Home ISTITUZIONI E POLITICA Orgogliosamente europei. Orgogliosamente italiani.

Orgogliosamente europei. Orgogliosamente italiani.

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“Noi siamo per l’Europa e nell’essere orgogliosamente europei siamo orgogliosamente italiani”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nel corso della conferenza stampa a Bruxelles del 21 Marzo, al termine del Consiglio Ue.

Posizione dell’Italia in Europa. “Noi non siamo in competizione con l’Europa, non abbiamo un atteggiamento di sudditanza o subalternità culturale, siamo parte dell’Europa. A me ha colpito una cosa, noi spendiamo di più per gli interessi sul debito che non per l’educazione e università. Come se una famiglia spendesse più per i debiti che per mandare a scuola i figli e questo ha radici storiche, ma la politica vince se riusciremo ad invertire lo schema. L’Italia non è un Paese che viene in Europa a fare la cicala che scialacqua, noi siamo contribuenti attivi. Diamo più di quel che riceviamo. Abbiamo dato. L’Italia in questi anni ha dato tanto e continuerà a dare. Ma l’Europa deve dare un contributo alla discussione politica”.

Semestre europeo. “Il semestre che noi immaginiamo, vede l’Europa sulle frontiere di innovazione, agenda digitale, climate change, che affronti questioni vere a partire dalla lotta alla disoccupazione. Un’Europa che si occupi di vincoli astratti e lontani da gente è un’Europa che sbaglia e che non si rende conto che c’è un’intera generazione che stiamo perdendo”.

Elezioni europee. Renzi ha annunciato che “non è intenzione del PD inserire il nome del segretario nel simbolo”.

Spending review. “Sulla revisione della spesa, Carlo Cottarelli sta lavorando bene – ha detto Renzi – ma su alcuni punti ho dei dubbi. Nello specifico se immaginiamo un intervento a pioggia sulle pensioni io sono contrario. Diverso, per le pensioni di 200 000 Euro, magari con il retributivo, posso capire. Insomma la spending review non si fa chiedendo un contributo a chi prende 2000 euro di pensione. Gli 80 euro che diamo ai lavoratori non andiamo a prenderli né dai pensionati né dagli invalidi. Inizino a pagare quelli che non hanno mai pagato, e tornino a riscuotere i cittadini che in questi anni hanno pagato la crisi per colpa di una politica che è stata lontana dai cuori”.

Fiscal compact. “Il fiscal compact è un impegno che il nostro Paese ha preso e che, come tutte le regole che ci siamo dati, confermiamo con tutti i paletti che sono stati messi in questa operazione.

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