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Virus Ebola, in Italia nessun caso

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Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha risposto nel Question time del 6 agosto a Montecitorio sugli interventi di prevenzione in relazione all’epidemia di ebola diffusasi in Africa occidentale e sulle iniziative volte a contrastare l’arrivo e la diffusione del virus nel territorio nazionale e nei Paesi limitrofi. In particolare, il Ministro ha denunciato la diffusione via internet di false informazioni sulla diffusione del virus nel nostro Paese. In serata, la polizia postale, allertata dallo stesso Ministro, ha portato all’identificazione e alla denuncia dell’autore del falso allarme sulla presenza di casi di Ebola a Lampedusa e alla cancellazione della falsa notizia da oltre 27.000 profili Facebook.

Di seguito il resoconto con le parole del Ministro al Question time :

“(…) noi non abbiamo nessun rischio di contagio da virus Ebola in Italia. C’è un problema molto serio nei Paesi dell’Africa interessati, che è un problema dovuto essenzialmente a condizioni igienico-sanitarie che sono, a dir poco, fuori da ogni criterio dei Paesi più sviluppati e delle norme regolarmente applicate. L’Ebola si contrae per contatto di fluidi corporei, quindi toccando i cadaveri (…). Con delle normali procedure di igiene di isolamento dei malati si può isolare e aiutare questi Paesi; è il motivo per il quale l’Organizzazione mondiale della salute ha chiesto 100 milioni di euro per poter organizzare in loco i cordoni sanitari e i sistemi di sicurezza per depotenziare il virus.

Ricordiamo che è un virus che ha un’incubazione breve, è difficilissimo che possano quindi arrivare negli ordinari modi dei rifugiati, così come è difficile che possano arrivare tramite viaggi normali.

Comunque, l’Italia si è allertata (…). Siamo arrivati prima degli altri, l’abbiamo fatto in modo silenzioso, come si fa in questi casi per non creare allarme, abbiamo allertato gli aeroporti, le compagnie aeree, il personale navigante, i porti, che ormai da mesi fanno controlli sui passeggeri che arrivano dalle zone interessate.

Per quanto riguarda l’operazione dei rifugiati, dal 21 giugno abbiamo iniziato una serie di controlli e predisposto anche in un caso dei sistemi per fare quarantena a mare, quindi senza neanche dover arrivare a terra (…).

Quindi, io ritengo veramente di tranquillizzare la popolazione italiana e ringrazio gli operatori della Marina e gli operatori sanitari del Servizio sanitario nazionale per il lavoro instancabile che stanno ormai effettuando da mesi.”

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