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Zingaretti: “Con immobilismo Regione Lazio si perdono 600 milioni di euro”

L’immobilismo della Destra alla Regione Lazio ci fa perdere 600 milioni di euro di investimenti dall’Europa. Sono risorse sottratte ai cittadini e ai servizi regionali.

Lo comunica in una nota Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma e candidato alla Regione Lazio per il Centro Sinistra.

Su quando e come si vota nel Lazio continua un silenzio assordante. Fino ad ora nessun atto concreto, siamo in presenza di una gigantesca presa in giro nei confronti dei cittadini.

Con questa somma – prosegue Zingaretti – si potrebbero fare molte cose:

Fiom e Fiat. Tribunali e ritorsioni.

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La Fiat di Pomigliano costretta a riassumere 19 dipendenti di Fiat Group Automobiles iscritti alla Fiom che hanno presentato ricorso per presunta discriminazione, Mercoledi 31 Ottobre ha avviato la procedura di mobilità per la riduzione di un numero di personale pari a quello riassunto.

L’azienda – spiega la nota – ha da tempo sottolineato che la sua attuale struttura è sovradimensionata rispetto alla domanda del mercato italiano ed europeo da mesi in forte flessione e, non essendoci spazi per l’inserimento di ulteriori lavoratori, è costretta a predisporre nel rispetto dei tempi tecnici gli strumenti necessari per provvedere alla riduzione di altrettanti lavoratori operanti in azienda.

Procedura ritorsiva, antisindacale ed illegittima viene definita dal PD, da Sel di Nichi Vendola e dalla Fiom che ha confermato lo sciopero per il 14 Novembre.

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Approvato il Decreto legge sulle Province.

“Dal 1° gennaio prossimo le giunte delle province italiane saranno soppresse e il Presidente potrà delegare l’esercizio di funzioni a non più di 3 Consiglieri provinciali e “dal 1° gennaio 2014 diventeranno operative le città metropolitane, che sostituiscono le province nei maggiori poli urbani del Paese”.

Questo è quanto prevede il decreto legge approvato oggi dal Governo, con una riduzione da 86 a 51 del numero delle province, comprese le città metropolitane, escludendo dal provvedimento le Regioni a statuto speciale.

In base alla cartina pubblicata sul sito del governo le province accorpate sono: Verbano-Ossola e Novara; Biella e Vercelli; Asti e Alessandria; Savona e Imperia; Como, Varese e Lecco; Milano e Monza-Brianza; Lodi, Cremona e Mantova; Padova e Treviso; Verona e Rovigo; Parma e Piacenza; Reggio Emilia e Modena; Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini; Massa Carrara, Lucca, Pisa e Livorno; Firenze, Pistoia e Prato; Siena e Grosseto; Perugia e Terni; Macerata, Fermo e Ascoli Piceno; Viterbo e Rieti; Frosinone e Latina; L’Aquila e Teramo; Pescara e Chieti; Campobasso e Isernia; Foggia e Barletta-Andria-Trani; Taranto e Brindisi; Potenza e Matera; Benevento e Avellino; Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.

Sanità Lazio. Anche la Salus Infirmorum a rischio.

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di Paolo Dominici

IQ. 31/10/2012 – Un’altra vittima eccellente rischia di essere annoverata tra quelle già’ colpite dalla scellerata politica governativa della Regione Lazio: la Salus Infirmorum.

La struttura che da circa 40 anni e’ convenzionata con il San Filippo Neri rischia di chiudere i battenti già dal prossimo 31/12.

Lo dice in una nota il Segretario Provinciale della Uil Fpl di Roma Paolo Dominici.

Centro di eccellenza per la riabilitazione post acuzie e la geriatria, punto riferimento per tutta Roma Nord e la provincia di quel quadrante la Salus va salvata così come vanno salvati i 90 lavoratori che in essa è per essa ogni giorni prestano la propria eccellente professionalità’.

Oltre il 35% dei giovani italiani disoccupati.

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Il numero dei disoccupati continua ad aumentare. Dati Istat dimostrano che a settembre è salito a quasi 2,8 milioni.

