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INTERVISTA AL CONSIGLIERE REGIONALE DEL LAZIO ON. ENRICO CAVALLARI.

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venerdì, Aprile 26, 2024

SCHEDA: LA REGIONE LAZIO ED IL SISTEMA DEGLI ITS

Per rispondere ad alcuni quesiti dei nostri lettori abbiamo predisposto questa sintetica scheda per riassumere le principali caratteristiche degli I.T.S. Istituti Tecnici Superiori e la loro caratterizzazione e presenza nella Regione Lazio.

Ricordiamo che gli ITS sono Scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica che promuovono percorsi formativi (post diploma della Scuola Secondaria Superiore), che permettono di conseguire il Diploma di Tecnico Superiore.

La finalità principale degli ITS è quella di rispondere alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche; i primi ITS gestiti con il modello organizzativo delle Fondazioni di Partecipazione (i cui soci sono soggetti pubblici e privati) sono stati costituiti nel 2010 per formare tecnici superiori in aree strategiche per lo sviluppo economico e la competitività del Paese, preparando quadri intermedi e tecnici specializzati che nelle aziende possono aiutare a governare e sfruttare il potenziale delle soluzioni di Impresa 4.0 e delle Tecnologie innovative.

Le aree strategiche per lo sviluppo economico e la competitività del Paese nelle quali sono istituiti gli ITS sono correlate alle 6 Aree Tecnologiche ( previste dall’art. 7 D.P.C.M. 25 gennaio 2008): 1) Efficienza energetica ;2) Mobilità sostenibile; 3) Nuove Tecnologie della Vita; 4) Nuove tecnologie per il Made in Italy (Sistema meccanica, Sistema moda, Sistema agro alimentare, Sistema casa, Servizi alle imprese); 5) Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali , Turismo; 6) Tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Nella Regione Lazio sono operative otto Fondazioni I.T.S. di seguito elencate con l’indicazione della sede e dell’area di riferimento:

In relazione agli sviluppi su questa materia si evidenzia che il 3 agosto 2021 la Giunta della Regione Lazio ha adottato una Decisione ( DEC 36) “ Atto di indirizzo per il potenziamento e l’ampliamento dell’Offerta Formativa degli I.T.S. Istituti Tecnici Superiori della Regione Lazio”.

Tale macro obiettivo si pone in relazione alla più ampia finalità di accompagnare il processo di sviluppo territoriale della Regione Lazio rafforzando e innalzando il livello qualitativo dell’offerta del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e il livello di occupabilità dei giovani neodiplomati del Lazio.

Naturalmente tale decisione è in sintonia con il disegno di legge di riforma degli ITS (del quale abbiamo parlato in precedenti articoli) previsto tra gli Obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), teso a incrementare l’offerta formativa degli stessi e il numero dei partecipanti ai corsi attraverso una più attiva partecipazione delle imprese e l’uso di laboratori con tecnologie avanzate.

Sulla base delle determinazioni assunte dalla Giunta della Regione Lazio sono stati quindi attivati nuovi ulteriori percorsi nelle Fondazioni ITS già funzionanti, nel rispetto delle aree e ambiti di riferimento degli stessi; e si è dato avvio al processo di costituzione di nuove Fondazioni in territori del Lazio privi di offerta formativa ITS o che manifestino bisogni di imprese funzionali alla crescita e all’occupazione, sugli sviluppi di questo processo daremo conto in un prossimo articolo che farà il punto con gli interlocutori istituzionali competenti.

INTERVISTA AL CONSIGLIERE REGIONALE DEL LAZIO ON. ENRICO CAVALLARI.

Oggi la nostra testata ha il piacere di intervistare per la rubrica ITS Nuove Tecnologie della Vita il consigliere regionale del Lazio on. Enrico Cavallari del Gruppo consiliare di Forza Italia, attualmente Presidente della XII Commissione – Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile e ricostruzione.

1) On. Cavallari, considerata l’attuale situazione del mercato del lavoro, secondo Lei un giovane uscito dalle Scuole Secondarie Superiori ha un orientamento nelle scuole e nella società adeguato a fare una scelta su dove e come proseguire gli studi? E cosa bisognerebbe fare per accrescere la conoscenza delle opportunità formative ed occupazionali offerte dai corsi di alta formazione specialistica come quelli delle Fondazioni degli Istituti Tecnici Superiori (ITS)?

Dopo la maturità sono ancora tanti i ragazzi con le idee poco definite su come procedere nello studio. Si tratta di un passaggio di vita, tanto delicato quanto strategico, che dovrebbe coinvolgere l’impegno sia delle famiglie che delle scuole superiori, attraverso tutor preparati ad hoc per guidare i giovani in quel momento determinante per il loro futuro.

A questo si aggiunge una grande asimmetria tra la domanda e l’offerta di lavoro, soprattutto in caso di figure professionali di natura tecnica, che può essere colmata facendo maggiore ricorso all’alta formazione specialistica offerta dalle Fondazioni degli Istituti Tecnici Superiori: una realtà troppo poco conosciuta e dove, raramente, i ragazzi neodiplomati vengono indirizzati.

Una buona campagna di informazione, anche social, può fare molto per invertire questa tendenza.

2) Come Lei sa, molte aziende ma soprattutto quelle del settore chimico-farmaceutico e dei dispositivi medici, prevalentemente tra Roma e Pomezia, spesso non riescono a trovare tecnici qualificati in questo comparto in forte espansione anche grazie all’export, cosa potrebbe fare la Regione Lazio per favorire questo incontro ed incentivare le aziende a far svolgere stage, anche remunerati, agli studenti dei corsi per le Nuove Tecnologie della Vita?

Viviamo in un momento storico in cui, anche e purtroppo, per effetto dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid, dall’Europa arriveranno tanti fondi impiegabili su innumerevoli fronti.

La Regione può e deve implementare i bandi indirizzati alla formazione, con speciale riguardo verso quella professionale: a tal proposito, è fondamentale avere un canale di collegamento preferenziale, e sempre aperto, con le categorie per ascoltare le loro esigenze e collaborare nella maniera più efficiente e proficua possibile.

3) Infine, per quanto riguarda il diritto allo studio, competenza sicuramente regionale, cosa si sentirebbe di raccomandare al Consiglio Regionale del Lazio per investire anche in strutture residenziali, oltre che in mense e borse di studio, come quelle universitarie, da dedicare agli studenti meritevoli delle Fondazioni ITS? Magari cofinanziando progetti previsti dal PNRR in questo ambito?

Nel Lazio, dal 2018, esiste il nuovo ente regionale per il “Diritto allo studio e la promozione della conoscenza” (DiSCo) che ha riordinato il precedente Laziodisu, con competenze e obiettivi allargati.

Tra le finalità dell’ente DiSCo c’è anche quella di mettere in campo strumenti ordinari e straordinari per la promozione del diritto allo studio e della conoscenza nella Regione Lazio, rivolti a studenti e cittadini in formazione.

Certamente i servizi di supporto allo studio, come le case dello studente comprensive di mense interne, nonché le borse di studio per i più meritevoli, sono strumenti che vanno potenziati anche grazie alle risorse messe in campo dal PNRR che rappresenta un’opportunità aggiuntiva e strategica anche su questo fronte.

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