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Nel Cinema Odeon di Firenze nascerà una delle librerie più grandi e belle del mondo.

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Una libreria, un ristorante e uno spazio espositivo, tutto all’interno dello storico e mitico cinema Odeon di Firenze, uno degli ultimi rimasti nel centro città. È questo il progetto “Giunti Odeon” che vuole sostituire la sala del rinascimentale Palazzo dello Strozzino in una struttura polifunzionale al passo con i tempi con un progetto piuttosto ambizioso. L’annuncio del gruppo editoriale Giunti è arrivato infatti in pompa magna, per quella che dovrebbe diventare una delle “più grandi librerie al mondo”, che sorgerà probabilmente al posto dell’attuale platea. Il monumentale spazio Art Déco continuerà allo stesso tempo comunque ad ospitare rassegne cinematografiche serali, curate dalla direttrice Gloria Germani e del suo staff (tra cui spicca il critico Marco Luceri) a fianco di una più ampia programmazione culturale e commerciale.

L’EX CINEMA ODEON DI FIRENZE

Il Cinema-Teatro Odeon era stato ricavato nel rinascimentale Palazzo dello Strozzino dagli architetti Alfonso Coppedè e Marcello Piacentini, ed è da tre generazioni (86 anni) sotto la direzione della famiglia Germani. La struttura, aperta e funzionante, conserva ancora le decorazioni integrali degli anni Trenta, con tanto di sculture di Bernardo Marescalchi e Antonio Maraini. Sede di importanti rassegne e manifestazioni, l’Odeon ha ospitato tra il 2008 e il 2016 importanti festival di cinema fiorentini durante la 50 giorni di Cinema a Firenze, come Lo schermo dell’arte (poi tutti spostatisi al Cinema Teatro della Compagnia). In difesa del suo ruolo passato è stata lanciata, parallelamente all’annuncio, una petizione che pone dei dubbi su quello che viene indicato come lo snaturamento di una sala storica cittadina, affiancata da una lettera per salvare il cinema sottoscritta da 48 operatori della cultura della città indirizzata agli enti pubblici e privati coinvolti nel progetto. I timori di alterazione della struttura riguardano il fatto che il vincolo a cui è sottoposto il cinema riguarda solo in parte l’edificio, mentre quelli sulla sua natura concernono il fatto che la funzione cinematografica potrebbe essere mantenuta solo “di facciata”. Alle preoccupazioni l’amministratore delegato del Gruppo Giunti, Martino Montanarini, ha risposto che “con questo progetto intendiamo ampliare l’offerta culturale aggiungendo al cinema i libri, soprattutto, ma anche la musica e l’arte. Desideriamo rendere l’Odeon uno spazio ancora più aperto alla città. Un luogo unico dove intendiamo sperimentare nuovi modi di avvicinare il pubblico alle culture“.

IL NUOVO PROGETTO DI GIUNTI A FIRENZE

Il progetto, affidato allo studio d’architettura fiorentino Benaim (che ha già progettato una grande libreria per Giunti a Prato un paio d’anni fa), si colloca sulla scia delle frequenti riconversioni funzionali dei palazzi e delle attività storiche, in un anno importante per l’Odeon: il suo centenario. Anche per questo i progetti sono tutti su misura. “Nei locali del cinema“, hanno scritto Montanarini e la direttrice Germani, “aprirà una nuova libreria dell’editore, la cui catena Giunti al Punto conta 248 punti vendita, 40 dei quali aperti negli ultimi due anni nel periodo della pandemia. Sarà uno spazio innovativo e multiculturale, aperto alla partecipazione della comunità e destinato a diventare un centro d’incontro per le arti“. L’inaugurazione, che avverrà nel prossimo autunno-inverno, restituirà al pubblico gli oltre 1.500 metri quadri del cinema-teatro “sfruttando tutto lo spazio di un palazzo che ha ospitato artisti e star internazionali sarà sviluppato un programma intenso di eventi e iniziative che spaziano dalle presentazioni di libri alle mostre d’arte, ai concerti e alle rappresentazioni teatrali fino ai laboratori di lettura dedicati ai bambini. Saranno inoltre a disposizione della comunità spazi di studio, lettura e convivialità, con un’attenzione particolare verso i giovani”.  Non diversamente dalla famosa libreria El Ateneo Grand Splendid dentro il teatro lirico di Buenos Aires, il nuovo volto dell’Odeon vuole integrare in uno spazio spettacolare un progetto che è commerciale sì ma anche spiccatamente culturale: “Siamo sicuri dell’assoluta positività di questa nuova sinergia con il gruppo fiorentino Giunti”, ha precisato Germani, fugando gli eventuali dubbi sulla natura iper-commerciale del progetto – soprattutto a margine dell’impopolare conversione del cinema Gambrinus in Hard Rock Café – garantendo che la Giunti “da 180 anni è sinonimo di qualità nel mondo del libro e della cultura”.

– Giulia Giaume

Fonte: Artribune

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