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Gp del Canada: si accendono le prime luci rosso-Ferrari.

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venerdì, Maggio 3, 2024

C’è voluto bisogno della notte di Le Mans, della perfetta strategia che ha portato Giovinazzi, Calado e Pier Guidi a vincere l’edizione del centenario della 24 ore. L’intero ambiente Ferrari ne ha beneficiato, tant’è che nella oscura notte che avvolgeva la scuderia di Formula 1 sembra essere caduto un lampo rosso che avvicina finalmente la scuderia di Maranello verso alba. Per Red Bull, Mercedes e la sorprendente Aston Martin, il sole della stagione 2023 è già sorto da marzo, la Ferrari è invece rimasta al buio cercando ancora la propria stella polare che possa condurre Vasseur, Leclerc e Sainz sulla strada giusta di questo mondiale: le prime luci rosso-Ferrari sembrano essersi accese a Montreal.

Carlos Sainz

Formula 1, un’altra Ferrari in Canada

Dimenticare gli errori sportivi è sempre un’opera di difficile compimento. Spesso dopo una prima caduta si finisce per sbagliare ancora, -chiedere a Marq Marquez- proprio perché si continua a pensare al passato. La Scuderia Ferrari per trovare finalmente una strategia vincente ha dovuto lasciarsi insegnare dai colleghi del WEC vincitori della più prestigiosa gara automobilistica del mondo. A Montreal il muretto box è riuscito a beffare alcuni avversari grazie ad un diverso piano gara, effettuando un over cut che tramutatosi in una sosta in meno rispetto agli altri. Perez su tutti è stato il primo sconfitto del weekend; sesto posto e una distanza abissale dal cavallino, pessimi segnali per lui che è tutt’ora secondo in classifica, alle spalle di Max Verstappen suo compagno di squadra. E se il pilota che si trova al tuo fianco nel box deve essere considerato il tuo primo rivale, l’umore in casa Perez non deve essere dei migliori dopo il Canada.

C’è chi ha avuto una giornata anche peggiore. Si tratta di George Russell, colpevole di un errore che ha messo fine alla sua gara provocando la Safety Car. Compagno di squadra di Hamilton, ha dimostrato lo scorso anno di poter competere quasi al suo stesso livello, ma con una Mercedes tornata lentamente a prestazioni da podio lui ha iniziato ad incassare le silenziose bordate di Lewis, che a Montreal ha piazzato un colpo da KO scavando un distacco di 37 punti all’interno della squadra. La distanza tra compagni di scuderia è più ampia solo in casa Red Bull (69) e Aston (80 lunghezze di vantaggio per Nando su Stroll).

Carlos Sainz e Charles Leclerc

I due ferraristi chiudono la gara al quarto e quinto posto. A far parlare di questi primi lampi rosso Ferrari non è la posizione in classifica, bensì le prestazioni e il passo gara della vettura. A Maranello faticano ancora nel mettere insieme le due fasi del weekend -qualifica e gara- e per questo è sfuggito il podio. Probabilmente con una qualifica lineare Leclerc e magari anche Sainz, avrebbero partecipato alla battaglia tra leoni – Hamilton vs Alonso, ndr-per il secondo posto. Invece, in almeno una fase del weekend, sembra che Leclerc e il box siano “nella stessa direzione, ma lontani” – per dirla con le parole di una canzone protagonista nell’estate 2023, che oltretutto si intitola “Red Light”- perché nel corso del Q2 avrebbe voluto le gomme da asciutto e invece gli hanno montato le intermedie. Le parole di Charles rilasciate al sabato, riportate da La Gazzetta dello Sport, “Ci rendiamo sempre la vita difficile”, stonano con quel casco dedicato a Gilles Villenueve; il monegasco e il suo box sembrano ancora appartenere a due sistemi non comunicanti. Questa volta, la vettura sembrava poter competere con Hamilton e Alonso – per dovere di cronaca ricordiamo che lo spagnolo è riuscito a controsorpassare Lewis nelle fasi finali di gara- a Spielberg potremo capire se queste prime luci rosso-Ferrari siano i presagi dell’alba mondiale o se Sainz e Leclerc continueranno a vagare nella notte.

Jorge Martin

Moto Gp, Bagnaia sconfitto da Martin

In casa Lenovo, nel giorno in cui la Ducati posiziona 5 moto nelle prime 5 posizioni, la luce rossa che si accende è quella di un piccolo allarme. L’avversario di Pecco Bagnaia per il mondiale è Jorge Martin, ora è praticamente un dato di fatto e la speranza di un confronto interamente azzurro con Bezzecchi è definitivamente svanita. “Martinator” fa il Bagnaia, vince la gara sprint, non parte dalla pole e calcola perfettamente i chilometri per attaccare, difendersi e vincere. Bottino pieno al Sachsenring per il rider Pramac che ha imitato lo stile di Pecco, affrontando in uno scontro diretto il suo rivale e prevalendo nel duello corpo a corpo. Il campione del Mondo subisce una sconfitta che potrebbe essere definita la prima sul campo, in cui i meriti dell’avversario superano quelli dell’azzurro. La crescita della Pramac ha raggiunto, forse, il suo apice e adesso il confronto con la rossa Lenovo sembra essere perfettamente equilibrato, anzi con un Bastianini ancora non al meglio, il team viola dotato del surplus Zarco, può anche trovarsi in una posizione di vantaggio. In Olanda, già dal prossimo weekend, si respirerà l’aria del grande evento: i presupposti per rendere Assen il crocevia del Motomondiale ci sono e la distanza tra Bagnaia e Martin è adesso di soli 16 punti.

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