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Tutti a fare gli scrutatori. L’Italia rimane a piedi.

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Senza autisti perchè ci sono le votazioni. Tutti a fare gli scrutatori. E l’Italia rimane a piedi. Questo è il dilemma tutto italiano ogni volto che si presentano le elezioni.

Tanti autisti del servizio pubblico di Roma e di Venezia hanno deciso che faranno da scrutatori nei seggi elettorali.

Anche altre città hanno avuto gli stessi problemi, come Napoli, dove sono 150 gli autisti scrutatori o rappresentanti di lista, e Modena con 110 autisti bus assenti su 408.

A Venezia, invece, sono oltre 300 i lavoratori dell’Actv che hanno chiesto il permesso per seguire le elezioni, assenze contemporanee hanno costretto l’azienda a sforbiciare i collegamenti: in particolare – sottolinea Actv – la linea 2 tra Piazzale Roma e Rialto sarà sospesa e fatta con orario festivo per quanto riguarda i vaporetti, mentre il servizio automobilistico potrebbe essere interessato da occasionali salti corsa, sull’urbano di Mestre e Lido, extraurbano nord e sud, urbano di Chioggia.

Anche a Roma rimodulazione del trasporto pubblico, con riduzione del servizio bus e possibile contraccolpi minori o assenti sulla metro.

“Indisponibilità di personale impegnato nelle operazioni di voto”, è la risposta di infoatac su Twitter ad un cittadino che chiedeva lumi sul servizio.

Alle comunali del 2016, l’ultima tornata elettorale a Roma, il personale operativo Atac impegnato nelle operazioni di voto fu pari a circa 850 persone. “E’ una vera e propria vergogna che rischia di avere pesanti ripercussioni per gli utenti”, sottolinea il Codacons che segnala non solo “l’astensione di massa” del personale di Atac, ma anche di quello dell’Ama, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti nella Capitale.

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