Visita ieri ai soldati italiani in Afghanistan per il ministro dell’Interno Angelino Alfano che, nell’occasione, ha assicurato l’impegno dell’Italia: «Non abbandoneremo questo Paese e i nostri 53 morti non sono caduti invano: anche grazie a quel sangue oggi l’Afghanistan è più sicuro e libero».
Alfano, poi, rivolto ai militari schierati a Camp Arena, il quartier generale di Herat: «Vi porto la gratitudine degli italiani per i vostri sacrifici che tengono alta la nostra bandiera».
Il vicepremier ha incontrato anche il governatore della Provincia di Herat, Sayed Fazullah Wahidi, e si è soffermato, poi, con Maria Bashir, procuratore capo della provincia, unica donna che occupa un posto di rilievo nelle istituzioni afghane.
In serata, a Kabul l’incontro di Alfano con il Presidente della Repubblica afghano Hamid Karzai, nel corso del quale è stato discusso il miglioramento delle relazioni bilaterali, il successo della realizzazione della transizione in atto nel tema della sicurezza e lo stato dell’Accordo bilaterale sulla sicurezza (Bsa) fra Usa e Afghanistan, definito ma non ancora firmato.