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L’Italia e lo spettro dell’ingovernabilità

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Grillodi Vladimiro Modolo

IQ. 08/03/2013 – L’Italia e lo spettro dell’ingovernabilità

Chi si aspettava una netta vittoria del centro-sinistra alle ultime elezioni ha dovuto ricredersi. Il verdetto delle urne ha consegnato agli italiani un paese senza una maggioranza di governo, nei fatti ingovernabile.

Come accaduto già nel 2006, l’Italia è in una condizione di “stallo” politico, con la novità del movimento cinque stelle di Beppe Grillo, unico vero vincitore dell’ultima tornata elettorale.

Quale futuro per il paese?

Smaltita la sbornia del dopo-elezioni, sono in molti a chiedersi chi governerà il paese.

Difficile immaginare una grande coalizione, o un’intesa tra Berlusconi e Monti, o il M5S che confronta le proprie idee con quelle del Cavaliere.

Chi ci prova per ora è il PD a “sfidare” il movimento cinque stelle sul piano delle proposte, con l’intento di stanare il “nemico” elettorale al fine della costituzione di un governo progressista.

Evitata per ora la strada del governissimo (PD e PDL), Bersani punta sulle 8 proposte operative su cui coinvolgere i grillini e tentare la strada del dialogo: contrasto alle misure d’austerity imposte dall’unione europea, sblocco dei pagamenti alle imprese da parte della pubblica amministrazione, diritti di cittadinanza con riferimento alle coppie gay ed ai figli di genitori stranieri nati in Italia, reddito minimo d’inserimento, economia “verde”, ma soprattutto, tagli alle province ed ai costi della politica.

Grillo ha risposto picche, rilanciando sul tema della polemica politica ed elencando i dieci punti programmatici che Pd e Pdl avrebbero in comune decisamente molti di più rispetto a quelli in comune con M5S: TAV, Fiscal Compact, pareggio di bilancio, acquisto degli F-35, smantellamento dell’art.18, rimborsi elettorali, etc.

Prove di dialogo rimandate a data da destinarsi.

Chi invece non più permettersi di aspettare sono gli italiani.

Secondo un rapporto di Bankitalia, il 65% delle famiglie, soprattutto giovani, possiede un reddito inferiore a quanto necessario per il proprio sostentamento. I redditi non bastano a coprire i consumi. La disoccupazione è ai massimi storici da 20 anni ed in continuo peggioramento come dimostra l’aumento della spesa statale per gli ammortizzatori sociali nell’anno 2012.

Di uomini e donne che si tolgono la vita a seguito della perdita di posti di lavoro o problemi finanziari, ce ne è ormai uno al giorno ed anche di più, a causa della crisi indubbiamente, ma soprattutto per via della totale assenza di risposte da parte della classe politica.

Il movimento 5 stelle è stato il partito più votato alle ultime elezioni. Milioni di persone che hanno scelto di provare a cambiare il paese.

Vediamo se Grillo sarà in grado di cambiare davvero le cose in Italia.

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