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Si può alla Copse.

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La Formula 1 torna nella storica cornice dell’ex aeroporto di Silverstone dove si disputa un Gran Premio iconico per questo sport.

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad edizioni rocambolesche; la vittoria di Hamilton nel 2020 con una foratura all’ultimo giro, e l’incidente con Verstappen lo scorso anno. Anche quest’anno il leone inglese ha svolto un ruolo da protagonista nel Gran Premio di casa, per un momento sembrava poter vincere la gara nonostante disponga di una macchina che non è neanche lontanamente paragonabile a quelle degli scorsi anni.

È stata una gara complicata fin dall’inizio. Si è tornati a vivere attimi di terrore, simili a quelli dell’incidente di Grosjean in Bahrain. Alla partenza il cinese Guanyu Zhou viene colpito dalla vettura di Russell, l’Alfa Romeo si cappotta e percorre tutto il rettilineo capovolta, finendo per perdere il roll bar che dovrebbe mantenere la testa del pilota lontana dall’asfalto in queste situazioni. In questa posizione la macchina ha violentemente impattato contro le protezioni per poi decollare e disintegrarsi contro la rete che separa il pubblico dal circuito, mettendo anche a rischio la vita di alcuni fotografi appostati dietro la barriera.

Fortunatamente il giovane pilota non ha riportato lesioni, e ancora una volta bisogna ringraziare la presenza dell’Halo che ogni anno sembra salvare a vita a più di un pilota (Leclerc, Grosjean, Hamilton e ora Zhou per la dinamica dei loro incidenti sono ancora vivi grazie all’introduzione di questa tecnologia).

Dopo una lunga interruzione la direzione gara ha dato il via libera per una nuova partenza con la stessa griglia di partenza. Sainz è stato subito attaccato da Verstappen, dopo una prima difesa è nuovamente caduto in un errore, e l’olandese si era lanciato verso un’altra vittoria. Un improvviso problema alla Red Bull dell’olandese ha rilegato il campione del mondo nelle posizioni di coda. In quel momento la Ferrari doveva solo difendersi dal rientro di Hamilton poiché anche l’altra Red Bull di Perez è rimasta attardata a seguito di un contatto con lo stesso Leclerc.

Mentre al box Ferrari stavano valutando se fosse opportuno o meno uno scambio di posizioni tra i due piloti per evitare un recupero di Hamilton, sono ancora una volta cambiate rapidamente le carte in gioco. L’Alpine di Ocon è stata costretta a fermarsi per un problema di power unit e la posizione della macchina obbliga l’ingresso della Safety Car. Qui i piloti di testa decidono di cambiare le gomme, tutti tranne il box Ferrari che decide di lasciare in pista Leclerc (mentre Sainz viene richiamato al box). La ripartenza con gomme meno prestazionali per Leclerc è davvero difficile, viene scavalcato rapidamente da Sainz e anche da Perez autore di una strepitosa rimonta. Negli ultimi giri inizia un duello al cardiopalma con Hamilton nel quale il monegasco riesce ad infliggere un sorpasso assurdo, all’esterno, ai danni dell’inglese alla curva Copse; lo scorso anno Verstappen aveva tentato la stessa manovra nella stessa curva, finendo tuttavia violentemente contro le barriere. Ancora una volta Leclerc ha dimostrato di essere il pilota dotato del maggior talento sulla griglia, ma l’errore della scuderia nel non cambiargli le gomme lo rende impossibilitato a lottare per il podio, infatti chiuderà quarto rischiando anche di essere ripreso da Alonso. Per Carlos Sainz Jr è la prima vittoria in carriera, arriva dopo aver disputato 150 gare in Formula 1, una giornata non perfetta per lui ma indimenticabile. Considerando che ci troviamo nel Gran premio di Gran Bretagna l’aggettivo più adatto da affiancare al vincitore è “supersonico”, per citare la canzone dei fratelli Gallagher che come principali membri degli Oasis sono diventati il simbolo del Britpop.

Leclerc invece sta cercando di ricucire la distanza che lo separa in classifica da Verstappen, a piccoli passi, o come dicono gli stessi Oasis “Little by little”.

Carlos Sainz junior.

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