Home ISTITUZIONI E POLITICA Ponte Morandi, il commissario Bruno Santoro si è dimesso

Ponte Morandi, il commissario Bruno Santoro si è dimesso

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Venti giorni fa, quando si è saputo che negli anni scorsi aveva svolto due consulenze da 70 mila euro per Autostrade, il ministro Danilo Toninelli ha deciso di confermarlo come componente della commissione tecnica che indaga sul crollo del ponte Morandi. Ma adesso Bruno Santoro si è dimesso dopo essere finito nella lista degli indagati per disastro colposo, omicidio colposo plurimo e omicidio stradale. L’evidente conflitto di interessi rischiava di minare la credibilità dell’organismo che nelle intenzioni dichiarate proprio da Toninelli deve «accertare le cause del disastro».
Scrive il Mit in una nota: «L’ingegner Bruno Santoro ha rassegnato spontaneamente le proprie dimissioni dalla Commissione ispettiva del Mit che opera per individuare le cause del crollo del Ponte Morandi. Il ministero, ringraziandolo per la sensibilità e la professionalità dimostrate, precisa che appena dal 23 marzo scorso Santoro è dirigente della Divisione 1 (Vigilanza tecnica e operativa della rete autostradale in concessione) della Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali. E che presso tale divisione egli non ebbe competenza alcuna sul progetto di manutenzione straordinaria presentato da Autostrade per il Ponte Morandi. In relazione, poi, alle cosiddette “consulenze” per Aspi, si fa notare che i collaudi delle opere in concessione vengono regolarmente effettuati dalle strutture del concedente a spese del concessionario. E si conferma che gli incarichi dell’ingegner Santoro sono stati debitamente autorizzati anni fa dall’amministrazione, all’epoca in cui Santoro era in servizio presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici».

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