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Via Rasella, lite tra Baudo e l’Anpi

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da redazione

IQ. 12/07/2013 – Pippo Baudo ha litigato con l’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani.
All’associazione non è piaciuta, infatti, la ricostruzione fatta nella puntata sulle Fosse Ardeatine di lunedì 8 luglio a «Il viaggio», su Rai Tre, che si è occupato di via Rasella.

«Purtroppo ancora una volta si sono rappresentati i fatti come se si fosse trattato di un attentato terroristico, e non di una “legittima azione di guerra partigiana”, come è stato riconosciuto più volte dalla Corte di Cassazione italiana e da numerosi tribunali» sottolinea in una nota l’Anpi.

Baudo si difende e afferma: «Qui si gioca con le parole. Mi pare che non abbiamo mai detto “terrorismo” ma per esserne sicuro dovrei vedere il filmato. In ogni caso anche se avessimo fatto questo riferimento non sarebbe stato nel senso che si usa oggi».
L’Anpi sostiene che «le domande di Baudo sembrano legittimare le presunte leggi di guerra, solo in parte spiegate dal maggiore dell’Esercito, continuando a diffondere l’idea sbagliata che si potessero uccidere 10 persone per ogni militare morto».
«Purtroppo questa è una spina dolorosa che si trascina nel tempo» replica Baudo ma «una volta che sai – continua – che la tua azione, per quanto eroica, contribuirà a far ammazzare 335 persone o hai il coraggio di dire “sono stato io” e ti immoli o verranno uccisi degli innocenti. L’esempio più calzante è quello del vice brigadiere dei carabinieri Salvo d’Acquisto che si è immolato» facendosi ammazzare dai nazisti per salvare la vita a 22 persone. «C’è il tribunale della storia e il tribunale della morale, che è un’altra cosa. Nessuno si è immolato per salvare queste vittime. Io sono per i partigiani – chiarisce Baudo – e quello che hanno fatto in Italia è eroico ma in questo caso un atto di eroismo in più ci stava».

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