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Per Grillo il 25 Aprile è morto

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GrilloIQ.26/04/2013 – Dure le parole di Beppe Grillo sul suo Blog, ieri 25 Aprile, in merito alla scelta fatta da Giorgio Napolitano su Enrico Letta.

Le riportiamo integralmente:

“Nella nomina a presidente del Consiglio di un membro del Bilderberg il 25 aprile è morto,

nella grassa risata del piduista Berlusconi in Parlamento il 25 aprile è morto,

nella distruzione dei nastri delle conversazioni tra Mancino e Napolitano il 25 aprile è morto,

nella dittatura dei partiti il 25 aprile è morto,

nell’informazione corrotta il 25 aprile è morto,

nel tradimento della Costituzione il 25 aprile è morto,

nell’inciucio tra il pdl e il pdmenoelle il 25 aprile è morto,

nella rielezione di Napolitano e il passaggio di fatto a una Repubblica presidenziale il 25 aprile è morto,

nell’abbraccio tra Bersani e Alfano il 25 aprile è morto,

nella mancata elezione di Rodotà il 25 aprile è morto,

nella resurrezione di Amato, il tesoriere di Bottino Craxi, il 25 aprile è morto,

nei disoccupati, nelle fabbriche che chiudono, nei tagli alla Scuola e alla Sanità il 25 aprile è morto,

nei riti ruffiani e falsi che oggi si celebrano in suo nome il 25 aprile è morto,

nel grande saccheggio impunito del Monte dei Paschi di Siena il 25 aprile è morto,

nel debito pubblico colossale dovuto agli sprechi e ai privilegi dei politici il 25 aprile è morto,

nei piduisti che infestano il Parlamento e la nazione il 25 aprile è morto,

nelle ingerenze straniere il 25 aprile è morto,

nella perdita della nostra sovranità monetaria, politica, territoriale il 25 aprile è morto,

nella Repubblica nelle mani di Berlusconi, 77 anni, e Napolitano, 88 anni, il 25 aprile è morto,

nei processi mai celebrati allo “statista” Berlusconi il 25 aprile è morto,

nella trattativa Stato – mafia i cui responsabili non sono stati giudicati dopo vent’anni il 25 aprile è morto,

nel milione e mezzo di giovani emigrati in questi anni per mancanza di lavoro il 25 aprile è morto,

nell’indifferenza di troppi italiani che avranno presto un brusco risveglio il 25 aprile è morto.

Oggi evitiamo di parlarne, di celebrarlo, restiamo in silenzio con il rispetto dovuto ai defunti.

Se i partigiani tornassero tra noi si metterebbero a piangere”.

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