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giovedì, Maggio 2, 2024
HomeIl TerritorioIl ministro dell’interno Nehammer ha confermato la morte di uno degli attentatori.

Il ministro dell’interno Nehammer ha confermato la morte di uno degli attentatori.

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giovedì, Maggio 2, 2024

L’assalitore aveva dei precedenti penali: era stato condannato a 22 mesi alla fine di aprile 2019 in quanto membro di un gruppo terroristico: voleva andare a combattere in Siria. Poco prima dell’attacco ha postato su Instagram una foto con in mano delle armi. Si cercano gli altri artefici dell’attentato – sarebbero al massimo quattro – che ha colpito sei punti della città e preso di mira i clienti dei locali: perquisizioni a St. Pölten. Vienna resta “in stato di massima allerta”: le autorità invitano a evitare il centro della capitale.

Aveva giurato fedeltà all’Isis il terrorista ucciso dalla polizia nel corso dell’assalto di ieri sera in diversi punti del centro di Vienna. Armato di un fucile d’assalto automatico, una pistola e un machete, indossava anche una finta cintura esplosiva. Si chiama Fejzulai Kujtim: è lui il principale autore dell’attacco che ha colpito sei diversi punti della capitale, proprio alla vigilia del lockdown nazionale anti-Covid. Secondo le autorità austriache però resta in piedi l’ipotesi che non abbia agito da solo: la polizia parla di un massimo di quattro attentatori. Dei suoi complici però non si sa ancora nulla: due persone sono state arrestate a 60 km da Vienna dopo alcune perquisizioni. L’identikit del terrorista ucciso invece comincia a delinearsi: era un 20enne con la doppia cittadinanza austriaca e della Macedonia del Nord, il suo Paese d’origine. Nato a Mödling, sud della capitale, era noto ai servizi di sicurezza antiterrorismo (Bvt) per essere stato uno dei 90 islamisti austriaci che hanno cercato di recarsi in Siria. Per questo motivo era stato condannato a 22 mesi da un tribunale austriaco alla fine di aprile 2019 con l’accusa di essere membro di un gruppo terroristico. Era poi stato rilasciato il 5 dicembre 2019: rientrava infatti in un regime privilegiato previsto dalla legge a tutela dei giovani. 

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