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Quante medaglie vinceremo alle Olimpiadi di Pechino 2022?

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Citius, Altius, Fortius – Communiter è il motto olimpico che la squadra azzurra ha personificato anche in questa cerimonia di apertura con il loro poncio tricolore firmato da Giorgio Armani. A Pyeongchang nel 2018 le medaglie furono 10 di cui tre d’oro (Goggia, Fontana, Moioli). Le Olimpiadi invernali, similarmente a quelle estive, ci hanno sempre fatto vivere emozioni indimenticabili. Per citarne solo alcune penso al Festival di Sanremo interrotto per la medaglia d’oro di Alberto Tomba a Calgary 1988, l’oro di Razzoli nell’ultimo giorno di Vancouver 2010 e a momenti storici per lo sport in generale: il miracolo sul ghiaccio di Lake Placid 1980 quando gli USA sconfissero l’URSS nell’Hockey in una sfida dal forte valore geopolitico.

Analizziamo quindi in ogni sport quanto sono concrete le speranze di medaglia dell’Italia.

Snowboard Iniziamo dallo sport della nostra portabandiera Michela Moioli. Ha già vinto una medaglia d’oro nello snowboard cross in Korea, adesso è qui per ripetersi. Finora ha vinto due gare nell’edizione in corso della coppa del mondo, a Cortina e a Cervinia, ottenendo anche un podio sulla pista olimpica di Pechino a novembre. Affronterà le rivali Bankes e Trespeuch che si stanno contendendo la coppa del mondo e insieme alla Samkova potremmo già avere i quattro nomi delle finaliste di questa entusiasmante disciplina che consiste in una gara a quattro su di un percorso composto da curve paraboliche e salti per mettere in difficoltà gli atleti che devono combattere per arrivare al comando. Al maschile la speranza più grande è Roland Fischnaller nello slalom parallelo, specialità nella quale quest’anno ha ottenuto due podi in coppa del mondo.

Biathlon Una delle discipline più appassionanti, nella quale competono atleti completi capaci di combinare le doti sugli sci di fondo e una particolare abilità nel tiro al bersaglio. La squadra italiana ha delle possibili carte da medaglia, una su tutte Dorothea Wierer. L’azzurra bronzo a Sochi e a Pyeongchang nella staffetta mista è una specialista della gara individuale, quest’anno ha vinto ad Anterselva, nell’ultima gara prima dei giochi. Lukas Hofer è la miglior speranza al maschile ma battere i fratelli Bo e Quentin Fillon Maillet è un’impresa ai limiti del possibile. Dobbiamo riporre tante speranze in tutte le staffette dove Norvegia e Francia hanno dominato la stagione ma l’Italia ha qualche speranza di contendersi il bronzo con almeno altre quattro nazionali.

Sci Alpino Arriviamo alla disciplina regina delle Olimpiadi invernali.

L’Italia ripone ancora grandi speranze in Sofia Goggia, designata inizialmente come portabandiera, ma la sua caduta a Cortina nel super G ha costretto il CONI a lasciare l’onore a Michela Moioli. A pochi giorni dalla caduta Sofia è di nuovo in piedi sugli sci e pronta per partire per la Cina. Sofia sarà alla partenza della discesa libera, specialità nella quale ha ottenuto 4 vittorie in questa stagione e nella quale difende il titolo olimpico della Korea. Corinne Suter e Lara Gut le sue principali avversarie. Nel corso della stagione del circo bianco abbiamo conseguito ottimi risultati anche in altre specialità dello sci. Dominik Paris ha vinto la discesa libera di Bormio e il tracciato olimpico ha le caratteristiche adatte all’italiano. Federica Brignone ed Elena Curtoni sono due sciatrici competitive in super G e potrebbero regalarci delle medaglie in una disciplina dominata quest’anno dai colori italiani. La Brignone ha speranze anche nello slalom gigante. Luca De Aliprandini ci ha fatto emozionare ai mondiali di Cortina del 2021 con l’unica medaglia italiana della manifestazione, un argento nello slalom gigante. Impossibile per chiunque pensare di raggiungere la medaglia d’oro in super G e slalom gigante maschili perché questi titoli li ha già prenotati lo svizzero Marco Odermatt. Nello slalom speciale la squadra azzurra punta su Alex Vinatzer, potrebbe raggiungere il primo podio in carriera e nel palcoscenico più importante.

