema nervoso e muscolare. Fonte di zinco, un minerale importante per il sistema immunitario e la salute della pelle. Contengono ferro, fosforo e vitamine del gruppo B. Proprietà antiossidanti e antiparassitarie.
  • Semi di sesamo: Ricchi di calcio, un minerale importante per la salute delle ossa e dei denti. Fonte di magnesio, ferro e zinco. Contengono fibre, vitamine del gruppo B e vitamina E. Proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
  • Noci: Ricche di acidi grassi omega-3, fibre, vitamine e minerali, importanti per la salute del cuore e del cervello.

Spezie:

  • Curcuma: Ricca di curcumina, un composto con potenti proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.
  • Zenzero: Fonte di gingerole, un composto con proprietà digestive, antinfiammatorie e antiemetiche.
  • Cannella: Ricca di antiossidanti, aiuta a regolare la glicemia e il colesterolo.
  • Peperoncino: Fonte di capsaicina, un composto con proprietà antinfiammatorie e analgesiche.
  • Tè verde: Ricco di catechine, potenti antiossidanti con proprietà antitumorali e chemiopreventive.
  • Cacao: Fonte di flavonoidi, antiossidanti benefici per la salute cardiovascolare e che migliorano la funzione cognitiva.
  • Barbabietola: Ricca di nitrati, che migliorano la salute cardiovascolare e la performance atletica.
  • Chlorella e spirulina: Alghe marine ricche di proteine, vitamine, minerali e clorofilla, con proprietà antiossidanti e detoxificanti.
  • Olio extravergine d’oliva: Ricco di acidi grassi monoinsaturi, vitamina E e polifenoli, importante per la salute del cuore e la prevenzione del cancro.
  • Yogurt greco: Fonte di proteine, calcio e probiotici, importanti per la salute del sistema digestivo e del sistema immunitario.
  • Uova: Ricche di proteine, vitamine e minerali, un alimento completo e nutriente.

ESISTE UN “MA”…

È importante sottolineare che il “Superfood” però è diventato un termine troppo popolare nel linguaggio dell’alimentazione e della salute. Negli sterminati blog e forum di discussione sull’argomento i Superfood vengono presentati come “alimenti ricchi di proprietà salutistiche”; “cibi che possono aiutare l’uomo a vivere meglio” e poi ancora “I superfood sono in grado di contrastare l’invecchiamento cellulare… alcuni possiedono proprietà antitumorali, e altri ancora prevengono malattie cardiovascolari e aiutano con i problemi della pressione arteriosa…” ma a sproposito (riducendo l’importanza e l’utilità a banale chiacchiera da bar)

Ma perché si è arrivati a questo?

Ebbene, il più delle volte l’attuale popolarità di alcuni superfood, è legata al “marketing” e alle capacità strategiche di associazioni di produttori e aziende che riescono a creare un tam-tam che poi si autosostiene e si autopropaga in tutti i circuiti possibili, come i media, i social, le palestre, i professionisti poco informati, etc.. Lo stesso iter che subiscono altri alimenti, ma in senso opposto, verso i quali si scatenano campagne contrarie che li dipingono in termini apocalittici, capaci di provocare tutte le malattie che l’essere umano abbia mai conosciuto. In un senso o nell’altro, l’uomo, deve sempre esagerare!

Faccio un banalissimo (e superficiale) esempio per spiegare meglio questo concetto: consideriamo le noci brasiliane, ricche di Selenio.
Cosa fa il selenio? Generalizzando e puntando a caso il dito troviamo che può essere di aiuto alla tiroide. Quali funzioni ha la tiroide? È una ghiandola complessa (leggi qui l’articolo di approfondimento) che funziona da regolatrice ormonale che se lavora male e lentamente, anche il metabolismo basale rallenta, e si sa, perdonate la banalizzazione spinta, che in queste condizioni si ha la tendenza ad ingrassare. Quindi, un claim creato ad arte ma scorretto potrebbe dichiarare “le noci brasiliane, ricche di selenio, aiutano la tiroide favorendo il dimagrimento”.

Un utente social (oddio… un “bevitore” di tik tok!!) medio di nome Eustacchio, leggendo il Claim ne deduce, per giustificata semplificazione, “le noci brasiliane fanno dimagrire”.

Il tutto può essere fatto anche in modo informale, ad esempio pagando qualcuno che, ad esempio, scriva un articolo (e poi altri ancora) elogiando l’effetto benefico delle noci brasiliane e innescando una campagna “pro” noce brasiliana: il gioco è fatto.

