Oltre un milione di persone al Family Day svoltosi a Roma. Dal popolo che ieri ha gremito il Circo Massimo, proveniente da tutta Italia, si è levato un no senza se e senza ma al ddl Cirinnà. No all’equiparazione delle unioni civili al matrimonio, no all’adozione da parte degli omosessuali, no al mercimonio dell’utero in affito, no alla reversibilità delle pensioni a favore dei gay quando, come ha ricordato Gandolfini, promotore del Family Day, 1,4 milioni di famiglie in Italia vivono al di sotto della soglia di povertà. «L’Italia non è il fanalino di coda ma il faro che indica la via della civiltà all’Europa – ha arringato Gandolfini nel suo discorso conclusivo – È profondamente incivile programmare la nascita di un bambino orfano. E il movimento femminista dovrebbe vomitare di fronte all’idea che si può comprare l’utero della donna. L’utero non è un forno in cui costruire un manufatto. Il ddl Cirinnà è inaccettabile dalla prima all’ultima riga e deve essere respinto. L’affido rafforzato è un tentativo di far passare in modo surrettizio una situazione identica all’adozione, è un’adozione mascherata». Poi il monito a Renzi e ai politici: «Bisogna stare attenti quando si approvano leggi distruttive. Vedremo chi avrà raccolto i messaggi di questa piazza e chi se li sarà messi sotto i tacchi».
giovedì, Maggio 2, 2024