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Inter sei fantastica: il vanto di Milano si chiama Istanbul

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Sei fantastica, forte come il rock n roll” da interista Max Pezzali dedicava le sue parole, con il suo iconico timbro rilassato e inconfondibile, alla anche sua Inter. Ed è proprio stata fantastica dal calciomercato alla stagione arrivando fino alla finale di Champions League, perché “fantastiche” non sono solo le vittorie, ma anche le storie, come quella di un allenatore rimasto sul filo dell’esonero per gran parte dell’annata e a fine stagione pronto per la partita più importante della carriera. Ogni dubbio è stato allontanato con il biglietto per Istanbul perché l’Inter è in finale di Champions League, Inzaghi avrà l’occasione di avvicinarsi a Mourinho e riportare, dopo tredici anni, l’Italia, Milano e soprattuto i nerazzurri in cima all’Europa. Per il Milan è una nuova Istanbul, anzi è la non-Istanbul: giungere in Turchia avrebbe potuto rappresentare l’occasione per dimenticare il Liverpool e il 2005, e invece l’unico ricordo dimenticato, cancellato dai cugini, è l’Euroderby del 2003, una rivincita giunta con 20 anni di ritardo.

Edin Dzeko, Inter

Erano stati due lampi fulminei, di Dzeko e Mkhitaryan a decidere l’andata e probabilmente anche il ritorno. Maignan ha cercato di tenere il Milan nell’euroderby, è il portiere probabilmente più forte del mondo, ma non basta, dalla porta non si segna se non in alcune memorabili eccezioni, ricordate Butt, Rogerio Ceni o Brignoli? È il minuto 67 quando i rossoneri cercano di restare nella partita chiedendo l’impresa e il miracolo a Rafael Leao– era in dubbio la sua partecipazione a questo storico doppio incontro, Vieri non dimenticò mai la sua assenza all’Euroderby del 2003-, è lui che punta Acerbi, cerca di contrapporre la vivacità alla staticità degli uomini di Pioli, con i suoi dribbling nascondendo il pallone, ma alla fine un rimbalzo irregolare cancella ogni allarme accesosi in area di rigore interista. È lo stesso difensore ad incitare la San Siro nerazzurra che esulta, come se fosse un gol perché se è pur vero che in ogni momento “tutto può accadere”, la qualificazione milanista in quel momento si sarebbe potuta concretizzare con un vero miracolo. E poi passano pochi minuti, form Romelu to Lautaro, Inzaghi cala la carta Lu-La che paga subito: gioco partita incontro, 3-0 complessivo per l’Inter, Istanbul è lì.

Federico Dimarco, Inter

L’Inter ad Istanbul, è sempre Lu-La

Fu Helenio Herrera ad inventare il terzino con il vizio del gol: il mago che brevettò Giacinto Facchetti il primo ad interpretare i ruolo in maniera moderna. Oggi Theo e Dimarco sono i pezzi cruciali dell’andamento delle partite delle loro squadre, 4 gol a testa in stagione, terzini di sfondamento d’area. Eppure le milanesi sono state a lungo accomunate nel corso della stagione, anche per gli acquisti: si pensava a degli errori di mercato e sicurametne all’indomani dell’euroderby gli innesti di De Ketelaere e Origi lasciano ancora dei dubbi a Milanello. CDK e il Milan sono insieme, sono stati insieme e saranno insieme per i prossimi quattro anni di contratto, eppure non si sono conosciuti mai o non si sono capiti a vicenda. Per quanto riguarda la punta belga la sua partecipazione alla stagione ha lasciato più di qualche perplessità: fu protagonista in questa competizione nel 2019, autore e prima firma della sinfonia a quattro mani di Liverpool, quando i Reds rimontarono 3 gol al Barcellona grazie a Divock e a Wijnaldum. Dopo quella partita il talento di Origi è tornato a vivere un letargo nel quale i rossoneri avevano scorto qualcosa, qualcosa che tuttavia non abbiamo ancora visto.

Lukaku e Lautaro, la Lu-La dell’Inter

Anche l’Inter aveva ritrovato il suo attacco, rituffandosi nel passato, abbandonando quasi improvvisamente e di fretta e furia la trattativa con Paulo Dybala per mettere a segno il colpo Amarcord. Ritorna al di qua de La Manica Romelu Lukaku e rinasce la coppia d’attacco dello scudetto, quella che a Bologna nel 2022 era separata. L’altro belga inizia anche lui sotto una pioggia di critiche tra infortuni e responsabilità nell’eliminazione della nazionale dei Diavoli Rossi al mondiale, ma proprio quando la magia dello scudetto di Conte sembrava non potersi più riaccendere, le ali del cigno vengono in soccorso della Lu-La e le fasi offensive nerazzurre si affidano a Dzeko, in attesa della riambientazione di Romelu. Forse tardivamente, ma la coppia dei sogni è tornata, e con loro ci sono a sostegno Mkhitaryan, Barella, Calhanoglu ed Edin. Tralasciando tridenti e singoli, se si chiede agli appassionati di calcio di indicare la coppia di attaccanti più forte o efficace della storia è difficile non sentire i nomi di Hugo Sanchez ed Emilio Butragueno: micidiali al Real Madrid, due attaccanti in perfetta sintonia, eppure, e ciò ha dell’incredibile, non vinsero la Coppa dei Campioni. E se la Lu-La dovesse replicare la storia di Milito- Eto’o? Mancini-Vialli, Romario-Bebeto, Raul-Morientes, Cole-Yorke, Gullit-Van Basten, Maradona-Careca e spazio alla fantasia e a i ricordi, no probabilmente la Lu-La non sarà, almeno per il momento, la coppia più forte della storia, rimane dietro ad altre per questioni di tempo trascorso insieme, di palmares e in alcuni casi di cuore, ma quel che è certo è che non sarà dimenticata, lei e il successo dell’Euroderby 2023, perché lo sottolineava anche un altro cantante notoriamente interista come Luciano Ligabue “Certe notti la strada non conta, e al primo autogrill-o in tutta Milano aggiungiamo noi- c’è chi festeggerà”.

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