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Risorgi speranza del Dott. Brozzi

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Buon pomeriggio gente mia che pensate, questa mattina, mentre giravo il cucchiaino con l’esasperante lentezza di sempre come amo fare, detestando lo zucchero indisciolto sul fondo della tazzina, ho acceso la televisione.

“stranamente” si affrontava il solito argomento, la politica……..mi è tornata in mente una frase che mi disse Valeria, la mia figlia maggiore una mattina di diversi anni or sono, per essere esatti quattro, quando decisi di accettare la candidatura alla Regione Lazio.

Una mattina, al mio risveglio, la trovai davanti a me e dopo avermi dato il buondì, iniziò dicendomi “se non senti dentro la carica e la determinazione di batterti per coloro che crederanno in te, ritira subito la candidatura”

Rimasi sorpreso dalle parole pronunciate da mia figlia che guardandomi continuò dicendo “le persone hanno necessità di credere e poter dare fiducia e la cosa peggiore che puoi fare è illuderli”

Avevo riconsegnato il corpo alla mia famiglia poche ore prima, alle quattro per essere esatti, dopo un incredibile settimana di campagna elettorale, avevo abbracciato così tante persone ed ero venuto a conoscenza di problemi dei quali disconoscevo l’esistenza e mi domandavo con quale avrei iniziato

Ebbene questa mattina mi sono chiesto quanti di quei “grandi” o che tal si credono si sono fatti ,prima di candidarsi, la mia domanda.

Mi sono chiesto quanti arrivano con il proposito di creare una squadra e lavorare seriamente per la comunità e quanti viceversa con il proposito di creare nuovamente illusioni al popolo fregnone.

Così’, nella speranza che qualcuno di loro torni ad essere “piccolo” tra i grandi e a gestire una giusta ed adeguata comunicazione con il popolo, senza divenire solo l’ennesima ed inutile illusione di tanti, l’ho scritto in versi.

Non hanno ancora capito i “grandi” che da soli si perde e che alla base di un network deve esserci tutto il proprio team, ma si vince solamente quando i”grandi” impareranno a rispettare i “piccoli”.

“Risorgi speranza!”

Vedi quant’è piccola ‘na formica?

Eppure nun sai quant’è labboriosa!

Se tratta de na cosa assai curiosa

fatte grosso, fratè, nun serve mica.

Nell’era dei computer e dei gica

er Pc fà virtù passita rosa,

‘ndò speme giace e fredda riposa,

l’amor qual fior de cardo, ormai spica.

Er piccolo fa dunque cose grandi

quanto li grandi le fanno piccole,

c’aspetti a tornà piccolo, rimandi?

Speranza che rinasci in’ogni bimbo

pepita d’oro lì tra le breccole,

risorgi e illumina ‘sto limbo!

Affettuosamente Mario Brozzi

 

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