Il governo italiano si deve schierare in Venezuela per il riconoscimento di Juan Guaidò come presidente ad interim, “il suo intervento non è facoltativo, è obbligatorio, perché quello che sta succedendo è un genocidio“. Angelo Palmeri, italo-venezuelano, segretario organizzativo nazionale del partito “Un nuevo tiempo”, uno dei quattro partiti della coalizione che sostiene Guaidò, sollecita l’esecutivo giallo-verde a mettere da parte “ambiguità e neutralità, perché questa è una questione di diritti umani”.