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Magdalena Andersson può diventare la prima donna premier della Svezia

La Svezia, pur essendo all'avanguardia nella parità di genere, è l'unico paese del nord Europa a non aver ancora avuto un premier donna.

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“Ho accettato di essere presidente del partito perché so che la Svezia può fare di meglio e so che siamo noi, i socialdemocratici, che dobbiamo portare avanti la Svezia“. Con queste parole Magdalena Andersson ha accettato la nomina all’unanimità a guida dei socialdemocratici, la principale forza politica di governo e del paese. Il congresso di Goteborg le ha dato la leadership del partito. La sua nomina a Premier dovrebbe avvenire entro il mese, quando l’attuale primo ministro e collega socialdemocratico Löfven si dimetterà dall’incarico. La monarchia scandinava sta affrontando una crisi politica dall’estate.Ad agosto il premier in carica, dopo sette anni di governo, ha dichiarato che avrebbe lasciato la guida dell’esecutivo entro novembre. La Anderson per divenire premier avrà bisogno della maggioranza parlamentare, cosa che potrà avvenire solo con il sostegno dei partiti di centro, di sinistra e degli ambientalisti. Già ministro della finanza e campionessa di nuoto, la Andersson ha mostrato in tutta la sua carriera politica un piglio risoluto e spirito combattivo. Suo principale obiettivo è quello di “creare una crescita socialmente ed ecologicamente sostenibile ed equamente distribuita, uno dei temi cruciali del nostro tempo. È anche un tema in cui la Svezia ha buone prospettive di essere in prima linea”. La priorità dichiarata è il clima ma non solo.La neo leader socialdemocratica ritiene infatti fondamentale “la ripresa del controllo democratico” su scuola e sanità entrate in crisi dopo le privatizzazioni, ma anche la lotta alle gang violente e alla ” segregazioni” portate avanti da comunità di immigrati non inseriti che tendono a costituirsi come stato nello stato. Proprio su questo tema il governo di Stefan Löfven ha avuto le sue maggiori difficoltà. Il risultato di una nuova politica tesa a non incoraggiare la xenofobia, ma al tempo stesso a favorire un’ integrazione basato sul rispetto della legalità e dei comuni valori civili sarà fondamentale per la campagna elettorale del settembre del 2020,la si preannuncia molto delicata e complessa. Il principale rivale dei socialdemocratici, il partito conservatore di Ulf Kristersson, si è oramai alleato con i Democratici Svedesi famosi per le loro posizioni antimmigrazioniste.

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