Una maison nata da un’idea di Gianni Versace, calabrese e classe 1946, che da Reggio Calabria mosse i primi passi nel mondo della moda; lui inizia a respirare aria di arte e moda grazie all’atelier della madre, che di professione era sarta, tanto da sbarcare il lunario e giungere a Milano, lavorando con brand di fama mondiale, creando le prime collezioni per Genny, Complice e Callaghan.
La maison Versace nasce dalle illustrazioni dello stile di Gianni, una moda che arriva per l’appunto fino a Milano , trasformandosi in alta-moda. Sin da subito apre negozi di lusso: via della Spiga, Fifth Avenue a New York. Gianni Versace porta le sue collezioni dappertutto, poi da maestro quale era firma una collezione ispirata ai rituali sadomasochisti ( il tutto diviene oggetto di discussione anche tra le ricche signore del tempo). Con Gianni ci sono i fratelli Santo e Donatella, il fratello Santo si occupa dell’aspetto amministrativo , mentre Donatella sarà quella che curerà la sua casa di moda anche come stilista e designer.
Fino al 1997 porta l’alta moda in ogni luogo, si annovera tra i pionieri del fenomeno “top model”, una su tutte Naomi Campbell. Ed è la volta di una collezione del tutto evocativa, quella delle croci bizantine, difatti la sua era ed è una vera industria dei colori, della moda qualificata , della cultura pop, in un andirivieni di evoluzioni e cambiamenti continui; dopodiché vi è stato il trionfo della Casa della Medusa, colei che non si deve guardare per evitare di essere trasformati in pietra( come ricorda qualcuno un po’ come quelle donne sul lungomare di Reggio, da cui Gianni prende spunto). Arriva la disgrazia nel Luglio del 1997, quando Gianni muore presso una delle sue residenze a Miami Beach, un omicidio che ancora oggi fa discutere, per mano di un serial killer ricercato, un’efferatezza che racchiude ancora tutte le ombre intorno. L’industria di moda di Gianni subisce alcuni variazioni nel nome, da “La Gianni Versace” a Versace, e a dirigere è sua sorella Donatella che con immenso piacere-tra momenti felici e meno avvincenti-vince la sua sfida, quella di stare al passo con i tempi , viaggiando all’unisono del rock’n’roll, del glitter, delle feste e dei colori. I suoi vestiti richiamano uno stile dionisiaco che ha fatto sognare tutti, chiamando per nome le cose o meglio dando un’impronta alla sua moda, un attributo di sensualità ed eleganza nello stesso tempo, capace di scandire gli anni ’80 e ’90 con quel tocco di trasgressione e di vivacità. Le azioni vengono poi affidate alla nipote Allegra, che da erede ha portato e porta ancora avanti gli affari di famiglia; ma stando agli ultimi rumors pare che Donatella abbia convocato alcuni dipendenti per annunciare la vendita di Versace ad alcuni acquirenti, ed in pole position ci sta il designer americano Michael kors,la cui vendita si aggira intorno ai due miliardi di dollari. Si ricorda che la società appartiene alla figlia di Donatella( Allegra ha la maggioranza delle azioni) , mentre sua madre è direttrice dello stile. Una vendita inaspettata è quella dell’azienda, anche se non cederà tutto completamente, bensì ha solo deciso di non camminare da sola. In attesa delle ultime news ( martedi 25 Settembre si potrebbe avere altro comunicato ufficiale) è opportuno immortalare l’immagine della Medusa nella sua moda, la divinità scelta come simbolo nel suo brand, proprio per dare una ventata creativa agli accessori e al lifestyle: una moda senza fine e senza tempo che, solo Gianni e il suo stile unico, hanno saputo rappresentare.
a cura di Matteo Spagnuolo
