Open Arms accetta l’offerta della Spagna di far sbarcare i migranti nel porto di Minorca, nelle Baleari messo a disposizione dal premier Sanche ma non è nelle condizioni di affrontare la traversata. Al Viminale i tecnici sono già al lavoro per studiare una soluzione che prevede l’utilizzo di navi militari per trasferire i migranti in Spagna, come accadde l’anno scorso per la Aquarius ma il fondatore della Ong Oscar Camps ribadisce: “Quella della Spagna è una sceneggiata mediatica. Non siamo taxi del mare, abbiamo bisogno di cambiare l’equipaggio, di revisionare la nave”. Intanto altri nove passeggeri sono stati fatti sbarcare d’urgenza per questioni mediche, otto migranti e un assistente.
In serata arriva un messaggio del ministro Toninelli su Fb: “Ci siamo messi a disposizione con la Guardia Costiera per accompagnare la Open Arms in Spagna, per offrire supporto tecnico e per trasportare parte dei migranti a bordo di una nostra imbarcazione per il viaggio. La Ong ha incredibilmente rifiutato, con un atteggiamento che fa sospettare ci sia malafede da parte loro. A questo punto facciamo un ulteriore passo in avanti: siamo disponibili a portare noi, con la nostra Guardia Costiera, nel porto iberico che ci verrà indicato tutti i migranti che sono a bordo della Open Arms. La Spagna però faccia prima, a sua volta, un passo in avanti e tolga immediatamente la sua bandiera dalla nave della Ong”, conclude il ministro delle Infrastrutture