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Start-Up e sviluppo in Cambogia: la sfida di una nazione in evoluzione.

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sabato, Aprile 20, 2024
Tempio Khmer di Angkor Wat nei pressi di Siem Reap. Foto dell’autore per gentile concessione.

L’articolo 1 della Costituzione cambogiana recita: “ La Cambogia è un Regno con un Re che regnerà in accordo con la Costituzione e i principi di libera democrazia e del pluralismo. Il regno di Cambogia sarà uno Stato indipendente, sovrano, pacifico e permanentemente neutrale e non allineato”. Entrando nello specifico dell’articolo, la storia della Cambogia dice tutt’altro tra problemi di incostituzionalità, limitata libertà politica e varie problematiche sociali. Ottenuta l’indipendenza dalla Francia nel 1953, il Paese  attraversò un periodo turbolento che ebbe come risultato la guerra civile del 1967-1973. Questa guerra fu combattuta tra il partito comunista di Kampuchea o detto semplicemente dei Khmer Rossi e gli alleati Vietcong contro le forze governative  appoggiate dagli Stati Uniti d’America e Vietnam del Sud. La guerra si concluse con la vittoria del partito comunista, il quale instituì la Kampuchea Democratica. Tuttavia è tra il 1975 e il 1979 che si è assistito  ad uno degli  atroci e violenti regimi del XX secolo e sotto il dittatore Pol Pot venne attuato un genocidio di massa che portò ad uno sterminio del 25% della popolazione cambogiana (circa 3 milioni di morti) che per le sue proporzioni e l’ impatto avuto può essere considerato un caso di genocidio senza precedenti nella storia dell’umanità. Il tentativo di Pol Pot e dei suoi seguaci era quella di trasformare la Cambogia in una cooperativa agraria di stampo maoista dove le persone venivano deportate nelle campagne e costrette a lavorare. Lasciando alle spalle le atrocità degli anni ’70 la Cambogia di oggi soffre ancora di un’instabilità politica che l’ ha portata  ad essere uno dei Paesi più poveri del sud-est Asiatico.

Entrata del Campo di Concentramento a Phnom Penh. Foto dell’autore per gentile concessione.

Tornando ai giorni nostri,  a luglio di quest’ anno la Cambogia andrà alle urne, tuttavia il risultato è scontato, vincerà il Partito Popolare Cambogiano o Kanakpak Pracheachon Kampuchéa di Hun Sen capo indiscusso della Cambogia da più di 40 anni, figura che fa da padre-padrone e che ha sbaragliato qualsiasi tipo di opposizione contro il governo, allontanando sempre di più la Cambogia da quel processo di rivitalizzazione democratica che stava cercando di raggiungere. In questo contesto  risulterebbe difficile parlare di innovazione e start-up ma nonostante tutto vi sono alcune iniziative da segnalare che mirano al miglioramento del benessere collettivo della popolazione. Una di queste riguarda l’innovazione del settore agricolo, a tal proposito in un Paese che vive prevalentemente di quello che coltiva stanno nascendo in questi ultimi anni  diverse start-up. Una di queste è Agribuddy, lanciata nel 2016 con lo slogan “Changing Agriculture in Cambodia”, che nasce come risposta alle oggettive difficoltà che i contadini nelle zone rurali avevano ad accedere ad informazioni per loro fondamentali  come prezzi delle colture, consigli degli esperti e persino previsioni metereologiche. Il sistema  dell’impresa sociale viene raccolto tramite un’app in cui sono connessi agricoltori, commercianti agricoli e altri attori della catena agroalimentare in modo da poter risolvere i problemi che affliggono l’economia agricola locale, portando un benessere collettivo sociale e trasformando così il sistema agricolo cambogiano.

Mercato tipico a Phnom Penh. Foto dell’autore per gentile concessione.

Vi sono poi molte altre iniziative volte a portare sviluppo in Cambogia e una di queste è l’Impact Hub Phnom Penh  che ha lo scopo di investire sui giovani e start up affinché contribuiscano a risolvere problemi sociali e ambientali attraverso imprenditorialità e leadership e guardando ai numeri possiamo dire che per i prossimi anni il numero di start-up in Cambogia aumenterà più del doppio  anche  per un aumento dei fondi per il finaziamento dell’avvio di start-up  da parte del governo. Un altro programma che  vale la pena citare è il  Dubbed  Angkor 500 che ha lo scopo di supportare gli imprenditori nello sviluppo delle start-up tech in modo da prepararle per un’ espansione regionale. Questa iniziativa si basa su un programma di 10 settimane focalizzate sulle basi aziendali, sulla crescita delle start-up e sulla scalabilità globale. A ciò si aggiunga  che la Cambogia si sta muovendo anche nel campo dell’intelligenza artificiale e dunque stanno nascendo iniziative su come utilizzarla in maniera ottimale  per aumentare la produttività e per migliorare l’efficienza e la competitività della comunità cambogiana.

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