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Le Regioni a rischio desertificazione.

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giovedì, Maggio 2, 2024

Negli ultimi anni i cambiamenti climatici, in seguito al riscaldamento globale, rappresentano sempre più una grave minaccia per il nostro Pianeta. Oltre al verificarsi di eventi meteorologici estremi, uno dei fattori più temuti riguarda la desertificazione: a rischio c’è pure l’Italia,ma in particolare una regione, che risulta davvero in pericolo.

Quello della desertificazione risulta un fenomeno in forte crescita in circa il 20% del territorio nazionale e, nello specifico, regioni del Sud come BasilicataCalabriaCampaniaMolisePugliaSicilia Sardegna. Il rischio sul nostro Paese era stato già indentificato nel 2018 dalla Corte dei conti europea come tra i più rilevanti in Europa, poiché l’erosione del suolo, la scarsità idrica e l’aumento delle temperature di anno in anno si manifestano sempre più. Ma a preoccupare maggiormente c’è una regione che nel corso degli anni si è scoperta più in pericolo di tutte: stiamo parlando della Sicilia.
Il rischio riguarda ben il 70% dell’isola e ad accentuarlo non sono solo gli scarsi quantitativi pluviometrici, ma l’andamento delle piogge con “forti differenziazioni territoriali”. L’allarme è stato lanciato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche che si basa sui dati dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche.
Prendendo in considerazione i dati pluviometrici relativi alla scorsa primavera e più precisamente al mese di maggio 2020, si può notare una vera e propria mancanza di precipitazioni, con numeri davvero preoccupanti. La media pluviometrica del mese ha segnato solo il 9,88 millimetri (ossia quasi 10 litri di acqua caduta su metro quadrato di superficie), con piogge che da tempo si presentano in modo territoriale e non più omogenee come lo era un tempo.

“Tali dati fortemente diversificati fra aree dell’isola confermano la fondamentale importanza di bacini, che raccolgano le acque di pioggia, quando arrivano, per utilizzarle nei momenti di bisogno idrico ha sottolineato Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI). Che ha aggiunto: “In Sicilia, purtroppo, la rete di distribuzione irrigua è insufficiente e la capacità degli invasi è fortemente condizionata dagli interrimenti, contro i quali è necessaria una vera e propria campagna di escavi “.
La siccità aggrava ulteriormente la situazione nel solo mese di maggio, il deficit idrico nei bacini siciliani si è aggravato di oltre 16 milioni di metri cubi, passando da -53,8 milioni di metri cubi a -69,9 rispetto al 2019.

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