La riforma del canone è nei piani del governo, ma non si farà nell’immediato.
Palazzo Chigi frena il sottosegretario Antonello Giacomelli, che in mattinata dai microfoni di Radio 24 aveva dato praticamente per fatta la modifica legislativa. «La riflessione in atto – fanno sapere fonti vicine al premier – è strategica ma appare improbabile che l’ipotesi di mettere il canone in bolletta possa maturare entro questa legge di stabilità visti i tempi tecnici troppo stretti». Tutto rimandato, dunque.
Forte l’opposizione, da quel che risulta, anche delle aziende di fornitura di energia, da subito contrarie ad ogni intervento di questo tipo. Così come il presidente dell’Authority per l’energia, Guido Bortoni, che aveva avanzato molte perplessità da punto di vista tecnico.