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Intervista di IQ a Bigio, ideatore di Drizzit e Giggi il Pollo

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IQ. 23/12/2012 – Luigi Cecchi in arte Bigio è il vignettista che ha creato Drizzit e Giggi il Pollo riscuotendo un grandissimo successo. Su Facebook Drizzit ha superato i 10.000 Fans e Giggi il Pollo,la vignetta che Bigio crea in esclusiva su Informazione Quotidiana, è seguita da centinaia di visitatori i quali aspettano con ansia la sua uscita il lunedi – mercoledi e venerdi

Luigi ci puoi dire cosa è Drizzit?

Si tratta di una striscia a fumetti che ho cominciato a disegnare nel 2010, il cui protagonista è appunto Drizzit, un personaggio ispirato ai libri fantasy di R.A. Salvatore e molto noto ai fan del genere. Nonostante il protagonista sia appunto la caricatura di un eroe fantasy, mi sono sempre impegnato affinché Drizzit non fosse una parodia dei romanzi originali, e soprattutto affinché fosse comprensibile anche dai lettori meno vicini al genere fantasy.

Drizzit-Bigio

Immagino che parte del successo di Drizzit sia dovuto proprio al fatto che punti a essere divertente superando i confini del suo genere. Ovviamente il merito di aver raggiunto i 10.000 fan su Facebook è dovuto anche al formato molto fruibile e immediato (la striscia a fumetti), alla frequenza di pubblicazione (giornaliera) nonché al fatto che negli anni ho imparato a disegnare un po’ meglio.

Sappiamo che organizzi persino degli incontri con i Fans di Drizzit, con tanto di gadget e calendario del fumetto?

Beh al momento gli “incontri” sono eventi del tutto amichevoli, visto che non c’è molto da promuovere. I gadget e gli albi di Drizzit che finora sono stati creati sono frutto di autoproduzione e accordi con le librerie/fumetterie che mi hanno ospitato. Tuttavia la risposta dei lettori è stata fantastica. Non appena Drizzit avrà un editore, spero di potermi spostare un po’ ovunque ci sia bisogno di promuovere il fumetto. Conto ad esempio di essere presente al prossimo Romics di Roma, e di poter stringere tra le mani il primo volume di Drizzit ufficialmente stampato e distribuito.

Come nasce invece Giggi il Pollo?

Giggi il Pollo è un formato diverso rispetto a Drizzit. Drizzit è una striscia a fumetti, come i Peanuts o Calvin & Hobbes, mentre Giggi il Pollo è una vignetta satirica. Però proprio come Drizzit non è una striscia a fumetti “convenzionale”, allo stesso modo Giggi il Pollo si discosta un po’ da quella che in Italia viene definita una vignetta satirica. Solitamente nel nostro paese, quando si parla di vignetta satirica ci si riferisce a un disegno che commenta i fatti politici del giorno, talvolta riproducendo caricature dei personaggi coinvolti.

Questa impostazione mi disturbava un po’… avrei detestato dover disegnare Bersani, o Fini, o Casini, e stare sempre appresso all’ultimo titolo dei giornali. Che palle. Allora ho creato un nuovo personaggio, Giggi il Pollo, e gli ho affidato il compito di commentare il mondo. Giggi il Pollo spesso non si limita al fatto del giorno ma spazia in altri campi, prendendo di mira le nostre idiosincrasie, i luoghi comuni dell’umanità, il senso religioso, la banalità del male. E’ satira in senso più ampio, e anche più umile se vogliamo.

Nonostante le tue previsioni iniziali, soprattutto sulla combinazione vignetta Giggi il Pollo – Giornale di Informazione sono moltissimi i visitatori che attendono la tua pubblicazione. Ti sei ricreduto?

Le mie perplessità iniziali derivavano dal fatto che, come ho spiegato prima, da una vignetta satirica in Italia ci si aspetta una cosa ben precisa. Temevo che pubblicare Giggi il Pollo su un quotidiano rischiasse di far perdere prestigio al quotidiano stesso. In questo il direttore del giornale è stato piuttosto coraggioso. Sono felice che le cose siano andate bene. Per ora.

Noi pensiamo che molto presto arriverà un Editore, o qualche importante richiesta; a nostro avviso non ci sono moltissimi Vignettisti sul campo con queste capacità! A tal proposito ci sono tuoi colleghi Vignettisti che apprezzi? E quali non ti fanno impazzire?

Proprio per il fatto che le vignette satiriche in Italia sono tutte così uniformi e monocordi, non ho molti punti di riferimento tra esse. Posso citare tra quelli che apprezzo Altan, Ellekappa e Silvia Ziche. Soprattutto i lavori di quest’ultima sono la cosa più simile a quello che Giggi il Pollo punta a essere. Ma seguo con interesse anche altri autori satirici che non disegnano vignette, come Zerocalcare ad esempio. Quelli che non mi fanno impazzire sono quelli che non mi fanno ridere: Forattini ad esempio. Non è che non sia bravo, è che il suo umorismo non mi colpisce. Ovviamente immagino che ci siano centinaia di persone pronte a dire lo stesso anche di Giggi il Pollo!

 

 

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