Home Cronaca Maltempo, Mose salva Venezia, trombe d’aria in Sardegna.

Maltempo, Mose salva Venezia, trombe d’aria in Sardegna.

Domani previsto un netto miglioramento.

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Netto miglioramento, oggi, delle condizioni meteo “che saranno molto più tranquille”.

Lo scrive in una nota Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, in relazione al nuovo ciclone che ha colpito il Paese, in particolare il Nord-Est, le regioni tirreniche e che nel pomeriggio di oggi si sposterà sempre più a Sud ancora con nubifragi, venti di tempesta e neve a quote basse. Se per domani è atteso il miglioramento, già oggi si potranno avere ampie schiarite al Nord-Ovest, unica zona peraltro meno colpita dal maltempo.

Nel dettaglio:

Martedì 22. Al nord: forte maltempo al Nord-Est, neve abbondante sulle Alpi fino a quote collinari; venti di tempesta.

Al centro: maltempo diffuso; venti con intensità simile ad un uragano di categoria minima; mareggiate. Al sud: maltempo specie in Campania e poi in Calabria con venti di tempesta e mareggiate.

Mercoledì 23. Al nord: sole e freddo. Al centro: bel tempo, clima più freddo. Al sud: rovesci sul basso Tirreno.

Giovedì 24. Al nord: soleggiato. Al centro: sereno salvo qualche nebbia notturna. Al sud: rovesci sul basso Tirreno. Tendenza: da venerdì si avvicina un altro vortice ciclonico con prime piogge al Centro, sabato maltempo diffuso al Centro-Sud e su Emilia Romagna, domenica alluvionale sui settori ionici.

Intanto gli effetti del maltempo si fanno sentire su tutta la penisola.

Il Mose difende Venezia

L’acqua alta a Venezia ha raggiunto i 173 centimetri sul medio mare in Adriatico alle ore 9.40 di oggi, ma è stata fermata con successo dalle paratie del Mose, in funzione dalle ore 2.00 di oggi, sulle tre bocche di porto. In laguna sono stati registrati, alla Punta della Dogana della Salute, solo 62 centimetri di marea. Senza il Mose l’82% della città storica sarebbe stato allagato. Le previsioni davano un picco di 170 centimetri, il terzo per gravità dopo le maree del 4 novembre 1966 (194) e del 12 novembre 2019 (187).

Tromba d’aria ed esondazioni in Sardegna

I nubifragi e il forte vento annunciati dalla Protezione civile regionale con l’allerta rossa, si sono abbattuti sui settori centro-occidentali della Sardegna. La zona è più colpita è l’Oristanese, con una tromba d’aria che si è abbattuta sul territorio: Bosa, il borgo sul Temo, è sott’acqua, con il fiume che è uscito dagli argini. Le sue strade si sono trasformate in fiumi e torrenti di acqua e fango. I vigili del fuoco, coordinati dal comando provinciale di Oristano, stanno lavorando da ore in tutta la provincia. Situazioni critiche vengono segnalate anche a Torre Grande e Cabras, con caduta di alberi e pali della luce. Quasi 50 mm di pioggia caduta nel sud est della Sardegna, poco meno nel Sulcis, Medio Campidano e nel Nuorese, raffiche di vento che superano i 50 km/h: l’Isola è stata colpita violentemente dal maltempo dopo alcune settimane di clima primaverile

L’allerta rossa per l’Oristanese, tutta l’area del Tirso, parte del Nuorese e l’area di Montevecchio Pischinappiu infatti non cesserà prima della mezzanotte tra martedì e mercoledì. Il maestrale si preannuncia in intensificazione, con raffiche di 100 km all’ora. I sindaci di alcuni comuni, a partire da quelli di Oristano e Bosa, m anche quelli di quelli centri del Nuorese (si prevede neve sopra i 1.300 metri) hanno ordinato la chiusura delle scuole e dei parchi cittadini. Allerta arancione invece nel Sulcis, Logudoro e nel Sassarese. Giallo per tutto il resto dell’Isola.

In queste ore preoccupa anche la pioggia incessante sulla città metropolitana di Cagliari: la municipalità di Pirri è osservata speciale e già da ieri sono state emessi gli avvisi e le norme di comportamento in caso di allagamenti. Decine gli interventi delle squadre dei vigili del fuoco, che in alcuni casi – come nell’Oristanese – hanno dovuto richiamare in servizio uomini e donne a riposo o di riserva.