Purtroppo accade molto più spesso di quanto si possa pensare. Il fatto che dietro alle affermazioni ci sia il nulla più totale, poco importa: il signor Eustacchio non va a fondo delle notizie, non scava, non indaga con metodo scientifico basta che lo dice Tik Tok (alla gogna chi autorizza questo passaparola assurdo) e prende per buone le affermazioni correndo a comprare la noce brasiliana in quantità industriale senza badare nemmeno al prezzo che ovviamente sarà ingiustificatamente aumentato.

Faccio chiarezza

Il fatto che molti di questi superfood non facciano miracoli non vuol dire che non vadano consumati o, peggio ancora, che faccia male assumerli o che sia inutile assumerli. Anzi sono alimenti che vanno ad integrare correttamente la dieta e danno un contributo quantomeno di varietà alla stessa. Del resto, come detto, tutti questi alimenti posseggono quelli che possono definirsi “nutraceutici”, qualche volta in concentrazioni superiori alla media; insomma, male non fanno (anche se è ormai accertato che il troppo spesso può essere altrettanto dannoso del troppo poco, anche se è un “troppo” buono, positivo: penso agli antiossidanti, ad esempio) ma vanno assunti sotto consiglio di un professionista e non di un reel sui social.

L’ideale è seguire una dieta varia ed equilibrata che includa una vasta gamma di alimenti vegetali, tra cui i Superfood, per ottenere i massimi benefici per la salute.

ALCUNI CONSIGLI

  • Varietà: Integrare una varietà di Superfood nella dieta per ottenere una gamma completa di nutrienti.
  • Moderazione: Non eccedere con il consumo di un singolo Superfood, seguire le linee guida raccomandate.
  • Consulenza medica: In caso di condizioni mediche preesistenti, consultare un medico prima di assumere Superfood.
  • Qualità: Scegliere Superfood di alta qualità e provenienti da fonti affidabili.

Conclusione:

Ognuno di questi alimenti, consumato in una dieta equilibrata e varia, apporta elementi interessanti e contribuisce alla ricchezza e alla varietà dell’alimentazione. Ma, ripeto, nessuno, dico nessuno, ha il potere, miracoloso appunto, di correggere ed eliminare problematiche ben più importanti di salute o di apportare particolari benefici se l’alimentazione generale è povera, deficitaria, non equilibrata. Insomma, se mangio male, se ho patologie accertate, non sarà certo il mangiare mirtilli o altro che mi fa migliorare il quadro. Ma è sempre l’insieme del tutto che può avere un qualche effetto sulla salute. E fissate bene un concetto: non c’è una sola sostanza presente in questi alimenti, che non possiamo trovare tranquillamente nella nostra alimentazione quotidiana purché sia rispettosa di regole basilari che purtroppo spesso vengono dimenticate; e che, così come fa più male che bene assumere integratori a sproposito, senza prescrizione, ad esempio del  Nutrizionista, perché come spiegato prima un eccesso di vitamine, minerali o altro può causare tanti problemi quanto la loro carenza (un eccesso di antiossidanti ha un effetto pro-ossidante!!) così fa più male che bene mangiare alimenti ricchissimi di una data sostanza, ad esempio antiossidanti, perché rompe un necessario equilibrio che è l’unica vera arma per mantenersi in salute.

Dott. Febo Quercia – Biologo Nutrizionista
Per info e contatti: cell. 347.5706003

Ieri 26 aprile 2024 ad Anagni la conferenza stampa di presentazione dell’evento “Titolo internazionale Pesi massimi UBO”.

Ieri alle ore 12,00 si è tenuta presso il Comune di Anagni alla presenza dell’Assessore allo Sport la Conferenza stampa di presentazione dell’evento “Titolo internazionale Pesi massimi UBO”.

Incontro internazionale di attività ordinaria per la FPI organizzato dalla “New Box” Anagni di Leonardo Trossi tra

D’ADAMO – RODRIGUEZ

L’evento si terrà Sabato 18 Maggio 2024 a partire dalle ore 20,00 presso il Palazzetto dello Sport della Città dei Papi, Madrina della serata GIULIA LISI Miss Ciociaria 2023 in carica;

RC1 RADIO “L’evoluzione della radio” è la radio ufficiale dell’evento.

L’incontro sarà trasmesso in diretta TV dal canale MS CHANNEL  SKY814.

