Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, è ricomparso in pubblico sabato, per la prima volta dall’inizio del blackout che paralizza il paese da giovedì scorso, per denunciare che l’interruzione dell’elettricità è dovuta a un “sabotaggio criminale” diretto dagli Usa, mentre il suo rivale Juan Guaidò è riuscito a malapena a parlare ai suoi per lanciare un appello alla mobilitazione di piazza. Maduro, che negli ultimi tre giorni aveva solo pubblicato qualche tweet isolato, ha parlato davanti a migliaia di persone al termine della Marcia Antimperialista Bolivariana che aveva convocato a Caracas, e ha raccontato che da giovedì pomeriggio al mezzogiorno di sabato, si sono susseguiti “attacchi cibernetici, elettromagnetici e fisici” contro la rete elettrica, in una operazione organizzata con il supporto degli Usa e la complicità di “sabotatori golpisti infiltrati” nell’ente elettrico nazionale, Corpoelec.
mercoledì, Maggio 15, 2024