“Mi sembra un atteggiamento molto sbagliato. Non capiamo quali siano le motivazioni di questa scelta”. Così il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, sulla decisione delle opposizioni di abbandonare i lavori della commissione Affari costituzionali sull’Italicum.
“Il fatto che il Pd abbia deciso, nel rispetto dei regolamenti parlamentari e dei meccanismi di funzionamento del gruppo, di sostituire alcuni componenti”, peraltro in accordo con questi, “non è motivo che impedisca di partecipare ai lavori della commissione, ha osservato.
“C’è molta strumentalitá. La voglia di fare cagnara intorno a questo passaggio. Non credo sia un servizio al lavoro parlamentare nè al Paese evitare il confronto”, ha osservato.
L’approdo ad una nuova legge elettorale “è un impegno che si sono prese tutte le forze politiche ad inizio legislatura. La legge è stata molto modificata anche attraverso il confronto in sede parlamentare e all’interno del Pd, raggiunge gli obiettivi prefissati, qualcuno ci deve spiegare perchè non funziona”, ha aggiunto mettendo l’accento sulla governabilitá, la possibilitá di sapere subito chi vince e chi perde, la rappresentanza delle forze politiche pur combattendo la frammentazione del sistema.
Il premier Matteo Renzi, in un post sulla sua pagina facebook, esorta: “Avanti, su tutto! Può piacere o meno, ma dopo anni di immobilismo l’Italia si è rimessa a correre. E noi ci siamo, pronti ad ascoltare tutti, ma senza farci fermare da nessuno”.
Per Debora Serracchiani, vicesegretaria del Pd, serve coerenza per il bene del Paese.
“Questo e’ il momento in cui si dovrebbero mostrare massima responsabilita’ e coerenza, non in nome di una parte ma per il bene del Paese e la salute della politica. Se siamo tutti d’accordo sul fatto che l’Italia ha bisogno di una nuova legge elettorale, quando si arriva ai fatti, occorre essere coerenti: le stesse persone che hanno discusso, a più riprese e in sedi diverse, e che hanno votato l’Italicum, oggi non dovrebbero tentare di sbarrare il passo o salire su un Aventino fuori tempo e fuori luogo. Non siamo disponibili a cedere a questo gioco.
Noi andiamo fino in fondo perché c’è bisogno di discontinuità e cambiamento, anche e soprattutto nella classe dirigente politica. Onorando la democrazia portiamo avanti con fierezza le decisioni prese dalla maggioranza. L’Italia va cambiata attraverso tutte le riforme messe in campo e senza perdere altro tempo”