Home ISTITUZIONI E POLITICA Paradisi fiscali, Anguilla e Barbados nella lista nera Ue

Paradisi fiscali, Anguilla e Barbados nella lista nera Ue

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Due entrano e due escono, scontentando le Ong. Anguilla e Barbados sono state inserite nella lista delle giurisdizioni non cooperative in materia fiscale dell’Unione europea (black list), mentre le Isole Cayman e l’Oman ne sono state rimosse dopo aver approvato delle riforme per migliorare il loro quadro fiscale.

La decisione dell’Ecofin ha provocato la reazione di Oxfam: “Bene l’aggiunta di Barbados, ma la rimozione delle Isole Cayman Islands, uno dei più noti paradisi fiscali al mondo, dalla lista Ue dei paradisi è un’ulteriore prova che il processo non funziona”, le parole a caldo di Chiara Putaturo, consulente di Oxfam sulle questioni fiscali. “I paradisi tolgono ai Paesi poveri e ricchi centinaia di miliardi in gettito perduto ogni anno, denaro che serve più che mai durante la pandemia. Ma invece di renderli responsabili, la Ue consente che i Paesi più aggressivi vengano rimossi dalla lista”, spiega. “Se la lista deve avere credibilità, la Ue deve includere tutti i Paesi che operano come paradisi, inclusi quelli con aliquota zero per le imprese e quelli dove gli investimenti privati superano il livello dell’attività economica reale”, aggiunge Putaturo.

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