(Fonte – Sito Sindacato Uil Fpl Roma e Lazio) *
Home in Hospital. Una sigla che dovrebbe essere sintomo di accoglienza e conforto per persone, in questo caso bambini, che lottano ogni giorno con le proprie malattie. Il riferimento è chiaramente rivolto ai 5 bambini del progetto Home in Hospital installato all’interno dell’Ospedale Grassi di Ostia.
Da 8 anni, infatti, nel presidio ospedaliero della Asl RmD prosegue la lotta di questi bambini e dei loro genitori, che condividono tutto quotidianamente con i loro piccoli guerrieri. Proprio da parte dei genitori di questi bambini, dopo anni di lotta silenziosa, arriva un grido, una protesta che mira ad un trattamento migliore di quello attuale da parte della Asl e degli organi regionali competenti. Negli ultimi tempi, infatti, ai piccoli Mirko, Fabiana, Giorgia e Alessandro si è aggiunto Mattia, un bambino di solo 8 mesi, che ha fatto salire a 5 il numero dei posti letto all’interno di una stanza 5 metri per 5.
Nonostante le molte promesse e rassicurazioni riguardo un imminente ristrutturazione delle stanze adiacenti a quella che ora ospita i 5 bambini, da parte della Asl non è arrivato nessun intervento volto a migliorare la situazione del reparto che ospita i 5 bambini del progetto Home in Hospital, i quali continuano ad essere stipati come animali in una stanza troppo piccola per loro.
In virtù di questi fatti i genitori si sono attivati e attraverso l’associazione “Piccoli Guerrieri” hanno deciso di rivolgersi direttamente al Governo e, più precisamente, al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Nella lettera scritta a cuore aperto da i genitori dei 5 bambini traspare la rabbia di chi si sente abbandonato da quegli enti che dovrebbero invece garantire maggiore assistenza e considerazione proprio a chi, come questi bambini, ogni giorno si batte per la propria sopravvivenza.
“Dignità”, questa è la richiesta più importante e maggiormente rimarcata tra le parole dei firmatari della struggente lettera, una lettera che non sarebbe stata assolutamente necessaria in presenza di un ascolto e soprattutto di sensibilità maggiore da parte di una Azienda Sanitaria che continua, invece, a dimenticare le promesse fatte a chi soffre. In questo senso la UIL FPL di Roma e del Lazio si schiera al fianco dei genitori dei 5 piccoli, meravigliosi guerrieri, garantendo la propria presenza ed il proprio sostegno in qualsiasi tipologia di azione che porti al miglioramento delle condizioni attuali che genitori e bambini sono ingiustamente costretti a sopportare.
* http://www.uilfplromalazio.it/altrenotizie_La_UIL_FPL_a_fianco_dei_cinque_piccoli_guerrieri_del_G_B_Grassi_di_Ostia.html