Home ISTITUZIONI E POLITICA Uila:Governo Letta continua a spingere il paese sul piano inclinato della recessione

Uila:Governo Letta continua a spingere il paese sul piano inclinato della recessione

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IQ. 22/06/2013 – Dichiarazione del segretario generale Uila Stefano Mantegazza

Introducendo i lavori dell’esecutivo nazionale della Uila, in corso a Roma, il segretario generale Stefano Mantegazza ha espresso alcune valutazioni sui primi due mesi di attività del governo Letta, sostenendo, tra l’altro:

“riduzione della spesa pubblica improduttiva e spending review sembrano vocaboli ormai scomparsi del lessico di un esecutivo che si mostra, peraltro, ancora rigidamente ancorato al vincolo di mantenere il deficit sotto al 3% del Pil. In assenza di tagli alla spesa pubblica improduttiva e con questo vincolo di deficit, per il 2013 sono possibili solo manovre a saldo zero e anche per il 2014 i margini di intervento saranno assolutamente insufficienti a far ripartire l’economia. Scelte che, di fatto, inseriscono anche questo esecutivo nella lista dei governi che hanno praticato la dannosa politica dell’austerità e verso i quali siamo stati apertamente critici, così come lo siamo anche oggi.

Il decreto, cosiddetto del “fare” rappresenta il paradigma dell’iniziativa di questo governo: poche le proposte utili, decine i decreti ministeriali e le normative attuative, necessari per realizzarle. Così come risulta demagogica l’idea che, in questo paese, i giovani possano trovare maggiori opportunità di lavoro, solo riducendo, come si intende fare, diritti, tutele e sicurezza sul lavoro.

La politica economica che sta perseguendo Letta è sbagliata perché spinge sempre più il paese sul piano inclinato della recessione. Ben venga quindi, la manifestazione unitaria che Cgil-Cisl-Uil hanno indetto sabato 22 giugno a Roma. Ci auguriamo che rappresenti l’inizio di una forte pressione che le organizzazioni sindacali devono esercitare sull’esecutivo affinché cambi politica economica, ponendo al centro della sua azione il tema del lavoro e l’esigenza di una riduzione delle tasse sulle imprese e sulle persone che consenta di far ripartire i consumi e la crescita. Solo se ripartirà lo sviluppo i giovani e i 3,5 milioni di disoccupati di questo paese potranno trovare nuovi posti di lavoro.

Nutrita la rappresentanza della UILA UIL Territoriale di Verona e Trento, in parte già a Roma e che domani trasmetterà in diretta dal corteo che muoverà da piazza Esedra fino a San Giovanni.

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