Impegnata com’è coi lavori del Cop25 di Madrid, dov’è intervenuta stamattina, Greta Thunberg, c’è da giurarci, neanche se ne cura. Ma intanto per quell’America dove ha trascorso l’estate, mobilitando i ragazzi dall’Alaska al Texas, è lei la “Persona dell’anno 2019”. Ovvero quella che, secondo la rivista Time, più d’ogni altro ha determinato l’anno che sta per concludersi.
La sedicenne attivista svedese ha battuto il presidente Donald Trump (d’altronde il presidente quell’onore lo aveva già avuto nel 2016, anno della sua elezione). E pure la speaker della Camera Nancy Pelosi, la leader dem “madrina” dell’impeachment. Così come il whistleblower, l’informatore interno alla Casa Bianca che per primo ha denunciato le pressioni del presidente americano sull’omologo ucraino: da molti dato in pole position per la copertina.