Alle cinque della sera, il telefono nella stanza di Khalifa Haftar ha squillato a lungo. Era l’ennesima chiamata di Angela Merkel, che per tutto il pomeriggio aveva fatto la spola tra la sala della Conferenza e il suo ufficio per riferire separatamente ai due convitati di pietra — il generale della Cirenaica e il premier libico Fayez Al Sarraj — e raccoglierne le reazioni. Ma l’uomo forte di Bengasi non ha più risposto alla cancelliera, che sollecitava una sua parola definitiva sul testo della dichiarazione finale. Secondo chi era nella stanza, è stato l’unico momento del pomeriggio nel quale l’imperturbabile Angela Merkel ha tradito una punta di irritazione.
domenica, Aprile 28, 2024