Sul lavoro 100 morti al mese. Meloni: ‘La sicurezza è la priorità’.

Relazione annuale dell'Inail: 593mila denunce di infortuni nel 2024, 1.202 morti.

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ANSA/TINO ROMANO

Il Governo punta a un patto nazionale per la sicurezza che possa ridurre in modo significativo la piaga degli incidenti sul lavoro: la ministra del Lavoro, Marina Calderone intervenendo alla presentazione della Relazione annuale dell’Inail alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Mattarella, ha sottolineato che il dato sugli infortuni sul lavoro nel 2024 anche se sostanzialmente stabile rispetto al 2023 è “moralmente inaccettabile”.

Nell’anno sono arrivate 593mila denunce di infortunio con 1.202 casi mortali, circa 100 al mese, dati definiti una “sconfitta collettiva”.

E su questo ha insistito anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni che ha sottolineato come la sicurezza del lavoro sia “una delle priorità di questo Governo” e come la sicurezza del lavoro non debba mai essere considerata un costo da tagliare ma invece “un diritto di ogni lavoratore”. Prosegue quindi il confronto con le parti sociali con l’obiettivo, ha spiegato Calderone, di una “alleanza permanente fra tutti gli attori del mondo del lavoro” per arrivare a un patto che sia fondato “su quattro pilastri: trasparenza, formazione, prevenzione e innovazione”.

Nel 2024 gli infortuni denunciati all’Inail sono stati 593mila con una crescita dello 0,4% sul 2023 legata alla crescita delle denunce degli studenti, che sono salite a 78mila (+10,5%), di cui 2.100 per infortuni occorsi nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto). Le denunce di casi mortali sono state 1.202, una in più rispetto al 2023. Per i lavoratori si registrano quattro decessi in meno, da 1.193 a 1.189, mentre i 13 casi mortali rilevati tra gli studenti sono cinque in più rispetto agli otto dell’anno precedente.

“Non è cresciuto il rischio scolastico, ha detto Calderone, è accaduto invece che oggi, finalmente, il rischio scolastico è rilevato, riconosciuto, e tutelato dallo Stato attraverso l’Inail. Non era così fino a poco tempo fa. Con il “decreto-legge lavoro” del 2023 abbiamo esteso la tutela assicurativa a tutte le attività scolastiche, dentro e fuori le mura, pubbliche e private, e agli infortuni in itinere per il personale docente e non docente”.

Ed è di oggi la notizia della morte, due giorni dopo il ricovero, all’ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa (Vicenza), dell’operaio di 48 anni finito in coma per le esalazioni di monossido e di anidride solforosa respirati all’interno di una cisterna in cui si era calato. Nell’incidente si era sentito male anche un collega che aveva cercato di soccorrerlo. La Procura di Vicenza, che ha già aperto un fascicolo, con ogni probabilità disporrà l’autopsia sul corpo dell’operaio. 

Sono cresciute anche le denunce di malattie professionali che hanno toccato quota 88mila, il dato più elevato dal triennio 1976-1978, in crescita del 21,8% rispetto alle quasi 73mila del 2023. Se si escludono gli infortuni agli studenti nel 2024 si conferma la contrazione degli infortuni avvenuti in occasione di lavoro, ovvero nello svolgimento dell’attività lavorativa (-1,9%, da 421.533 a 413.517), mentre aumentano quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro, che sono tornati sui livelli pre-pandemia (a 101.000 con un aumento del 3,1%). I casi mortali in itinere sono aumentati del 10,2% (da 275 a 303), mentre quelli in occasione di lavoro sono diminuiti del 3,5% (da 918 a 886).

L’Italia presenta un tasso di infortuni mortali, secondo gli ultimi dati Eurostat riferiti al 2022, pari a 0,87 ogni 100mila occupati, inferiore alla media Ue (1,26) . Il tasso è inferiore a quello di Francia (3,35) e Spagna (1,53), ma superiore a quello della Germania (0,61). “Anche nel 2024 – ha affermato il presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo – il contributo che l’Inail ha fornito al Paese si è concretizzato in interventi basati su quattro direttrici fondamentali: l’erogazione di finanziamenti a favore delle aziende che investono in sicurezza, la riduzione dei premi assicurativi a beneficio delle imprese che realizzano interventi di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza, in aggiunta a quelli obbligatori per legge, iniziative dirette a innalzare i livelli di informazione, formazione e cultura della prevenzione e lo sviluppo di innovazione tecnologica nel campo della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro”. 

Fonte: ansa.it