Home Cultura Scoperta una tomba a Pompei che svela diversi misteri.

Scoperta una tomba a Pompei che svela diversi misteri.

E’ di Marcus Venerius Secundio lo scheletro trovato a Pompei. La tomba del liberto romano, morto probabilmente dieci anni prima della distruzione della città, riporta in vita antichi usi dell’ epoca e permetterà nuove scoperte alla comunità scientifica. Franceschini : “Pompei non finisce di stupire, è orgoglio Italia” .

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Importante scoperta archeologica a Pompei. Trovata una tomba contenente un uomo anziano parzialmente mummificato e ricoperto di capelli bianchi. La scoperta ha un particolare valore archeologico, la camera mortuaria infatti mostra la fossa del cadavere scavata dentro terra contrariamente all’uso diffuso della incinerazione. Presente anche un’ iscrizione che commemora il sicuramente illustro defunto Marcus Venerius Secundio. La scritta rinvenuta nell’area funebre parla tra l’altro di spettacoli teatrali recitati in lingua greca nei teatri pompeiani, notizia importante visto che fino ad oggi non esisteva alcuna certezza archeologica su questo uso. Le ottime condizioni di conservazione del cadavere consentiranno analisi scientifiche rilevanti. Il ritrovamento è avvenuto grazie alle opere di scavo avvenute presso Porta di Sarno nella zona della necropoli . Molto soddisfatto il direttore dell’ area archeologica Gabriel Zuchtriegel che ha definito il corpo ritrovato: “uno degli scheletri meglio conservati della città antica” . Interessanti i dettagli di vita del defunto già emersi dalle prime osservazioni: Marcus Venerius Secundio era un liberto ovvero uno schiavo che era stato emancipato dalla sua condizione e aveva raggiunto prestigio sociale e ricchezza e che era divenuto Augustale , sacerdote imperiale, dopo essere stato un minister degli augustiani. Inoltre l’importante sacerdote era custode del tempio di Venere, divinità protettrice di Pompei. La camera mortuaria è stata datata 69 d.C. circa, dieci anni prima quindi della distruzione della città dovuta all’ eruzione del Vesuvio. Il merito del ritrovamento va all’Università Europea di Valencia e al Parco Archeologico di Pompei, che si sono fatti promotori dei nuovi scavi nell’area della necropoli. Euforico il ministro dei beni culturali Dario Franceschini: “Pompei non finisce di stupire, è orgoglio Italia” .

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