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Brevi dall’Europa. Dicembre 2012

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IQ. 29/12/2012 – Brevi dall’Europa – Dicembre 2012

L’Europa chiede maggiore sicurezza per l’ILVA di Taranto

Il Parlamento Europeo, riunito in sessione plenaria, ha adottato una risoluzione presentata dall’On. Erminia Mazzoni (PDL, Presidente Commissione per le Petizioni) nella quale chiede all’Italia di garantire il recupero ambientale del sito dell’Ilva di Taranto, obbligando chi ha causato il danno a sostenere i costi di bonifica secondo il principio, più volte affermato, di “chi inquina paga”. Auspicando un piano dell’Unione Europea per l’intero settore compatibile con la salute e la sicurezza dei cittadini, i deputati europei chiedono inoltre un maggior coinvolgimento delle istituzioni pubbliche nel miglioramento della sicurezza ambientale.

In un’altra risoluzione sul futuro dell’intero settore siderurgico in Europa, il Parlamento europeo chiede alla Commissione di preparare un piano d’azione nel più breve tempo possibile in modo da contrastare la perdita di competitività e di posti di lavoro che stanno caratterizzando alcuni impianti, tra cui quelli italiani di Terni, Piombino e Trieste.

Tassa sulle transazioni finanziarie

Nell’ultima seduta plenaria a Strasburgo il Parlamento europeo ha votato una risoluzione a favore dell’introduzione di una tassa comune sulle transizioni finanziarie, il cui obiettivo principale è di far partecipare in modo giusto gli enti finanziari ai costi della crisi. La tassa riguarda tutte le transazioni finanziarie, ossia l’acquisto e la vendita di uno strumento finanziario, come azioni delle società, obbligazioni, strumenti del mercato monetario, quote di organismi d’investimento collettivo, a condizione che almeno una delle parti coinvolte nella transazione sia stabilita in uno Stato membro (SM) e che un ente finanziario stabilito in uno SM sia parte coinvolta nella transazione, agendo per conto proprio o per conto di altri soggetti oppure agendo per conto di una delle parti della transazione.

Gli 11 stati UE che partecipano a questa procedura sono: Italia, Austria, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna, che insieme rappresentano il 90% del PIL della zona euro. Lo scopo ultimo, sostengono i deputati, è l’introduzione di tale tassa a livello mondiale.

Brevetto europeo

Il Parlamento europeo ha votato in seduta plenaria a Strasburgo il pacchetto di tre relazioni relative al “brevetto europeo” (brevetto unitario, regime linguistico e tribunale unico). Dopo oltre 30 anni di discussioni le università, le imprese e gli inventori in generale potranno beneficiare della protezione della proprietà intellettuale dei loro brevetti con una riduzione fino all’80% dei costi attuali. Il sistema di brevetti attuale “É una vera e propria tassa sull’innovazione”, ha affermato l’on. Raffaele Baldassarre (PPE), relatore per il regime linguistico del nuovo brevetto unitario. Al momento infatti un brevetto per godere di tutela, una volta ottenuto il via libera dell’Ufficio europeo dei brevetti, deve essere registrato in ogni singolo paese affrontando i costi di traduzione, di registrazione e rinnovo nazionale.

Con le nuove regole votate dagli eurodeputati invece qualsiasi inventore potrà richiedere un brevetto unitario all’Ufficio europeo dei brevetti. Il brevetto sarà disponibile in inglese, francese e tedesco. Il nuovo sistema offrirà automaticamente protezione in tutti gli Stati membri che partecipano, tagliando così i costi per le aziende UE e migliorandone la competitività. Con l’accordo sul tribunale unico inoltre si potranno ridurre gli elevati costi delle spese legali dovute alla mancanza di un quadro giuridico unitario, e tanti ostacoli alle PMI saranno superati. Gli atti relativi al brevetto unitario europeo entreranno in vigore il 1° gennaio 2014, o dalla data di entrata in vigore dell’accordo internazionale. La Spagna e l’Italia sono per il momento escluse dal nuovo regime di brevetti per un disaccordo relativo al regime linguistico (dovuto all’impossibilità di presentare una richiesta di brevetto nella lingua italiana), ma potranno scegliere di parteciparvi in qualsiasi momento.

Riduzione dell’inquinamento acustico in prossimità degli areoporti

Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che punta a migliorare la qualità della vita per i cittadini residenti in prossimità di aeroporti; pertanto dovranno essere fissati e raggiunti dei nuovi obiettivi per abbassare i limiti dell’inquinamento acustico. Il Parlamento europeo chiede restrizioni operative dirette a contenere il rumore, requisiti procedurali (mappatura, valutazione dell’efficienza dei costi e consultazione) e recepisce gli impegni internazionali nel diritto europeo.

La proposta è intesa ad aggiornare le misure esistenti al fine di consentire alle autorità locali di migliorare il clima acustico nei pressi degli aeroporti dell’Unione.

Controllo nell’uso degli antibiotici in allevamenti e acquacolture

Il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, ha approvato una risoluzione dove si chiede di fare un uso più ponderato degli antibiotici in allevamenti e acquacolture. La risoluzione punta a colmare il divario tra l’accresciuta resistenza da parte di alcuni virus agli antibiotici e lo sviluppo di nuovi antimicrobici, promuovendo la ricerca e l’innovazione. La prevenzione sarà l’obiettivo primario. Infatti, per evitare un uso eccessivo di antibiotici, gli allevamenti, le acquacolture e la medicina dovranno puntare alla prevenzione delle infezioni piuttosto che all’uso profilattico degli antibiotici, attraverso un miglioramento delle condizioni di igiene, nelle strutture sanitarie e nell’allevamento in generale. Altro obiettivo è di preservare l’efficacia degli antibiotici esistenti facendone un uso responsabile, puntando su un cambiamento di mentalità. Si punterà a migliorare la formazione di medici, farmacisti, veterinari e allevatori fornendo informazioni più chiare sui danni causati dall’uso improprio degli antibiotici.

Aiuti macro finanziari alla Repubblica del Kirghizistan

Il Parlamento si è espresso sulla previsione di un’assistenza macro finanziaria di circa 30 milioni di euro a favore della Repubblica del Kirghizistan. Questo strumento di assistenza risponde ai tragici eventi che più di due anni e mezzo fa hanno sconvolto il Paese, mettendone in crisi la crescita economica, la produzione agricola e lo sviluppo commerciale. La conclusione dell’iter legislativo che garantirà il rilascio di questi aiuti, assicurerà un fondamentale supporto all’economia e alla stabilità politica e sociale del Kirghizistan. Nel dibattito, è intervenuto anche Paolo Bartolozzi (Ppe – I )

 

(Fonte – www.paolobartolozzi.it)

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