RIMINI: CHI COMMETTE STUPRO È PEGGIO DI UN VERME, È RIFIUTO DELLA SOCIETÀ
Silenzio pres. Boldrini è assordante.
Colpisce il silenzio assordante di alcune alte cariche istituzionali, Laura Boldrini tanto per non fare nomi, di una fetta della sinistra e delle vestali storiche del femminismo sulle ripetute violenze sessuali consumate a Rimini ai danni di una giovane donna polacca davanti al fidanzato. Bene ha fatto Giorgia Meloni a sollecitare un intervento della presidente della Camera, in altre occasioni prodiga di moniti e lezioni di moralità e ancora mi aspetto lo faccia. Bene ha fatto Giorgia Meloni a esprimere i timori che l’ideologia multiculturalista e il totem dell’accolienza “senza se e senza ma” possano avere la meglio sulla tutela dei più elementari e sacrosanti diritti umani. Mi sorprende, invece, l’attacco frontale dell’amico Maurizio Lupi alla presidente di Fratelli d’Italia per aver definito il branco degli stupratori “vermi magrebini” e l’accusa di utilizzare toni forti per ragioni elettorali. Chi commette stupro è peggio di un verme, è un rifiuto della società.
È persino superfluo sottolineare che ci sono ladri, serial killer, pedofili a tutte le latitudini geografiche, purtroppo. Ma è un fatto che i protagonisti dell’episodio specifico di violenza brutale siano immigrati di nazionalità magrebina. La coda di paglia dei distruttori della civiltà occidentale è tale da richiedere l’omissione della nazionalità degli artefici di un reato? E per quale motivo si può dire camorrista napoletano di un malvivente della città partenopea e non stupratore maghrebino di un verme che abusa sessualmente di persone e che viene dal Marocco?
Maurizio Lupi ha finito per fare da megafono alla sinistra senza voce che in queste ore sta montando una ridicola polemica e che invece dovrebbe vergognarsi per aver gettato alle ortiche decenni di lotte per la conquista dei diritti della donna.
