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RIGENERARE LA CITTA’ VALORIZZANDO GLI 88 QUARTIERI CHE LA FORMANO

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Il Sindaco Giuseppe Sale con il pres. di Assoedilizia Achille Colombo Clerici e il Prefetto Luciana Lamorgese ( foto d'archivio )

Milano 2030 RIGENERARE LA CITTA’ VALORIZZANDO GLI 88 QUARTIERI CHE LA FORMANO Convegno alla Triennale – Giugno 2018 – Assoedilizia informa

Ultimo dei tre dibattiti su quella che sarà la Milano del 2030

RIGENERARE LA CITTA’ VALORIZZANDO GLI 88 QUARTIERI CHE LA FORMANO

Rigenerare la città valorizzando i suoi 88 quartieri a partire dalla “riscoperta” dello spazio pubblico, concepito finalmente come bene comune. E’ uno degli obiettivi del nuovo Piano di Governo del Territorio che delinea lo sviluppo della città di qui ai prossimi dieci anni. Se ne è parlato alla Triennale di Milano nel corso del terzo e conclusivo incontro del ciclo “Milano 2030” alla presenza del Sindaco di Milano Giuseppe Sala, del vicesindaco  Anna Scavuzzo e degli assessori Pierfrancesco Maran (Urbanistica, Verde e Agricoltura),  Gabriele Rabaiotti (Casa e Lavori Pubblici) e Pierfrancesco Majorino (Politiche Sociali, Salute e Diritti).

La riqualificazione delle piazze è la prima strategia da attuare per rafforzare l’identità dei quartieri. La fase di crescita di Milano si esprime infatti non solo attraverso il cambio di ‘skyline’, ma anche a partire dalla nascita dei nuovi spazi urbani e luoghi di aggregazione che hanno inciso sulla dimensione strutturale della città, allargandone il centro proprio a partire dalla vocazione pedonale. Basti pensare alla pedonalizzazione di Piazza Castello e alla Darsena, a Piazza Tre Torri e al Parco di CityLife, a Piazza Aulenti e alla Biblioteca degli Alberi, o in prospettiva, ai 675.000 mq di verde e spazi pubblici previsti negli scali ferroviari.

Con questo approccio, il Piano pone lo spazio pubblico al centro della rigenerazione, e lo fa partire da 6 piazze: Loreto, Maciachini, Lotto, Romolo, Trento e Corvetto. Si tratta di luoghi a cavallo tra centro e periferia, punti di discontinuità della rete pedonale, in cui la qualità del progetto di rigenerazione dello spazio pubblico è condizione sine qua non per accedere a possibili interventi di densificazione.

La rigenerazione delle piazze d’altra parte è un obiettivo già messo in atto da tempo dall’Amministrazione con gli obietti di rafforzare le identità locali di quartiere, favorire lo spazio pedonale e la mobilità dolce, incrementare le aree verdi, accrescere attrattività, bellezza e vivibilità della città, favorire il commercio locale e il turismo, favorire la sicurezza, la coesione e l’inclusione sociale. Da Sant’Agostino, a San Luigi, da Castello a Piazzale Archinto, sono tante le piazze per cui esiste già un progetto che va in questa direzione.
La politica urbanistica prende in considerazione una città che nel 2030  conterà 1.500.000 abitanti con un netto incremento della popolazione anziana (gli  over 85 saranno 12.000) ma anche una maggiore presenza di giovani cui Milano offre opportunità maggiori di altre città italiane. Per la riqualificazione delle periferie sono stati stanziati 350 milioni di euro e una cinquantina di interventi sono già stati eseguiti o sono in programma.
Sul recupero degli edifici fatiscenti il Comune conferma la linea: se il proprietario non ha la disponibilità economica per provvedere al ripristino, l’edificio è destinato all’ abbattimento  e il proprietario viene rimborsato con una volumetria edificabile pari a quella dell’edificio abbattuto. In corso la ristrutturazione di circa 3.000 alloggi popolari ed è in via di attuazione un progetto destinato a disabili che hanno perso i familiari che li accudivano.

Il Sindaco Giuseppe Sale con il pres. di Assoedilizia Achille Colombo Clerici e il Prefetto Luciana Lamorgese ( foto d’archivio )

 

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