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PIETRAMADRE comincia il suo viaggio.

La candidatura di Alberobello a ‘Capitale italiana della Cultura 2027’ è stata ufficializzata alla Borsa internazionale del Turismo di Milano. La Città dei trulli è capofila insieme ai Comuni di Polignano a Mare, Castellana Grotte e Noci.

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PIETRAMADRE, il progetto per la candidatura di Alberobello a  ‘Capitale italiana della Cultura 2027’, è stata presentata il 5 febbraio alla Borsa  internazionale del Turismo (BIT) di Milano. 

La candidatura vede Alberobello, sito UNESCO Patrimonio mondiale dell’Umanità,  capofila di un territorio composto dai Comuni di Polignano a Mare, Castellana GrotteNoci, che la raffinata mano dell’archistar internazionale Marco Piva disegna come un  triangolo perfetto che dal mare risale verso la valle attraverso percorsi fisici e  concettuali straordinari. Un triangolo che si sdoppia e si rovescia, in un gioco di forme  dalle geometrie perfette ed evocative della dimensione spazio/temporale nel quale,  PIETRAMADRE, riesce ad intrecciare un territorio di indiscussa bellezza e  sorprendente unicità, proiettandolo in una nuova dimensione urbana e culturale che  tutela il passato e guarda verso il futuro. Il processo di contaminazione artistica e  architetturale potrà contare sulla partnership della GEMANCO Design, azienda leader  nel settore e garanzia di creatività e innovazione nella ideazione e realizzazione di  questo ambizioso progetto. 

La PIETRA è l’incontrastato elemento MADRE di quel territorio perché ha fortemente  plasmato l’identità, ma è anche la chiave della sua indiscussa iconicità. È cultura che  genera cultura in un continuo movimento circolare come una clessidra che si capovolge  segnando il tempo di un nuovo percorso: un percorso avveniristico e ambizioso del  quale la PIETRA diviene la metafora del SOLIDO legame tra i Comuni coinvolti nel  progetto e la FORZA di una candidatura singolare e inaspettata.  

Una candidatura ‘di territorio’ che vede alcune tra le più iconiche e caratterizzanti realtà  della Puglia accelerare il passo all’unisono verso una nuova qualificazione territoriale  che preserva l’esistente, ma lo potenzia attraverso una nuova lettura urbanistica e  infrastrutturale.

Così la clessidra ruota e definisce nel suo movimento circolare dal basso verso l’alto un  nuovo tempo: il tempo di valorizzare la incontrastata straordinarietà della Puglia e le sue  enormi potenzialità ancora da sviluppare. E far crescere. 

Come il filo di Arianna, la PIETRAMADRE dei muretti a secco, secondo Patrimonio mondiale della candidatura, conduce per mano in un percorso emozionale che parte dal  mare e attraversa grotte, uliveti e masserie fino a giungere al cuore pulsante della  Puglia. E lì, dal pinnacolo più alto del trullo, maestosa e sempiterna, la PIETRA osserva come una MADRE il suo creato e comincia ad incidere su se stessa uno storico  nuovo corso. PIETRAMADRE comincia il suo viaggio. 

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