Home Cronaca Una parrocchia a Palermo su un terreno confiscato alla criminalità organizzata

Una parrocchia a Palermo su un terreno confiscato alla criminalità organizzata

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mafiaIQ. 14/05/2013 – Il direttore Anbsc Caruso ha firmato con il sindaco Orlando l’atto di consegna. La struttura nel quartiere Brancaccio, dotata di un centro sportivo, sarà intitolata a don Pino Puglisi, vittima di mafia.

Sottoscritto giovedi 9 Maggio, dal direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) prefetto Giuseppe Caruso e dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, alla presenza del cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, l’atto formale di consegna di un terreno del compendio aziendale della Ienna Giovanni srl, società confiscata e in liquidazione, che si trova nel quartiere Brancaccio del capoluogo siciliano. Contestualmente, con separato atto, il sindaco ha concesso a titolo gratuito i beni alla parrocchia di San Gaetano-Maria SS Divino Amore.

Il provvedimento di destinazione, richiesto dal cardinal Romeo e adottato dal Consiglio direttivo dell’Anbsc il 26 febbraio scorso, è divenuto possibile dopo il superamento di alcune criticità ipotecarie e finanziarie. Il trasferimento dei beni è stato disposto in favore del patrimonio indisponibile del comune di Palermo, in applicazione del Decreto antimafia che ne prevede il trasferimento ‘in via prioritaria, per finalità istituzionali o sociali, al comune ove l’immobile è sito’, per la successiva assegnazione alla Curia arcivescovile di Palermo che vi realizzerà la nuova parrocchia intitolata a don Pino Puglisi, con limitrofo centro sportivo polifunzionale.

Il progetto è lo stesso che don Pino Puglisi, nel luglio del 1993, meno di due mesi prima della sua barbara uccisione, aveva commissionato ad un tecnico fiduciario. Il progetto di costruzione della parrocchia nel difficile quartiere Brancaccio di Palermo, con la contestuale realizzazione di un adiacente centro sportivo polivalente, assume un elevato valore simbolico e sociale e si inquadra in un momento storico di particolare coinvolgimento collettivo, per la promulgazione nel giugno 2012 del decreto per la beatificazione del religioso da parte del Santo Padre.

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