La Cassazione ha confermato l’assoluzione dall’accusa di omicidio colposo a un sessantenne che, guidando di notte in autostrada, aveva travolto e ucciso una donna, che camminava in stato ebbrezza al centro della carreggiata, sulla A26, la Genova-Gravellona Toce. La donna era scesa dalla sua auto, dopo una lite con il marito e si era messa in marcia nella stessa direzione dei veicoli.
La Corte Suprema ha motivato così la sentenza: è imprevedibile, per l’automobilista che guida in autostrada, anche solo immaginare la possibilità di trovarsi di fronte un pedone che cammina al centro della carreggiata, e anche nel caso in cui non c’è la corsia di emergenza non si può pretendere che chi rispetta i limiti di velocità tenga una guida ancora più prudente nell’attesa di un evento “eccezionale”.