Il tasso di disoccupazione ancora a due cifre, con il 10,8%; una variazione di 0,2 punti percentuali su base mensile e del 2% su base annua. Per quanto riguarda il lavoro giovanile, settembre porta il tasso a quota 35,1%, in aumento di 1,3 punti percentuali su agosto e di 4,7 punti su base annua.

“ Rifiuti: Robilotta (nuovo Psi-PdL), bene Sottile e ministro Clini”.

Esprimo profonda solidarietà al Prefetto Sottile e al Ministro Clini che stanno cercando disperatamente di evitare l’emergenza rifiuti a Roma e nel Lazio, nell’assoluta irresponsabilità delle istituzioni locali che non solo non hanno voluto risolvere un problema che è di loro competenza, ma gli mettono pure i bastoni fra le ruote.

Ritengo francamente paradossale l’atteggiamento dell’amministrazione capitolina che non ha voluto assumersi la responsabilità di scegliere il sito alternativo a Malagrotta, ma ha chiesto allo Stato di farlo tramite la nomina di un commissario, e oggi dice no a Monti dell’Ortaccio dopo aver già detto no a qualsiasi altro sito indicato in precedenza: Corcolle, Pian dell’Olmo e Quadro Alto.

Se Alemanno non vuole Monti dell’Ortaccio convochi il Consiglio comunale e si assuma la responsabilità di indicare un sito alternativo, altrimenti non ha il diritto di continuare a porre veti, con il rischio che i rifiuti restino per strada, anche perché la soluzione non può essere quella di portare i rifiuti all’estero.

Niki Vendola assolto.

Nella scorsa udienza, i pm Lino Giorgio Bruno, Francesco Bretone e Desirée Digeronimo avevano chiesto la condanna, a 20 mesi di reclusione per Vendola imputato con l’ex direttore generale dell’Asl di Bari, Lea Cosentino in merito alla presunta sponsorizzazione del chirurgo toracico Paolo Saredelli per il posto di primario all’ospedale San Paolo di Bari, denunciata dalla Cosentino.

Il Gup oggi, intorno alle 10.15 lo ha assolto assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste”.

“Sono felice” ha commentato il Presidente della Regione Puglia Vendola che aveva annunciato il ritiro dalla vita pubblica in caso di condanna.

Grillo: “Bersani va capito… Si aspettava risultati a una cifra”

Sul suo Blog Beppe Grillo va giù duro contro Bersani riportando e commentando le frasi del Segretario del PD: “Abbiamo vinto, cose da pazzi. (“E’ una cosa pazzesca… copyrigth Beppe Grillo”). La Sicilia dal dopoguerra a oggi non ci ha mai visto realmente competitivi, mentre ora è dimostrato che si può essere anche vincenti”. Va capito scrive il leader del movimento 5 Stelle. Lui si aspettava risultati a una cifra, non un esaltante 13,5%. Se Boss(ol)i disse che si sarebbe alleato anche con il diavolo per il federalismo, Bersani, più modestamente, per vincere in Sicilia si è alleato con l’UDC.

Non manca neanche una stoccata a Montezemolo che ha analizzato la vittoria del Movimento 5 stelle come segno che qualcosa non va. “Se fosse risultato primo l’UDC di cuffariana memoria o il Pdl di osservanza dellutriana tutto sarebbe andato per il meglio” ha replicato ironicamente Beppe Grillo.

Lazio e Lombardia. Ancora incerta la data sul voto

Nonostante il pressing dell’opposizione, nel Lazio Renata Polverini deve ancora prendere una decisione sulla data delle elezioni sottolineando che non si può che andare a votare per 50 consiglieri regionali, e non 70, e quindi si auspicava la convocazione del Consiglio regionale per effettuare le modifiche come aveva già scritto al presidente Mario Abbruzzese.

Presumibilmente si andrà al voto a Gennaio in concomitanza con quelle della Lombardia. Ieri Formigoni ha incontrato il Ministro Cancellieri ragionando con lei le possibili date utili.