Mentre le Nazioni Unite chiedono colloqui e l’Unione europea domanda la fine delle ostilità che infuriano da una settimana, continuano gli scontri alla periferia di Tripoli. Il premier libico Fayez al Sarraj ha dato mandato alla milizia Forza Anti Terrorismo di Misurata di entrare nella capitale per organizzare un cessate il fuoco. Salvini, smentendo l’invio di soldati italiani, attacca Macron e accusa: Parigi responsabile della nuova crisi.
La Libia non è più un porto sicuro? “Chiedete alla Francia“, replica il vicepremier leghista, sostenuto nella sua posizione anche dal M5s. A partire dal ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, e dal presidente della Camera Roberto Fico, per una volta sulla stessa lunghezza d’onda di Salvini. La crisi libica, secondo il presidente della Camera, “è un problema che ci ha lasciato la Francia“.
Eppure Roma e Parigi, appena qualche giorno fa, avevano espresso ufficialmente una posizione comune, insieme a Londra e Washington, per condannare l’escalation militare. Ma ora Salvini mette la Francia nel mirino, nemmeno troppo velatamente: “Penso che dietro ci sia qualcuno che ha fatto una guerra che non si doveva fare, che convoca elezioni senza sentire gli alleati e le fazioni locali, qualcuno che è andato a fare forzature”, attacca il leader della Lega.