Sci di Fondo Potrebbe provenire da questo sport l’atleta simbolo di Pechino 2022. Il norvegese Johannes Klaebo ha dominato tutte le classifiche in stagione, dovrebbe vincere più di una medaglia. L’Italia in questo sport fa timidamente sentire la sua voce con Federico Pellegrino, medaglia d’oro ai mondiali 2017 nello sprint e argento a Pyeongchang nella stessa disciplina dietro proprio a Klaebo . Quest’anno ripetere quel podio non sarà affatto facile perché sono emersi nel quadriennio olimpico numerosi atleti in grado di vincere varie gare.

Short Track Passando dalla neve al ghiaccio l’attenzione dell’Italia è rivolta a uno sport tra i più emozionanti dei giochi. È uno sport composto da gare effimere, rapidissime, per alcuni versi simile all’atletica. I pattinatori sono in gara a gruppi di quattro con battaglie ravvicinate e sorpassi all’esterno da far invidia a Max Verstappen, anche se l’inclinazione in curva degli atleti ricorda di più le traiettorie di Valentino Rossi in Moto GP. Come ormai ogni sport di velocità anche lo short track ha la sua eccellenza italiana, il corrispettivo di Valentino Rossi delle Olimpiadi Invernali: Arianna Fontana. Portabandiera a Pyeongchang 2018 dove vinse l’oro nei 500 metri, quest’anno in gara in tre discipline per portare a casa tre medaglie, la prima medaglia olimpica l’ha vinta a Torino. Raggiungendo il podio nelle tre edizioni successive si è trasformata nella Federica Pellegrini dei ghiacci. La spalla azzurra della Fontana è Martina Valcepina pronta a fare il definitivo salto di qualità con la medaglia olimpica che darebbe una svolta alla sua onorevole carriera, e vale lo stesso discorso per Yuri Confortola.

Speed Skating Sport parallelo allo short track, si tratta sempre di pattinaggio su ghiaccio ma in questo caso l’atleta concorre individualmente contro il tempo per stabilire un tempo migliore rispetto agli avversari. Da questo sport potrebbe provenire l’altro grande uomo immagine della manifestazione, Sven Kramer, 9 medaglie di cui 4 d’oro tra Torino e Pyeongchang, ora cerca la decima, ma sulla strada dell’oro ha di fronte Patrick Roest e Linde Pedersen. L’Italia avrà una grande occasione nella mass start femminile con Francesca Lollobrigida, pronipote dell’attrice, sex symbol negli anni Sessanta, Gina Lollobrigida. Poche speranze per Nicola Tumolero chiuso dal dream team olandese. È olandese come Kramer anche l’atleta più titolata dell’Olimpiade Ireen Wurst

Pattinaggio di figura Ci sono stati anni di gloria azzurra provenienti da questo sport, gli anni di Carolina Kostner che in realtà al livello olimpico ha vinto soltanto un bronzo a Sochi e ha sfiorato la medaglia a Pyeongchang. Tuttavia nel suo palmares vanta un titolo mondiale e cinque titoli europei che la rendono la più grande pattinatrice italiana. Sarà praticamente impossibile raggiungere la medaglia nell’individuale femminile dove si affronteranno le giovanissime russe Anna Scherbakova campionessa del mondo, Kamila Valieva campionessa d’Europa, e Alexandra Trusova. Possiamo sognare invece nell’individuale maschile dove Natan Chen ha prenotato l’oro ma l’Italia ha una grande speranza con Daniel Grassl sorprendente medaglia d’argento ai recentissimi europei sulle note di una delle più belle rock ballad di sempre: I Don’t Want to Miss a Thing degli Aerosmith.

Curling Alla viglia delle Olimpiadi il curling non era uno sport in cui sperare in una medaglia ma nel round robin la coppia mista Constantini-Mosaner ha iniziato una marcia trionfale sconfiggendo Stati Uniti, Svizzera e Norvegia diventando la sorpresa del torneo. Sognare una medaglia storica nel curling non costa nulla.

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