Donne guerriere e cacciatrici, la preistoria che non ti aspetti.

GrandiDonne serate online sul femminile e i fenomeni economici e socio-culturali 29 aprile 2025 – 21:00/23:00 – Social Clubhouse . Organizzato da 'donna, immagine città'.

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E se le donne nella preistoria non fossero state solo madri e raccoglitrici?

Recenti scoperte archeologiche hanno messo in discussione l’idea tradizionale che, nelle società preistoriche, gli uomini fossero esclusivamente cacciatori e guerrieri, mentre le donne si dedicassero solo alla cura della prole e alle attività domestiche. L’analisi dei resti umani e dei corredi funerari in diverse tombe ha rivelato che le donne partecipavano attivamente sia alla caccia che alle attività belliche.

Nel sito di Wilamaya Patjxa, nelle Ande peruviane, è stata scoperta la sepoltura di una giovane donna vissuta circa 9.000 anni fa. Accanto ai suoi resti sono stati trovati strumenti da caccia, come punte di lancia e coltelli, indicando il suo ruolo attivo nella caccia di animali di grossa taglia. Ulteriori analisi di altre sepolture preistoriche in America hanno evidenziato che circa un terzo dei cacciatori potevano essere donne, suggerendo una divisione del lavoro più equa di quanto precedentemente ipotizzato.

In Russia, vicino al villaggio di Devitsa, sono state rinvenute tombe di donne guerriere appartenenti alla cultura scita, risalenti a circa 2.400 anni fa. Queste donne, di diverse età, erano sepolte con armi come lance e pugnali, nonché con copricapi d’oro, indicando il loro status elevato e il ruolo attivo nelle attività militari.

Un’altra scoperta significativa proviene da Birka, in Svezia, dove è stata identificata la tomba di una donna vichinga sepolta con un arsenale completo di armi, tra cui spade, asce e lance, oltre a pezzi da gioco strategici. Questi reperti suggeriscono che la donna fosse non solo una guerriera, ma anche una condottiera di alto rango. 

In Ungheria, nel cimitero di Sárrétudvari-Hízófóld, è stata scoperta una sepoltura femminile del X secolo contenente armi come un arco e frecce. L’analisi genetica ha confermato che i resti appartenevano a una donna, suggerendo che alcune donne avessero ruoli attivi nelle attività militari durante la conquista ungherese. 

Queste evidenze archeologiche indicano che, contrariamente agli stereotipi tradizionali, le donne nella preistoria e nelle epoche successive potevano ricoprire ruoli significativi come cacciatrici e guerriere, partecipando attivamente alla sussistenza e alla difesa delle loro comunità.

Scoprire che le donne nella preistoria erano anche guerriere e cacciatrici cambia profondamente la nostra comprensione dei ruoli di genere nel passato e, di riflesso, nel presente. Punti chiave di questo cambio di paradigma:

  1. Ridefinizione dei ruoli “naturali”: Questo mette in discussione l’idea che certi ruoli siano “biologicamente determinati”.
  2. Verso una visione più paritaria delle società antiche: Non è detto che tutte le comunità lo fossero, ma è chiaro che le donne avevano più agency (potere decisionale e autonomia) di quanto i miti moderni facciano credere.
  3. Impatto sulla cultura moderna: Le narrazioni storiche sono spesso usate per giustificare ruoli di genere contemporanei (“è sempre stato così”).
  4. Cambio nei programmi scolastici e divulgativi: Serve aggiornare libri di testo, musei, documentari, per riflettere queste scoperte.
  5. Più attenzione all’archeologia di genere: In passato, molti scheletri con armi venivano automaticamente classificati come “maschi”. Oggi si usano analisi del DNA e dello smalto dentale per identificare il sesso biologico, portando a una revisione di centinaia di interpretazioni sbagliate.

Parliamone il 29 aprile alle 21:00 su Clubhouse in GrandiDonne.

Raggiungici!

Luogo: online sulla app gratuita vocale Clubhouse.

Titolo della room (le room sono le trasmissioni di tipo radiofonico che si tengono su Clubhouse): Donne guerriere e cacciatrici, la preistoria che non ti aspetti.

Data e orario:

  • Martedì 29 aprile 2025, dalle 21:00 alle 23:00.

Come collegarsi per ascoltare “Donne guerriere e cacciatrici, la preistoria che non ti aspetti”:

  • scaricare sul cellulare la app gratuita Clubhouse e crearsi un account
  • cercare e collegarsi alla house GrandiDonne e/o all’account @soniarm
  • martedì 29 aprile 2025 dalle 21:00 entrare in Clubhouse e poi nella room: “Donne guerriere e cacciatrici, la preistoria che non ti aspetti”. 

Parliamone con:

  • Patrizia Gioia, archeologa, è stata responsabile della conservazione, musealizzazione e valorizzazione del giacimento pleistocenico di Casal de’ Pazzi, di cui ha curato il progetto museologico;
  • Sonia R. Marino, architetta, ergonoma, fondatrice di ‘donna immagine città’.
  • Stefania Capati, direttrice Radio Tuscia Event;
  • Valeria Casati, Imperfezione creativa;
  • Domenico Creazzo, imprenditore;
  • Eleonora G. Giallombardo, consulente comunicazione;
  • Mehret Tewolde Weldemicael, Associazione Le Réseau e Italia Africa Business Week;
  • Leda Tripodi, ASVIS Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile;
  • Casimiro Vizzini, consulente per Africa-Europe Foundation e responsabile dello Human Cell Atlas all’UNESCO.

‘donna immagine città’, per la promozione della parità e il contrasto agli stereotipi, è stata fondata da Sonia R. Marino ed è composta da:

  • Integronomia, ricerca e formazione in ergonomia / ingegneria dei fattori umani e sostenibilità;
  • ⁠I.N.B.B. Istituto Nazionale Biosistemi e Biostrutture, Consorzio Interuniversitario;
  • ErgolabUnitus presso Agraria dell’Università degli Studi della Tuscia.


Per aggiornamenti sul programma andare sul sito: www.immaginecitta.org