Venerdì 17 ci sarà la cerimonia del peso.  

G7, Meloni: “Papa Francesco parteciperà a sessione lavori sull’intelligenza artificiale”.

“Sono onorata di annunciare oggi la partecipazione di Papa Francesco ai lavori del G7, proprio nella sessione, dedicata all’intelligenza artificiale“. Lo annuncia in un videomessaggio la premier Giorgia Meloni, sottolineando che “è la prima volta nella storia che un Pontefice partecipa ai lavori del Gruppo dei 7”. “Ringrazio di cuore il Santo Padre per aver accettato l’invito dell’Italia, la sua presenza dà lustro alla nostra Nazione e all’intero G7”.

Il G7 presieduto dall’Italia “affronterà anche quella che in molti, e non a torto, ritengono essere la più grande sfida antropologica di quest’epoca, ovvero l’avvento dell’intelligenza artificiale. Una tecnologia che può generare grandi opportunità ma che porta con sé anche enormi rischi, oltre a incidere inevitabilmente sugli equilibri globali”. “Il nostro impegno – sottolinea la presidente del Consiglio – è quello di sviluppare meccanismi di governance per garantire che l’intelligenza artificiale sia incentrata sull’uomo e controllata dall’uomo, ovvero che mantenga al centro la persona e abbia la persona come suo ultimo fine. È una sfida che nessuno di noi può pensare di affrontare da solo e io credo che sia fondamentale valorizzare il meglio della riflessione etica e intellettuale che in questo ambito si sta sviluppando. Penso ad esempio al cammino avviato dalla Santa Sede nel 2020 con la Rome Call for AI Ethics, un percorso che porta a dare applicazione concreta al concetto di algoretica, ovvero dare un’etica agli algoritmi”.

Il Pontefice, spiega la premier, prenderà parte “alla sessione outreach, aperta cioè anche ai Paesi invitati e non solo ai membri del G7. E io sono convinta che la presenza di Sua Santità darà un contributo decisivo alla definizione di un quadro regolatorio, etico e culturale” per l’Intelligenza artificiale. “E’ su questo terreno, sul presente e sul futuro di questa tecnologia”, rimarca ancora Meloni nel videomessaggio, che “si misurerà ancora una volta la nostra capacità, la capacità della comunità internazionale di fare quello che il 2 ottobre del 1979 un altro Papa, San Giovanni Paolo II, ricordava nel suo celebre discorso alle Nazioni Unite. L’attività politica, nazionale e internazionale viene dall’uomo, si esercita mediante l’uomo ed è per l’uomo. Questo sarà sempre il nostro impegno e il nostro cammino”.

“Dal 1 gennaio 2024 l’Italia ha assunto la presidenza del G7, una responsabilità storica in un tempo particolarmente complesso” sottolinea la premier. “Le sfide che il G7 è chiamato ad affrontare sono di importanza strategica per il nostro presente e per il nostro futuro. Nel corso di quest’anno si svolgeranno 21 riunioni ministeriali, alcune di queste si sono già tenute in questi primi mesi del 2024, altre si terranno nel corso dell’anno, mentre l’appuntamento principale sarà il Vertice dei Leader dal 13 al 15 giugno a Borgo Egnazia, nella splendida Puglia”, ha proseguito la presidente del Consiglio.

Focus sui migranti

Nel prossimo G7 presieduto dall’Italia, dice la presidente del Consiglio, “affronteremo le grandi sfide del nostro tempo, dal nesso clima-energia fino alla sicurezza alimentare. Getteremo insieme le basi per costruire un rapporto nuovo da pari a pari e di reciproco vantaggio con le Nazioni in via di sviluppo e le economie emergenti, e in particolare con il Continente africano. Così come concentreremo la nostra attenzione sulle questioni migratorie, con l’obiettivo di combattere le reti di trafficanti di esseri umani e gettare le basi per garantire il diritto a non dover emigrare”.

“Scongiurare l’escalation in Medio Oriente”

Tra i temi “che la presidenza italiana ha voluto mettere all’ordine del giorno”, il prossimo G7 “confermerà il suo sostegno all’Ucraina, continuerà a lavorare per arrivare a una pace giusta e duratura. Ci occuperemo del conflitto in Medio Oriente, lavorando per scongiurare una escalation e riportare anche qui pace, stabilità e sicurezza in tutta la regione”.

Fonte: ADNKRONOS.COM