Mareggiate sul litorale romano

È una delle mareggiate più forti degli ultimi anni quella che, dalla scorsa notte, sta sferzando tutta la costa del litorale romano. Onde anche oltre tre metri stanno mettendo a dura prova arenili e strutture balneari da Ostia fino al litorale nord di Roma. Preoccupazione in particolare sulla costa di Fregene sud, da tempo alle prese con gravi problemi di erosione. In alcuni tratti di Focene l’acqua è arrivata a ridosso del centro abitato mentre allagamenti sono segnalati nella zona del Passo della Sentinella, a Fiumara Grande, alla foce del Tevere. Il personale del Nucleo Sommozzatori con ulteriori 4 squadre in supporto ed il mezzo anfibio,stanno provvedendo al recupero di alcune persone rimaste intrappolate nelle loro abitazione. Il vento, con punte fino a 90 chilometri orari, e tutti i pescherecci hanno riparato a monte del porto canale, a causa del forte moto ondoso del canale navigabile.

Ad Ostia, nella zona dell’idroscalo, ha ceduto una piccola parte della barriera frangiflutti. Per questo si stanno registrando degli allagamenti, allo stato, di portata limitata e monitorati da personale dei vigili del fuoco, Protezione Civile e Carabinieri, intervenuti. Nessun è rimasto ferito. A scopo precauzionale tre abitazioni sono state evacuate. Colpite dal maltempo anche le province laziali di Latina e Frosinone. A Roma, nella notte, i Vigili del fuoco hanno effettuato circa 80 inteventi, soprattutto nella zona dei Castelli Romani, Prenestina e Tiburtina , dove sono stati segnalati alberi e rami pericolanti e allagamenti. 

Allerta arancione in Campania

L’intera giornata sarà caratterizzata da venti molto forti, piogge e locali temporali, anche di forte intensità. A Salerno, Napoli e in numerosi comuni campani resteranno chiuse le scuole, ma anche i parchi ed i cimiteri cittadini. Saranno inoltre chiusi al pubblico Castel dell’Ovo ed il Maschio Angioino. In considerazione delle condizioni meteo particolarmente avverse, caratterizzate da forti venti ed intense precipitazioni, si raccomanda alla cittadinanza di limitare gli spostamenti a quelli strettamente necessari e di prestare particolare attenzione alle norme di comportamento di precauzione. Chiuse le scuole di ogni ordine e grado, statali e non, nella zona vesuviana, in particolare, nei comuni di San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano, Somma Vesuviana, Torre del Greco, San Sebastiano al Vesuvio, Massa di Somma, Pollena Trocchia e Sant’Anastasia in provincia di Napoli. A causa del mare grosso sono stati interrotti anche i collegamenti del capoluogo campano con le isole del Golfo.

Ad avellino si registrano numerosi allagamenti di strade, garage e cantine. Disagi alla circolazione per l’allagamento del Ponte della Ferriera nel centro della città e nei collegamenti con i quartieri periferici, soprattutto in Contrada Quattrograna.

Neve in Trentino

La prima neve di stagione ha imbiancato i rilievi del Trentino e raggiunto, in alcuni casi, anche il fondovalle, sotto i 500 metri di altitudine, come è avvenuto a San Cristoforo di Pergine Valsugana. La Provincia di Trento sta monitorando la situazione e al momento non si registrano criticità. In caso di necessità, è prevista l’attivazione dei posti di presidio già individuati lungo la rete stradale provinciale, per consentire il passaggio dei soli veicoli equipaggiati con idonea attrezzatura invernale. Nevicate anche a Cortina d’Ampezzo, in Veneto.

Neve in Trentino

La prima neve di stagione ha imbiancato i rilievi del Trentino e raggiunto, in alcuni casi, anche il fondovalle, sotto i 500 metri di altitudine, come è avvenuto a San Cristoforo di Pergine Valsugana. La Provincia di Trento sta monitorando la situazione e al momento non si registrano criticità. In caso di necessità, è prevista l’attivazione dei posti di presidio già individuati lungo la rete stradale provinciale, per consentire il passaggio dei soli veicoli equipaggiati con idonea attrezzatura invernale. Nevicate anche a Cortina d’Ampezzo, in Veneto.

ANSA

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