Avrebbe iniettato alla madre 15 fiale di eparina (fluidificante del sangue), secondo gli investigatori uccidendola la mattina di Natale. Poi, due giorni dopo, ha tentato il suicidio, ingerendo una grande quantità di farmaci, ma è stato salvato in tempo. La morte della donna – affetta da anni da una grave malattia neurodegenerativa – era apparsa naturale tanto che, il 27, erano stati celebrati i funerali. Il giorno dopo, però, l’autopsia. Ora Sandro Buoiocchi, 51enne di Pescara, è sottoposto a fermo di indiziato di delitto per omicidio volontario aggravato. Stamani la convalida.Andrà in carcere una volta uscito dall’ospedale, dove è ricoverato nel reparto di Psichiatria.