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Wimbledon, Berrettini ritorna e Sinner punta Djokovic.

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domenica, Maggio 19, 2024

Siamo noi a giocare, o è con noi che si gioca? Se lo è sempre chiesto Zygmunt Baumann, il sociologo forse più famoso ed influente della storia. Allo stesso modo nel tennis guardando le partite ci si chiede se alcuni giocatori siano loro i protagonisti dell’incontro o siano solo trasportati dall’avversario verso la sconfitta. Di solito la seconda ipotesi è quel che accade agli avversari di Novak Djokovic– Hurkacz con estrema fatica è riuscito a togliergli un servizio e un set, niente in più-, ma anche Berrettini e Sinner si potranno porre lo stesso dilemma. Matteo è tornato, non allo stesso livello del 2021, ma le vittorie su De Minaur e Zverev hanno dato una grande iniezione di fiducia al romano. Sinner ormai ha già capito di dover ricoprire il ruolo di portabandiera del tennis italiano, proprio a causa dei problemi di Matteo di questa e della passata stagione. Jannik a Wimbledon è tornato ai quarti di finale, come lo scorso anno quando venne rimontato da Nole.

Berrettini vincitore del Queen’s

Berrettini-Alcaraz, ritorno interrotto a metà

Ci sono dei sorrisi e dei segnali di allarme per Berrettini al termine del torneo di Wimbledon 2023. Alcuni mesi fa disse di star prendendo la rincorsa per spicccare un salto lontano dall’infortunio, la speranza adesso è quella che il torneo londinese sia stato solo il trampolino di lancio per il ritorno a pieno regime. Il Berrettini visto in campo con Sonego, De Minaur e Zverev è spaziale, quello visto contro Alcaraz è inevitabilmente ridimensionato, ma stiamo parlando del numero uno al mondo, non proprio il miglior avversario da utilizzare come test. Partiamo dai lati positivi: il back funziona e il passante con il quale ha vinto uno dei punti da highlights ne è un chiaro esempio. Vincenzo Santopadre, allenatore di Matteo, dovrà tuttavia, segnarsi alcuni argomenti da trattare al termine di questa partita nei prossimi giorni: proprio lo schema servizio-dritto che gli permise di scalare le classifiche sembra essere rientrato nell’ordinarietà, non è più un suo tratto distintivo. Le statistiche in battuta non sono eccelse, probabilmente a causa del vento e anche per le grandi qualità di risponditore di Alcaraz. Desta preoccupazione il dritto con il quale gli errori gratuiti sono stati numerosi nel corso di tutto l’incontro, una volta era un colpo in grado di fare male a chiunque nel circuito.

Carlos Alcaraz

Alcaraz ha onorato il suo ruolo di numero uno; nel primo set Berrettini è riuscito a fare partita pari e a portarsi in vantaggio poi ha avuto un calo alla risposta. Carlitos ha fatto esplodere Londra mettendo a segno un colpo “around the net” rientrato in campo passando a metà tra il paletto e la sedia del giudice di gara, si tratta della scintilla verso la vittoria. Gli obiettivi per il prossimo futuro del romano sono già ben chiari e definiti, ha bisogno di giocare tanti tornei consecutivi che gli permettano di ottenere la fiducia fisica di cui necessita in questo momento, ai microfoni di Sky Sport non ha rivelato se ripartirà da Toronto o prima. Esce dal Centrale a testa altissima, ma alla fine a Church Road si impone la legge del più forte.

Matteo Berrettini

Sinner in direzione Djokovic

È la prima volta che il trio di futuri campionissimi si ritrova insieme ai quarti di finale di uno slam. Alcaraz-Rune-Sinner, la triarchia che sostituirà il dominio di Djokovic, del quale ancora non se ne vede la fine. Carlitos e Holger si affronteranno subito ai quarti di finale, non hanno ancora avuto la loro super sfida a differenza di Sinner con lo spagnolo (quarti di finale di US Open 2022), sarà Wimbledon a dare il via alla saga ibero-danese negli slam. La Volpe Rossa intanto dovrà liberarsi rapidamente della pratica Safiullin per poi affrontare Djokovic in una rivincita del 2022, sembra molto difficile che il serbo possa soffrire ai quarti contro Rublev. Medvedev ancora una volta avanza furtivo, senza grandi difficoltà, ma con la costante insidia di una superficie che non si addice alle sue caratteristiche. Ha sconfitto Mannarino, un tipico giocatore da erba e ora se la vedrà con la sorpresa del torneo Eubanks. Il pronostico per il titolo non può che indicare Djokovic, ma come direbbe Neil Young, nella foto (del tabellone) c’è più di quel che vedono gli occhi.

Holger Rune

Wimbledon femminile, l’emozione di Svitolina

Matteo Berrettini ha a lungo ricordato i periodi in cui si trovava sul letto a piangere perché gli infortuni gli stavano togliendo la sua più grande passione, il tennis giocato. È una dichiarazione d’amore verso il suo sport che ha ottenuto un riscontro anche nel torneo femminile. Elina Svitolina è tornata a festeggiare dividendo l’amore per la figlia Skai Monfils, nata ad ottobre, con quello sempre fortissimo ed inscalfibile per il tennis. Al momento del match point contro Azarenka crolla a terra tra le lacrime di gioia, sono scene che abbiamo già visto in molteplici finali, ma raramente al termine di un ottavo di finale. Elina adesso è anche lei tornata alla sua miglior condizione possibile: “è il secondo momento più bello della mia vita dopo la nascita di Skai”, un’emozione che dimostra quanto lo sport possa parlare direttamente con i cuori dei propri protagonisti.

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