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Pagelle Fiorentina-Inter 1-2: Lautaro tiene la coppa a Milano.

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“Amo colui che desidera l’impossibile”: Johann Goethe in tal modo insegnava a porre gli obiettivi al di là del limite, anche quando essi stessi sembrano irraggiungibili o neanche lontanamente ipotizzabili e non a caso il tedesco rientra tra la scuola di pensiero del Romanticismo e se si dovessero collocare Inzaghi e Italiano in una corrente filosofica probabilmente essi stessi sarebbero definiti romantici. Da una parte, l’Inter, una squadra che aveva chiuso la sua stagione, ancora intrappolata nel vortice demoralizzante dell’errore di Radu, che è riuscita a riaprire grazie alla riscoperta dei ricordi dello Scudetto marcato Lu-La, questa volta con Lautaro iconico più di Romelu. Finale di Champions, di coppa e ormai per blindare il quarto posto in cassaforte bisogna solo inserire la combinazione di chiusura: scudetto perso dimenticato, ora si sogna l’Europa. Dall’altra la Fiorentina, ormai da anni condannata nel limbo della metà classifica, sembrava non poter aspirare a nulla più che un piazzamento in Europa e invece dall’arrivo di Vincenzo Italiano le prospettive sono andate ben oltre: due finali in una sola stagione, qualcosa da non dimenticare per una squadra che non vince titoli dal 24 maggio- coincidenze- del 2001. “Prendimi per mano e portami qualcosa di nuovo”- le stesse parole della canzone di Avril Lavigne uscita l’anno successivo alla Coppa Italia viola del 2001- era la richiesta che la Fiorentina, Commisso e la Fiesole hanno fatto direttamente all’ex mister dello Spezia, detto fatto e le due finali sembrano solo un punto di partenza.

Nico Gonzalez

Fiorentina-Inter primo tempo

Sembravano alternarsi e sostituirsi l’un l’altro Brozovic e Calhanoglu e invece Inzaghi sceglie di lanciarli entrambi, insieme per assaltare e difendere la prima Coppa. Italiano non ha dubbi e punta sui titolari sicuri chiedendo ai suoi una prestazione “come quella di Basilea” lasciando tuttavia in panchina, per tutta la partita, l’eroe del 120’ Antonin Barak. Sfida diretta tra un campione del mondo e mezzo, perché Nico Gonzalez sarebbe partito per il Qatar invece rimase a casa per un infortunio dell’ultimo minuto; ha dimostrato che in quella squadra Nico avrebbe potuto esserci e se lo sarebbe meritato il titolo di campione. È lui a sbloccare la finale di Coppa Italia, Ikone lo serve sfruttando le distrazioni di Darmian, trafitto dall’assist e Dimarco scomparso dalla zona di campo che avrebbe dovuto coprire in marcatura. A quel punto parola a colui che Coppa del Mondo l’ha alzata al fianco di Messi, Lautaro prima serve Dzeko, ma quando vede che il bosniaco spara alta un’occasione d’oro capisce di dover ribaltare la situazione personalmente. Brozovic con una giocata che si potrebbe definire “alla Calhanoglu scuola Brozovic” serve il Toro che non perdona con freddezza, 1-1. Milenkovic va in confusione, arginare l’argentino è un compito arduo, il serbo vacilla e Martinez regala una perla al volo, 2-1; invierà i ringraziamenti a Barella per l’assist colmo della dose di talento.

L’Inter vince la Coppa Italia

Fiorentina-Inter secondo tempo

Italiano cerca subito di sfruttare la freschezza e la lucidità che i giocatori hanno ritrovato negli spogliatoi, ci provano per due volte Castrovilli e una Biraghi. Inzaghi avverte il momento di sofferenza, gioca la carta Lu-La. Big Rom chiama subito in causa Terracciano che risponde presente mantenendo la Fiorentina in partita. La viola trema e il mister nato in Germania rompe gli equilibri tattici inserendo Jovic al posto di Amrabat, la spinta di Firenze si fa incessante. Handanovic salva l’Inter e la Coppa perché il serbo su imbucata di Bonaventura avrebbe decretato i supplementari, ma il 7 viola ha temporeggiato troppo- oltretutto più tardi fallisce anche due colpi di testa-, sicuramente non sarà ricordata la prestazione dei due attaccanti con anche Cabral trasparente, per non dire invisibile. Il compito di pareggiare era di Nico Gonzalez, la parità lo chiama alla doppietta, sarebbe stata una bella rivincita morale per l’assenza in Qatar. Accetta lui stesso l’incarico, va in slalom dentro l’area lasciando Gosens sul posto, ma il salvataggio di Darmian sulla linea ha il valore di un gol. L’Olimpico è di nuovo nerazzurro: nona coppa Italia della storia dell’Inter, sesta per Inzaghi – tre da calciatore e tre da allenatore- mister copetero. “Si tratta di vincere, questo è il calcio, lasciamo la Coppa a Milano”, il commento a Mediaset dell’uomo partita, il Toro Martinez è scatenato e provate a fermarlo ora.

Pagelle Fiorentina-Inter 1-2

FIORENTINA: Terracciano 7, Biraghi 6, Dodo 6/Terzic SV, Martinez Quarta 5.5/ Ranieri 6.5, Milenkovic 5, Castrovilli 5.5/Mandragora 6, Bonaventura 7, Amrabat 6.5/Jovic 4.5, Ikone 7/Sottil 6, Nico Gonzalez 7.5, Cabral 5.

INTER: Handanovic 7.5, Darmian 6.5, Dimarco 5/ Gosens 5, Bastoni 5.5/ de Vrij 6.5, Acerbi 6.5, Dumfries 5, Calhanoglu 5.5/Gagliardini SV, Brozovic 7, Barella 7, Dzeko 5/Lukaku 6.5, Lautaro 8/Correa SV.

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